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sabato 21 febbraio 2015

Nonostante il risultato.. We are preston aren't we?

Arriva il giorno più atteso, già, proprio quello di Preston contro Man United, l'Agnello della Pace contro i Diavoli Rossi, il Bene contro il Male...
Una notte che non dimenticherò mai e che, se ancora era necessario, ha rafforzato ancora una volta di più il mio legame con il Preston North End, un legame che mai si dissolverà, perchè io sono "Preston Till I Die", un legame ogni giorno più indissolubile e che mi regala nuove emozioni che mi fanno sentir parte di una famiglia e che mi fanno sentire me stesso.
Dopo la solita abbondante Full English Breakfast prendiamo il tram che dall'albergo ci porta in stazione, salutiamo Nottingham, una città che ci lascia bellissimi ricordi, e partiamo per Preston.
Il viaggio in treno lo passo male, nemmeno la musica mi fa rilassare, non voglio pensarci, ma invece la testa e il cuore mi portano già là, a Deepdale, il pensiero fisso alla partita della sera, la voglia di esserci, ma anche la tensione, non abbiamo nulla da perdere, per noi è già un successo essere arrivati al Quinto Turno di FA Cup, ma ognuno di noi dentro sè stesso culla il sogno chiamato vittoria, in cuor nostro ci speriamo e ci crediamo, io sono fiducioso, ormai la conosco bene la FA Cup e conosco bene i ragazzi che vestiranno la candida maglia del PNE, possiamo farcela, possiamo sicuramente dare del filo da torcere a Rooney ed a tutti gli altri.
Onore, orgoglio, voglia di dare tutto, siamo pronti, siamo il Preston, oppure no? Siamo il glorioso Preston North End, siamo gli Invincibili del Preston North End, c'è un solo e unico North End.
Non riesco a rimanere sereno, sono già agitato e teso, la sento... sento la partita, sento l'adrenalina, sento già le voci della Town End che si alzeranno in cielo per incitare la squadra.
Dopo circa due ore il treno arriva a Manchester Piccadilly dove prendiamo la coincidenza per Preston, cerco già di scorgere dalle facce dei passeggeri se tra loro ci sono tifosi, ma mi rendo conto che è ancora prestissimo per la partita... ma non riesco a pensare ad altro..
Arriviamo a Preston intorno alle 11.30, è bello rivedere posti che ti fanno sentire a casa, posti che ti rendi conto di conoscere come se fossero veramente casa tua, posti che ami rivedere anche se questo capita così poche volte... troppo poche...


Dopo una breve sosta in albergo passeggiamo per il centro città e per negozi, questo è l'unico modo per cercare di non pensare alla partita, per cercare di far passare il tempo che ci divide dall'inizio del match con meno agitazione possibile..
beh.. non c'è modo migliore di fare un giro da Scotts... soprattutto quando trovo lo stesso parka Fred Perry che a Nottingham non avevo trovato nella taglia giusta... stavolta la taglia S è lì che mi aspetta e non mi faccio perdere l'occasione comprando anche una maglietta One True Saxon in puro stile Mod.... parlando con il commesso del negozio apprendo che anche lui è tifoso del PNE e che anche lui è in trepidante attesa del big match della sera.
Per le vie della città ci sono due o tre venditori di sciarpe... vendono in particolar modo sciarpe metà blu e metà rosse per celebrare la partita tra PNE e Manchester Utd, ma a me non piace questa moda, noi siamo il Preston, non ci interessa una sciarpa che solo per metà ci rappresenta!
Forse è solo la mia immaginazione e la tensione, ma a me sembra che la città sia già in fermento, fuori dalle edicole le testate dei giornali parlano della partita, sono convinto che molta di quella gente che ora è in giro per la città la sera stessa sarà allo stadio.




Dopo un salto in libreria capiamo che, visto che la tensione sale e non si ferma più, la cosa migliore da fare a questo punto è andare in albergo a riposare prima di prepararci per la grande serata... per strada incrocio Connor, un amico tramite FB, ma lo riconosco troppo tardi e non riesco a fermarlo... in ogni caso ci scriviamo, mi invita ad andare a bere qualcosa in un pub prima del match, mi piacerebbe tantissimo, ma l'obiettivo primario sarà quello di andare a ritirare i tickets da David, l'appuntamento è a Deepdale alle 17.45.
La tensione mi provoca anche un leggero mal di testa :) ma con un cappuccino caldo e qualche biscotto passa tutto... è ora di prepararsi... maglietta "North End Mods" (realizzata apposta per me dagli amici del North End Soul), anche se con il freddo che fa nessuno la vedrà mai, ma l'importante per me è sentirmela addosso, sciarpa al collo, parka, bandiera GBS e si parte carichi, tesi, ma soprattutto con grande entusiasmo, è ora di tornare a Deedpale, nessuno ci fermerà!


Prendiamo l'ascensore dell'albergo, con noi ci sono due ragazzi asiatici che ci chiedono, vedendo la mia sciarpa, come fare ad andare a Deepdale, gli spiego che si possono prendere il bus o il taxi, oppure anche a piedi, ma che ci vuole almeno mezz'ora di camminata.
Insieme decidiamo di chiamare un taxi, nel tragitto parliamo della partita e del PNE, spiego loro di essere un tifoso italiano del North End, mentre loro sono dei giornalisti che vanno a Deepdale per motivi di lavoro.
Arrivati in pochi minuti allo stadio i due insistono per fare una foto con noi e la bandiera dei GBS e poi mi convincono, nonostante io sia molto restio, a farmi qualche domanda sulla mia passione davanti alla loro telecamera... una veloce intervista che verrà trasmessa dalla loro emittente thailandese! :)
Mentre mi intervistano alcuni tifosi passano via riconoscendomi, vedo anche un assistente di Simon Grayson, John Dreyer..
Deepdale ci accoglie con la sua maestosità ed il dolce e rassicurante viso di Sir Tom che subito mi fa sentire a casa!



Salutiamo e ringraziamo i due ragazzi asiatici e ci dirigiamo all'appuntamento con David, è la prima cosa da fare, fino a che non avrò in mano i biglietti non sarò tranquillo!!!
Andiamo alla Sir Tom Finney Entrance dove vediamo arrivare Sir Bobby Charlton!! Una leggenda del Manchester United e della Nazionale Inglese, ma che per un breve periodo ha giocato ed allenato anche il Preston North End!
Ci sono alcuni tifosi intorno a lui, riconosco e saluto Jess e Lennox, ragazzi che conosco tramite Facebook, e poi intravedo David, è all'interno della reception dove io non posso entrare, è al telefono, cerco di farmi notare, ma non mi vede... panico... temo di non riuscire ad avere i biglietti... Silvia mi tranquillizza... alla fine infatti David ci vede, esce, ci saluta calorosamente, parliamo un pò e poi... un pò maleducatamente gli chiedo più o meno.. " Sì, ok, ma i biglietti?" :) ci mettiamo a ridere, mi rendo conto di essere stato precipitoso, ma non riuscivo a pensare ad altro!! Ed eccoli i famosi tickets, il lasciapassare per un sogno!!!
Ringraziamo e salutiamo David che deve tornare a lavorare, sarà una lunga e dura serata per lui, ma sicuramente anche per lui è un privilegio poter vivere una partita del genere!
Con i biglietti in mano mi sento più tranquillo e libero di godermi in pieno la serata, facciamo le solite, ma doverose foto con la statua di Sir Tom che in occasione dell'anniversario della sua morte è stata "addobbata" con fiori e con una decorazione con la scritta "Legend".






Poi le foto davanti al cartello che indica la partita di questa sera, un ricordo da conservare per sempre... mentre facciamo le foto con la bandiera GBS alcuni tifosi ci riconoscono, vogliono fare le foto con noi, sono entusiasti di conoscerci ed ovviamente anche loro sono in pieno clima partita!!





Compro due match programmes, uno per me ed uno per l'amico Massimiliano, che per l'affetto che dimostra verso il PNE merita un ricordo di questa storica partita, e poi andiamo allo shop dove, stranamente, mi trattengo... ci sarebbe una maglietta "old style" che vorrei comprare, ma la fretta di andare ad incontrare altri amici mi fa desistere, Silvia comunque compra un berretto, sicuramente utile in questa fredda serata nel Lancashire.
Ci dirigiamo verso l'ingresso dal quale arrivano i giocatori, ma credo sia già tardi, anche quelli del Man U sono appena arrivati, peccato, mi sarebbe piaciuto dare il mio "in bocca al lupo" a Joey Garner ed agli altri, ma comunque sono contento di trovare altri amici, Kim, Marc e David, scambiamo qualche battuta e poi io e Silvia andiamo al St. Gregory's, un Club dove sappiamo di trovare parecchi tifosi.
Appena entriamo infatti veniamo accolti con entusiasmo e calore, ci sono tutti, Harry, John, David ed altri, facciamo qualche foto, ci scambiamo qualche opinione sul match e racconto velocemente della piccola vacanza a Nottingham.
Al bancone del pub trovo Ian, ci offre da bere e con lui parliamo oltre che del PNE di altri argomenti come le tifoserie di altre squadre, ma anche di abbigliamento, della cultura Mods che tanto ci sta a cuore, di Nottingham ecc.. è sempre un piacere sentirsi parte di questa grande famiglia, sentirsi uno di loro ed anche se queste occasioni sono così rare me le tengo strette nel mio cuore.






Manca mezz'ora all'inizio del match e quindi decidiamo di andare allo stadio, l'adrenalina sale a livelli indescrivibili, sono ansioso di entrare, l'aver incontrato tanti amici mi ha distratto un pò, ma adesso la tensione torna a farsi sentire.
Arriviamo al nostro ingresso, quello dell'Invincibles Pavillon, il settore migliore, anche se da una parte mi sarebbe piaciuto vivere questa partita nel cuore della Town End, ma va bene così, ci mancherebbe! E' già una fortuna ed un privilegio esserci e l'Invincibles offre una visuale fantastica e ti fa sentire quasi in campo!
Intorno allo stadio c'è tantissima gente, televisioni, giornalisti, tifosi, c'è un'atmosfera elettrizzante, solo in occasione del derby contro il Blackpool avevo riscontrato una tensione del genere, è tutto bellissimo, ma non vedo l'ora di entrare, ci siamo, oltrepassiamo il tornello, saliamo qualche scalino dove il cartello Welcome to Deepdale mi fa subito venire la pelle d'oca... 


poi arriviamo ... lo spettacolo che si presenta dinnanzi a noi è unico, la Town End è già piena, il settore di fronte a noi, la Sir Tom Finney Stand, anche, il settore ospiti, la Bill Shankly Kop, straripa di Red Devils, arriviamo al nostro posto, rettilineo in quarta fila, ma andiamo subito a bordo campo per scattare qualche foto; purtroppo dal nostro lato si stanno riscaldando i giocatori dello United, certo, sono pur sempre giocatori di fama internazionale, ma io avrei preferito vedere i nostri... diversamente dal solito, giustamente, ci sono tantissimi stewards e non è possibile spostarsi troppo da un lato all'altro del settore, quindi non riesco nemmeno ad andare vicino al tunnel d'ingresso delle squadre o alle panchine, ma non è un problema, la cosa essenziale sarà poi vedere la partita e vivere di persona questa fantastica esperienza sperando che il PNE possa regalarci una notte magica indipendentemente dal risultato!
Incontro Gemma e Lindzi con le quali scambiamo qualche battuta e ci facciamo a vicenda gli auguri per la partita, poi trovo Trevor e John, due amici che con grandissimo piacere riesco a rivedere dato che la scorsa estate non ero riuscito ad incontrarli.
Trevor è il ragazzo che si occupa delle magliette "North End Soul" e naturalmente non manco di dirgli che sotto al parka ed al maglione indosso con orgoglio la maglietta "North End Mods" da lui realizzata.







Lo schermo gigante dello stadio trasmette in diretta i sorteggi per il Quarto Turno di FA Cup che si stanno svolgendo proprio a Deepdale... e quando il nome PNE/Man Utd viene estratto c'è un gran silenzio, sapremo che se vinceremo giocheremo ancora in casa, ma ora tutti aspettiamo di conoscere il nome dell'avversario... Arsenal!!!!!
C'è un boato di approvazione e poi grida di incitamento, ci facciamo forza a vicenda, dobbiamo vincere per poi continuare a sognare contro i Gunners, sempre qui, contro i detentori, contro altri grandi campioni.
Per me sarebbe un sogno... ho iniziato a seguire il calcio britannico tanti anni fa e proprio e soprattutto grazie all'Arsenal, affrontare i Gunners qui  a Deepdale ed essere ancora presente sarebbe un regalo inaspettato e davvero meraviglioso... nella mia testa pensa già a come organizzare un nuovo eventuale viaggio in Inghilterra... ma no, meglio non pensare a queste cose, meglio concentrarsi esclusivamente sul Manchester United adesso.



Manca poco, ognuno si siede ai propri posti, lo speaker annuncia le formazioni, il boato più grosso è per Joey Garner, il nostro bomber, il giocatore che più di tutti ci potrebbe far sognare in questa notte, il freddo non lo sento minimamente, il calore del tifo e della tensione bastano a farmi dimenticare che siamo in pieno inverno.
Partono le solite canzoni che accompagnano ogni pre-match qui a Deepdale, prima le divertenti note dei Lancashire Hotpots e poi quello che potremmo definire il nostro inno, "Can't help falling in love" di Elvis, nella versione riadattata dagli UB40.
Ma quando qualche minuto più tardi sento le note di "This is the One" dei mitici Stone Roses capisco che le squadre stanno per fare il loro ingresso in campo, è un momento magico, vedo quelle maglie bianche e quelle maglie rosse già pronte alla sfida, il settore ospiti si fa sentire, Super Tommy Clarke e Wayne Rooney guidano i compagni, nella Town End i tifosi fanno scorrere una grossa bandiera raffigurante Sir Tom Finney, una Leggenda che mai dimenticheremo, ci siamo, è il momento tanto atteso, ci siamo!



Emozione, tensione, agitazione... tutto si cancella e si trasforma in tifo, non penso a niente, cerco solo di dare il mio sostegno, di convincermi che possiamo fare l'impresa, sono convinto che anche per i giocatori in campo è lo stesso.
Come on you Whiteeeeesss!!!

Si parte, lo United cerca di prendere il controllo del match, ma noi siamo bravissimi e per tutto il primo tempo i Red Devils non riusciranno quasi mai a farsi pericolosi.
Al settimo minuto di gioco il momento più toccante e denso di emozioni... tutti ci alziamo in piedi ed applaudiamo per ricordare il primo anniversario della morte di Sir Tom, anche lui questa sera è qui con noi, anche lui a sostenere il PNE, anche lui a ricordare quando in campo c'era proprio lui con il suo numero 7 ad affrontare George Best..
Tutto lo stadio si unisce nell'applauso e nel ricordo commovente, dispiace però constatare che i tifosi del Man U non partecipano ed anzi continuano a cantare i loro cori disinteressandosi completamente del nostro affetto per Sir Tom dimostrando poca sensibilità e nessun rispetto.








Il primo tempo termina sullo 0-0, nessun gol, poche occasioni pericolose, ma siamo soddisfatti per come i ragazzi stanno tenendo testa ai rivali, lo United è parso in difficoltà e sottotono, il PNE invece sta dimostrando grande solidità difensiva e ottima intraprendenza anche nelle ripartenze, non abbiamo sofferto, ma piuttosto abbiamo dato noi del filo da torcere alla squadra di Van Gaal.
Durante l'intervallo andiamo al bar dove incontriamo altri amici come Michael e faccio la conoscenza di Rich, un ragazzo che parla un italiano perfetto avendo studiato e vissuto per 15 anni a Perugia, squadra che in quel periodo seguiva, erano i tempi d'oro di Nakata e Rapajic.. tempi lontani!
Non ci accorgiamo che il tempo scorre velocemente.... sentiamo un grosso boato, corriamo all'interno dello stadio in tempo per vedere i ragazzi che esultano ed abbracciano Laird, esplodiamo anche noi nella gioia più assoluta, non capisco più niente, si salta e si canta, siamo in vantaggio, stiamo vincendo contro il Manchester United!!!!!
Sono deluso per non aver visto il gol e non aver vissuto i secondi immediatamente successivi al gol, ma sono comunque riuscito a vivere l'emozione dell'esultanza, a vivere comunque secondi di pura follia!


Torniamo ai nostri rispettivi posti ed anche il nostro settore è ancora in piedi ad applaudire ed a "salutare" i vicini tifosi ospiti ammutoliti.
Sappiamo bene quello che poi è successo... i Red Devils hanno pareggiato con Herrera con un gol che avrebbe dovuto essere certamente annullato per la netta posizione di fuorigioco attivo di Rooney... tutti a protestare con il guardalinee, noi dalla tribuna ed i giocatori dal campo, ma sempre con civiltà... a parte il mio vicino di posto che grida parole irripetibili all'indirizzo della terna arbitrale :)


Lo United trova anche gol del vantaggio con Fellaini, ma noi continuiamo a crederci, vediamo sui volti dei giocatori la voglia di combattere e di non arrendersi, siamo fiduciosi, i ragazzi ci provano, vanno vicini al gol, Grayson opera tre cambi contemporanei mandando in campo anche un altro attaccante, Robinson.
C'è un pò di agitazione nel mio settore, polizia e stewards sembrano agitati, a quanto pare c'è uno o più tifosi dello United mischiati a quelli del PNE e ci sono stati alcuni momenti di tensione, niente di grave comunque.





Siamo orgogliosi di come la squadra sta continuando a dare tutto, i ragazzi sono commoventi per l'impegno e per la totale mancanza di timore nei confronti dei famosi avversari.
Ma le speranze di pareggiare svaniscono a pochi minuti dal termine quando Rooney scatta da solo all'interno della nostra area di rigore e viene atterrato da Stuckmann... o almeno così potrebbe sembrare, ma non lo è... netta simulazione, poi ammessa dallo stesso giocatore, da parte del Capitano del Manchester United e della Nazionale Inglese che si incarica di battere e di realizzare il rigore che regala il gol della tranquillità agli ospiti.
Saranno loro ad ospitare l'Arsenal al Quarto Turno di FA Cup, ma noi ci teniamo l'orgoglio, l'onore, la consapevolezza di aver lottato fino alla fine alla pari contro una delle migliori squadre di Premier League, abbiamo giocato alla grande e non avremmo meritato di perdere, soprattutto in questo modo, con un gol da annullare ed un rigore inesistente.
Non lo meritavamo, no, avrei preferito perdere in altro modo, ma la cosa più importante è che possiamo essere orgogliosi, nessuno potrà mai toglierci questo orgoglio. PROUD PRESTON, orgoglioso di tifare questo Club, orgoglioso di far parte di questa famiglia, orgoglioso di essere a Deepdale in questa serata che ha dimostrato ancora una volta che questa squadra può regalarci sempre grandi emozioni.
Questa era una partita affascinante e storica, ma resto convinto che non sia stata la più importante, pur amando la FA Cup, sono consapevole che l'obiettivo del PNE sia solo quello della promozione in Championship e paradossalmente la sfida di sabato prossimo contro un altro United, lo Scunthorpe, abbia ancora più importanza, spero che il grande pubblico presente questa sera non si dimentichi della squadra nelle prossime partite, meno affascinanti, meno di "grido", ma più importanti.

La partita finisce, tutti applaudiamo con convinzione i ragazzi che rispondono a loro volta applaudendoci, questa partita, per come l'hanno giocata, può essere un trampolino di lancio per il delicato ed importante finale di campionato nel quale dobbiamo inseguire le avversarie che ci precedono in classifica e raggiungere almeno il secondo posto che ci permetterebbe di ottenere la promozione diretta in Championship.

Lo stadio si svuota velocemente, restiamo solo noi, scattiamo ancora qualche foto, Deepdale è bellissimo anche quando è vuoto, resto ancora ad ammirarlo, a guardare i volti stilizzati di Finney, Kelly e Shankly, poi uno steward ci dice che non possiamo più restare lì... mi decido così ad uscire non prima di aver scattato qualche altra foto ricordo... pian piano ce ne andiamo, mi giro più volte per rivedere quello stadio consapevole che passeranno mesi prima di poterci rimettere piede..












Fuori dallo stadio c'è ancora grande ressa, sui volti dei tifosi leggo grande soddisfazione nonostante la sconfitta, come è giusto che sia, ci portiamo verso l'uscita dei giocatori dove incontriamo ancora Kim, Marc ed altri ragazzi, ma dove conosco anche Linda, Dom e Ivan con i quali ci intratteniamo alcuni minuti, tutti sono entusiasti della partita e felici di conoscerci.
Decidiamo poi di non aspettare l'uscita dei giocatori, c'è grande ressa per via della presenza di quelli dello United, il loro pullman si è messo proprio davanti all'uscita e sarebbe comunque impossibile vederli, sempre che la cosa mi interessi..






Ultime foto davanti allo stadio e poi arriva purtroppo il momento di tornare in albergo...siamo stanchi, quanta adrenalina scaricata durante l'intera giornata, quanta tensione, ora che è finita sono tranquillo e felice anche se resta un pò di delusione per come è arrivata la sconfitta, il sogno sarebbe potuto continuare, per 18 minuti abbiamo sognato di giocare anche contro l'Arsenal, un sogno breve, ma bellissimo.
Ci incamminiamo, la strada non è poca, ma, anche per evitare il traffico, preferiamo andare a piedi, forse anche per rivedere quelle strade, per rivivere emozioni già vissute, ma che amo vivere di nuovo, penso alla partita, ma inevitabilmente sale già anche la malinconia perchè il giorno dopo sarebbe stato quello del ritorno a casa, in Italia..
Arriviamo al Premier Inn, un cappuccino caldo, un pò di musica, posto qualche foto della serata sui social network e poi il dolce pensiero della partita appena vissuta mi accompagna per tutta la notte fino al risveglio... un risveglio amaro quando mi rendo conto che è il momento di preparare le valigie.. è un'impresa farci stare dentro tutto, ma ce la facciamo... scendiamo per la colazione, ritrovo alcuni camerieri che avevo già conosciuto in precedenti occasioni, con uno di loro, un sosia di Leighton Baines (ed infatti mi dice di essere tifoso dell'Everton), parliamo della partita di ieri, tutta Preston fremeva per questo big match, anche in albergo ci sono persone arrivate in città apposta.

Dopo colazione salutiamo e ci avviamo verso la vicina stazione, è sempre un brutto momento per me questo... ripercorro quelle strade con malinconia, acquisto una copia del LEP, giornale del Lancashire con un ampio articolo si otto pagine sulla partita di ieri, scattiamo una foto all'ormai famoso cartello che indica "Kiss and ride" invitando le persone che accompagnano qualcuno in stazione ad un veloce saluto ed a non parcheggiare lì.. una cosa comunque simpatica, un modo divertente per indicare il divieto di parcheggio.
Ci siamo, siamo in stazione ed attendiamo il treno che ci porterà all'aeroporto di Manchester, inganno l'attesa leggendo il giornale.



Il treno arriva, salutiamo Preston, è davvero finita questa vacanza breve, ma intensa, che ci ha portato da Manchester a Nottingham e da Nottingham a Preston per vivere un sogno...

Nonostante la sconfitta.

We are Preston, aren't we?

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