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venerdì 4 settembre 2015

Here We go Again. Preston Estate 2015

Per diversi motivi questo viaggio ha rischiato a lungo di andare in fumo, dopo la promozione in Championship del PNE speravo di poter tornare a Preston per vedere i ragazzi all'opera contro squadre di questo livello e per dar loro idealmente il mio ringraziamento per averci regalato questo sogno dopo la splendida finale play off contro lo Swindon.
Avendo aspettato troppo tempo per prenotare i voli, data la mancata certezza di poter tornare in Inghilterra nel corso dell'estate, i prezzi della tratta Bergamo-Manchester, ma anche in altre destinazioni inglesi, erano ad un certo punto lievitati a tal punto da farmi pensare di dover definitivamente rinunciare al viaggio che tanto avevo sperato di fare... non solo per il calcio, ma anche per poter rivedere tanti amici con i quali ho purtroppo così poche occasioni di stare insieme, per tornare in quella città, Preston, che ormai considero in qualche modo anche un pò mia... non è una città turistica, non ci sono particolari attrazioni, non ci sono paesaggi mozzafiato come nel Lake District, non c'è il mare come a Blackpool, ma è come se fosse quasi casa mia e se un posto ti fa sentire come se fossi a casa significa che è un posto speciale anche se agli occhi di molti non è attraente, bello o particolarmente interessante.
A Preston c'è il mio North End con Deepdale, la Town End e la statua di Sir Tom, a Preston ci sono tanti amici pronti ad accogliermi (o meglio accoglierci dato che ormai anche Silvia, mia moglie, è diventata parte di questa grande e bella famiglia quanto me), ci sono i pubs che mi fanno tornare alla mente tanti bellissimi ricordi, c'è la via dei negozi, c'è il Flag Market e c'è la stazione dei treni, un posto per tanti anonimo, un posto che per tante persone rappresenta la fretta di andare al lavoro o la tristezza per dover partire.. beh, per me la stazione di Preston è tra i posti più belli, è lì che è iniziato il mio lungo viaggio in questa città, è lì che ogni volta torno prima di addentrarmi per le vie di questa cittadina del Lancashire, è lì che capisco di essere arrivato e che mi rendo conto di essere tornato finalmente nel posto in cui vorrei sempre stare.
Una sera di agosto ho dato per l'ennesima volta uno sguardo ai voli Ryan Air facendo come al solito mille prove tra varie combinazioni tra i voli di partenza e di ritorno... e come per incanto ho finalmente trovato la soluzione ai miei problemi: solo ed esclusivamente partendo da Bergamo il mercoledì 19 agosto e tornando da Manchester il mercoledì 26 agosto i prezzi avevano subìto un notevole calo, il prezzo era così diventato abbordabile e dopo pochi minuti, consultando Silvia ed ancora una volta i calendari della stagione del PNE, mi sono deciso a prenotare senza pensarci troppo!
Garantita la partita in casa del sabato 22 agosto contro l'Ipswich, ma anche la possibilità di vedere la partita del secondo turno di League Cup in casa o fuori, nel caso in cui il North End avesse vinto la partita del turno precedente e nel caso in cui la partita si sarebbe giocata di martedì e non di mercoledì... ero fiducioso, anche una partita sarebbe bastata, ma la possibilità di vederne un'altra, magari in trasferta mi attirava tantissimo dopo l'esperienza passata la scorsa estate durante il match a Middlesbrough.
Dopo aver avvisato gli amici inglesi del nostro arrivo abbiamo cominciato ad organizzare il viaggio, ho anche voluto controllare se ci sarebbe stato qualche concerto interessante in quel periodo nei dintorni di Preston e dopo qualche ricerca ho trovato quello che mi interessava!! La giovane band di Sheffield, "The Sherlocks", uno dei gruppi Indie emergenti che preferisco, aveva in programma una serata come supporto al gruppo "The Cast" al Brewery Arts Centre di Kendal, graziosa cittadina nel Lake District non molto distante da Preston.
Ho immediatamente contattato due o tre amici che amano questo tipo di serate e Ian si è offerto con entusiasmo di accompagnarci e di acquistare i biglietti per il concerto.
Oltre a Kendal nel nostro programma anche le visite a Leeds e Southport, la prima per lo shopping (e per Elland Road...), la seconda per il mare.
Nel frattempo il PNE ha vinto la partita di League Cup contro il Crewe ed i sorteggi hanno detto che nel secondo turno avremmo affrontato il Watford a Deedpale, sono contento, ma mi sarebbe molto piaciuto fare una trasferta, magari a Goodison Park contro l'Everton o a St James Park contro il Newcastle, ma va benissimo così, l'importante sarà esserci... già... esserci.. la mia presenza a quella partita era seriamente a rischio dato che secondo molti si sarebbe giocata il mercoledì sera .. ed invece qualche giorno prima della mia partenza è stato ufficializzato che si sarebbe giocato il martedì sera!

Le ferie finalmente sono arrivate ed il mercoledì pomeriggio partiamo da Bergamo, le previsioni del tempo dicono che nel nord Inghilterra pioverà nei prossimi giorni, questo per me non rappresenta certo un problema, non capisco chi va nella vecchia Albione sperando di trovare sempre il sole e lamentandosi poi nel caso in cui piovesse o facesse freddo...
Arriviamo a Manchester Airport intorno alle ore 18.30 locali, mangiamo qualcosina in stazione in attesa del nostro treno che ci porterà dritti dritti a Preston.
Il treno parte alle 20 circa, il viaggio è piacevole perchè adoro vedere i paesaggi inglesi attraverso il finestrino, ma la stanchezza e la voglia di arrivare cominciano a farsi sentire, per fortuna la musica dei Courteeners mi tiene compagnia ed il tempo passa velocemente.
Ed ecco che arriviamo, sembra tutto così familiare, sembra tutto così bello, è un vero piacere rivedere quei posti anche se si tratta solo di una stazione.. faccio un grande sospiro e poi sono pronto per immergermi nel nostro sogno.





Dopo una breve sosta in albergo andiamo fuori a mangiare qualcosa di veloce da Mc Donald's, (prima di andarci la scorsa volta sempre a Preston non mi piaceva...) visto che ormai è già tardi, ma questa prima passeggiata nella notte di Preston è un primo piacevolissimo assaggio di quella che sarà la nostra vacanza, mi piace la calma e il buio d quell'ora che sembrano rendere tutto ancora più magico.

La mattina dopo siamo già su un altro treno che ci porta nello Yorkshire e più precisamente a Leeds, una città che fa subito pensare al football.. oltre che allo shopping..
Il viaggio non è breve, ma mi faccio cullare dalla musica e dai paesaggi, mi diverto a guardare le città che passano una dopo l'altra, da Blackburn ad Accrington, da Burnley ad Halifax... peccato non poter fare una sosta in ciascuna di queste..
Arriviamo poi a Leeds e subito respiro calcio quando in stazione vedo delle foto riguardanti il Leeds United e poi quando nel negozio HMV su una parete c'è la foto di Michael Sheen in una scena del film "The Damned United"!






Durante la giornata giriamo per i tanti negozi del centro da King Edwards Street a Vicar Lane, poi nella Queen's Arcade e al Trinity... cerchiamo e troviamo il negozio della Pretty Green dove compro due polo che già avevo adocchiato on line (un pò strane e molto mods) e poi andiamo da Size?, davvero pieno di Adidas introvabili in Italia ed abbigliamento casual, ma dove non trovo quello che cercavo, nemmeno lo zaino della Fjallraven che c'era solo in colori che non mi piacevano.














Continuiamo a girare per la città, che, almeno per quanto ho visto, non offre grandi attrazioni turistiche, ma che comunque da la possibilità di fare parecchio shopping, facciamo una pausa per una cioccolata da Starbuck's e poi cominciamo a dirigerci verso Elland Road; 



per farlo prendiamo un bus da Vicar Lane ed in circa dieci minuti arriviamo a destinazione, già dal pullman intravedo la statua del leggendario Billy Bremner, una vista fantastica per ogni appassionato di football, soprattutto dell'old football..
Scattiamo diverse foto alle statue, appunto, di Bremner, posta proprio di fronte allo shop e davanti allo stadio, e di Don Revie, il mitico manager che portò il Dirty Leeds a vincere tutto, posto all'altro lato della strada.






Qualche mese fa avevo visitato Nottingham ed avevo ammirato la statua di Brian Clough, in questa occasione sono invece di fronte a Bremner e Revie, i due "nemici", almeno per come sono stati raffigurati nel libro di David Peace e nel film di Tom Hooper, del leggendario ex manager di Derby County e Forest, oltre che, per soli 44 giorni, proprio di quel Leeds.
Ammiro l'imponenza di Elland Road, che però dall'esterno mi è piaciuto meno di altri stadi visitati, ma non riesco purtroppo ad entrare, del resto non ci provo nemmeno, qui si organizzano i tour guidati, non penso che si possa entrare tanto facilmente.
Dopo essere entrati nello shop, davvero grande e pienissimo di qualsiasi tipo di oggetto con le immagini e lo stemma del Club e dove compro una spilla per la mia collezione, torniamo sempre con il bus in città dove concludiamo la giornata passeggiando ancora tra le vie piene di negozi e di gente che le riempiono di vita.
Facciamo rientro nel tardo pomeriggio a Preston, ceniamo in hotel dove ritroviamo Kevin, un cameriere tifoso dell'Everton, simpaticissimo e con un look alla Baines che avevamo conosciuto nelle precedenti occasioni , con il quale ci intratteniamo qualche minuto per parlare di calcio e musica... ovviamente british...
La mattina seguente facciamo qualche giro nel centro di Preston, anche qui i negozi non mancano, ed alle 11 ci ritroviamo con Ian con il quale andremo a Kendal, non prima, però, di aver bevuto un'ottima cioccolata da Brucciani's un Caffè davvero esclusivo e storico che non conoscevamo nonostante ci fossimo passati davanti chissà quante volte anche in passato.
Con Ian si parla di Preston NE, ma anche di calcio in generale e di musica, è una persona piacevolissima con la quale si può parlare di tutto e dalla quale si possono imparare tantissime cose interessanti.
Prendiamo il treno, scendiamo ad Oxenholme e cambiamo prendendo il primo treno in direzione Windermere scendendo a Kendal.
Piove forte e non abbiamo nemmeno l'ombrello, rinunciamo a fare una visita al castello della città e ci rifugiamo nel pub "The Duke of Cumberland" dove possiamo berci in piena tranquillità e serenità la prima birra della giornata.








Quando il temporale si calma ci incamminiamo verso la città a piedi, ci fermiamo in un paio di negozi prima di arrivare nell'affascinante centro dove ci sono tante vie incantevoli, case e costruzioni, come ad esempio l'antica "House of Chocolate" risalente al 1657, alle quali non riesco a fare a meno di scattare diverse foto.








E' una cittadina tranquilla e graziosa ed è piacevole passeggiare per le sue vie fino a quando intorno alle 17 decidiamo di fermarci da Wheterspoon per un paio di birre ed un bel fish & chips, il primo della vacanza che non vedevo l'ora di gustare.







E' una giornata davvero piacevole grazie alla compagnia di Ian, un vero appassionato del PNE, ma anche di musica, partecipa spesso ai vari concerti che si organizzano soprattutto durante l'estate in Inghilterra, e della cultura Mods e Northern Soul, da lui posso davvero apprendere tante cose che non conoscevo ed è fantastico parlare con un esperto come lui.
Arriva poi l'ora di recarci al "The Brewery Arts Centre" dove in serata si sarebbe tenuto il concerto dei "The Cast", ma soprattutto, almeno per me, dove potrò ascoltare dal vivo i "The Sherlocks".
Prima beviamo qualcosa nel pub del locale e poi poco prima dell'inizio del concerto andiamo nella sala dove già sta suonando un gruppo di ragazzi che intrattengono la folla.
Riusciamo a metterci in piedi in prima fila proprio di fronte al piccolo palco dove già sono pronte le chitarre e la batteria degli Sherlocks, sono un pò agitato, non vedo l'ora di gustarmi lo spettacolo.
Dopo vari preparativi eccoli che arrivano, suonano sei pezzi, tra i quali i miei preferiti "Live for the moment" e "Chasing Shadows", io sono proprio di fronte al cantante ad un paio di metri da lui, il suono è piacevole, è divertente stare lì ad ascoltarli partecipando attivamente e sentendo la loro ottima musica, faranno strada, ne sono certo.
Sono contentissimo, nonostante i tanti viaggi in Inghilterra ed il mio amore, oltre che per il football, per la musica british, non avevo mai assistito ad un concerto dal vivo, mi riprometto di farlo ancora, magari la prossima volta in occasione di uno spettacolo più grande, magari dei Courteeners, la mia band preferita o, perchè no, proprio degli Sherlocks che a partire dai prossimi mesi sosterranno un tour in giro per l'Inghilterra tutto loro.
Purtroppo arriva il momento di salutare gli Sherlocks, sono piaciuti molto anche a Silvia ed a Ian che non li conosceva bene, sono giovanissimi, ma già molto bravi.
Tocca poi ai "Cast", l'attrazione principale della serata per gli spettatori, ma non per me che ero lì quasi esclusivamente per gli Sherlocks; comunque mi godo anche lo spettacolo dei "Cast" un gruppo molto in voga in Inghilterra negli anni '90, Ian li conosce bene e questa non era la prima volta che li ascoltava dal vivo.






Usciamo prima che il concerto finisca per poter prendere l'ultimo treno diretto da Kendal a Preston, ci incamminiamo nella notte di questa cittadina in Cumbria, sotto una leggera pioggerellina, parliamo del concerto e di quanto ci siano piaciuti i ragazzi di Sheffield.
Il viaggio in treno passa velocemente, con Ian ci mettiamo d'accordo per vederci anche il giorno dopo, il sabato, il giorno del football, il giorno di Preston NE vs Ipswich Town!
Le birre e la stanchezza per la bella, ma lunga giornata ci fanno addormentare appena arrivati in camera d'albergo, meglio dormire perchè sabato, lo preannuncio, sarà un giorno memorabile..

La mattina siamo pronti per il match, facciamo colazione tardi e con calma, poi ci prepariamo, porto con me la bandiera dei GBS come sempre, sono pronto per vivere il football come solo qui si può fare, almeno per quanto mi riguarda.
Intorno alle 11 Ian arriva a prenderci e con la sua macchina andiamo a Deepdale a ritirare i tickets ordinati on line per la partita di oggi e per quella di marted' sera prossimo, poi andiamo allo shop dove compro la maglia n. 12 di Paul Gallagher, il dvd della Finale Play Off, oltre ad uno zainetto, alla cassa una gentilissima ragazza mi accoglie con un sorriso che... avrei poi rivisto quella sera stessa... (poi racconterò, ma non pensate male!!).



Sempre in macchina poi ci dirigiamo al Moorbrook Inn, un pub poco distante da Deepdale che avevo detto ad Ian che mi sarebbe piaciuto vedere.. ed eccoci proprio lì, piove ed andare dentro a ripararci bevendo una buona birra e chiacchierando è bellissimo, piena atmosfera pre-match in un pub tradizionale, vecchio stile dal sapore antico.. arriva anche un amico di Ian, John, con lui parliamo de PNE, ma anche del concerto degli Sherlocks.




Alle 13 andiamo poi al St. Gregory's Social Club dove abbiamo appuntamento con Janice e dove troviamo come sempre i vari John, Tom, Harry, David, Geoff ecc... beviamo un paio di birre, rigorosamente Baddington's, prodotta a Manchester, e stiamo allegramente al tavolo a parlare, non è sempre semplice intenderci in inglese, ma ormai tutti ci conoscono bene e ci aiutano a capire quello che dicono.



Andiamo poi con Janice al Finney's Bar, proprio fuori Deepdale, dove troviamo altri amici come Stuart, Bob, John, Steve, Kim e David dal quale acquisto alcune foto riguardanti la Finale Play Off della scorsa stagione.
Janice raccoglie i soldi per poter permettere a Stuart di riacquistare una costosa maschera, rotta proprio nel corso dell'ultima trasferta a Milton Keynes, con la quale si trasforma nella simpaticissima e divertentissima Mel B, un personaggio che tutti i tifosi del PNE ormai conoscono grazie ai video che Stuart posta in Facebook!
Al bar dedicato al leggendario Sir Tom Finney conosco diversi tifosi che fino ad ora avevo solo conosciuto tramite Facebook, alcuni di loro vogliono scattare una foto con la bandiera dei GBS, tutti si dimostrano gentilissimi ed accoglienti con noi.







Arriva poi il momento di salutarci, con Janice ci diamo l'appuntamento a dopo la partita dato che ci ha procurato i pass per andare al Player's Lounge dove potremo incontrare alcuni calciatori prima di andare poi al Sumners Pub dove ci ritroveremo con Trevor ed altri amici.
Finalmente entriamo a Deepdale, passiamo il tornello, facciamo le scale che ci portano nel cuore della Town End, che bello essere ancora qui, che bello vedere lo stadio colmo e pieno di entusiasmo, siamo in Championship e la squadra è ancora imbattuta ed è in un buon momento di forma.
Scendiamo a bordo campo e vediamo da vicino i giocatori che si scaldano, prima di correre negli spogliatoi, incontriamo anche qui alcuni amici come Andrew ed altri e poi saliamo ai nostri posti dove ci sono tre ragazzi che già avevamo incontrato nelle ultime partite, purtroppo non c'è John che in questa stagione ha deciso di cambiare settore.





Ma io è qui che voglio stare, nella Town End in piedi a cantare, saltare e battere le mani, a perdere la voce ed a sentirmi coinvolto e parte di tutto questo.
Partono come al solito prima Can't help falling in Love e poi, preannunciando l'ingresso in campo delle squadre, This is the One, l'entusiasmo sale ancora di più, si canta e si canta soprattutto "There's One and Only North End", il coro più gettonato.




La squadra gioca bene, ma subisce il gol dello svantaggio riuscendo però a pareggiare con Daniel DJ Johnson, è ovviamente il momento più bello della partita, l'essenza del calcio, la gioia per un gol, l'esplosione di una serie di sentimenti ed emozioni che solo in quel particolare momento puoi vivere e che non puoi descrivere a parole.
Durante l'intervallo Ian viene a trovarci, scambiamo due chiacchiere prima dell'inizio del secondo tempo durante il quale il PNE, pur giocando bene, subisce il gol del 1-2 senza più riuscire a pareggiare e perdendo così la partita;




la squadra esce però tra gli applausi, il pubblico ha apprezzato la buona prestazione e l'impegno dimostrato in campo dai giocatori, l'Ipswich era un avversario difficile, questa sconfitta non cancella quanto di buono fatto fino ad ora dai ragazzi.





Usciamo dallo stadio con la consapevolezza di poterci tornare tra pochi giorni, sensazione fantastica, ci dirigiamo prima verso l'ingresso principale dove ci incontriamo con Trevor (non quello del Sumners...) che mi aveva promesso che mi avrebbe portato un libro sulla storia del Club, lo troviamo, ha il libro, facciamo un paio di foto e chiacchieriamo per qualche minuto, ma poi dobbiamo scappare perchè Janice ci aspetta al Player's Lounge, appena siamo nelle vicinanze un uomo ci chiede se siamo "gli italiani" e poi ci conduce all'interno dove Janice, sua figlia Christine e Tom ci attendono.




Siamo un pò in ritardo, ma riusciamo comunque a fare qualche foto ed a scambiare qualche battuta con alcuni giocatori, Garner, Welsh, Gallagher, Kilkenny, Humphrey, restiamo un pò con i nostri amici, Janice mi regala una borsa piena di fantastiche memorabilia dedicate al PNE, c'è di tutto, le sono riconoscente, apprezzo tantissimo questi gesti d'affetto incredibili.





Salutiamo Janice e gli altri dando loro appuntamento a martedì sera ed andiamo in tutta fretta a piedi verso il Sumners, non prima di esserci soffermati un attimo con il "Minion" fuori da Deepdale (da quando il PNE ha presentato la nuova maglia away gialla e blu il Minion è simpaticamente diventato un nostro simbolo per scherzo); 



quando arriviamo al Sumners vediamo subito sui tavoli esterni Trevor che ci sta aspettando sorseggiando una (o più..) birra, con lui ci sono altri amici tra i quali John ed Ian che sapeva che saremmo arrivati lì.






Si bevono due o tre birre, si parla della partita, si socializza simpaticamente con qualche tifoso arrivato da Ipswich, si scattano foto, Trev mi regala come al solito qualche spilla e qualche adesivo "North End Soul", restiamo lì così a ridere e scherzare fino a quando prendiamo un taxi ed andiamo all'Eldon Pub dove si beve ancora parecchio.... anche qui socializziamo con altri ragazzi, tifosi e non del PNE, ed incontriamo anche... la commessa dello shop che mi riconosce e viene a salutarmi, contenta di vedere che ci stiamo divertendo.
Trevor è, diciamo così, parecchio allegro e con lui le risate sono garantite, in questo pub si respira PNE, ci sono foto, adesivi, quadri riguardanti la squadra e pure una birra dedicata al glorioso North End.




Più tardi Trevor chiama un altro taxi per andare allo Sherwood Pub, dove eravamo già stati lo scorso aprile dopo la partita contro lo Swindon, in macchina c'è da divertirsi per i "siparietti" improvvisati da Trev e dall'autista..
Arriviamo al pub dove ad accoglierci ci sono altri amici, riconosco subito Billy e Anthony, ma c'è anche Alan Kelly jr, preparatore dei portieri del PNE e figlio del leggendario portiere che vestì la maglia dei Lilywhites ed al quale è dedicata la Town End.
Si parla e si ride con tutti, anche con quelli che non conosciamo, si bevono altre birre, difficile tenere il conto, facciamo delle foto anche con la bandiera dei GBS, Trevor mi confida che apprezza tantissimo il fatto che io vada spesso fino a Preston per seguire il PNE, pensa che avrei meritato di più io di essere a Wembley piuttosto di molti altri che c'erano, ma che poi magari non vanno alle partite di campionato al sabato... mi fa molto piacere, sento davvero di essere entrato nei cuori di molti tifosi, di molti amici, questa è la sensazione più bella per me, non è importante Wembley, è importante in qualche modo esserci, magari contro l'Ipswich o in League One contro lo Swindon.. e di essere entrato a far parte di questa famiglia... questo è quello che conta per me. 













Ad un certo punto della serata Trevor ci chiama ed usciamo dal pub dove c'è un "taxi-pulmino" che ci aspetta, ringraziamo e salutiamo pensando di tornare in albergo ed invece salgono anche Trev e sua moglie oltre a Billy ed Anthony.... si va in un altro pub! 
In taxi si fa festa... il PNE ha perso, ma i tifosi non hanno perso la voglia di divertirsi!
Arriviamo così in un altro locale, il "Stanley Arms", non ho la minima idea di dove siamo, credo comunque sempre a Preston, ma non ne sono sicuro....
Il locale è molto bello, c'è musica Northern Soul, la gente balla, ci sono tanti personaggi curiosi, donne di mezza età che si divertono come delle ragazzine, noi beviamo ancora ed ancora... Anthony si improvvisa ballerino, la serata prosegue allegramente, penso di non essermi mai divertito così tanto o almeno dai tempi della mia adolescenza!
E' fantastico essere in un pub inglese a cantare e ballare con gli inglesi bevendo birra inglese ed ascoltando musica meravigliosa che in Italia conosciamo davvero poco!




Quando le birre cominciano a fare effetto.... la moglie di Trevor, l'unica ad essere rimasta completamente sobria, ci accompagna fuori dal locale dove ci sono dei taxi, ci salutiamo, ringraziamo tutti per la splendida serata e saliamo.... dopo un paio di minuti siamo in albergo... non ce ne eravamo resi conto, ma eravamo vicinissimi!! (fossi stato in condizioni "normali" saremmo potuti tornare a piedi...)
La domenica, complice la pioggia, ma soprattutto la stanchezza e la poca lucidità derivante dalla serata precedente, stiamo un pò in albergo e facciamo un giro in città per qualche commissione ed organizziamo la "gita" a Southport anche con l'aiuto di una cartina disegnataci da Ian che ci aveva anche spiegato che da Preston per raggiungere quella città è più comodo prendere il bus piuttosto che il treno.
Facciamo colazione in albergo prima di andare alla fermata del bus, vicino alla stazione, per prendere il n. X2 che ci avrebbe portato nel Merseyside.
E' un bus a due piani, andiamo di sopra da dove possiamo vedere al meglio le strade di Preston e quelle che poi ci portano in circa 40 minuti a Southport.
La prima cosa che vediamo è il "the Inn Beer Shop", del quale ci aveva parlato Ian, poi passeggiamo lungo una via piena di negozi prima di arrivare al Pier e quindi sul mare.







E' tutto molto bello, anche se molto più semplice e calmo rispetto ad altre città di mare che avevamo visitato, come Llandudno e Blackpool, c'è la bassa marea e quindi vediamo il mare solo in lontananza, ma comunque la mattina è davvero piacevole, c'è uno splendido sole, abbiamo scelto la giornata giusta per venire al mare, e ci godiamo la serenità che si respira sul Pier.









Più tardi mangiamo un gustosissimo Fish & Chips in un locale tradizionale sul lungo mare riposandoci ed organizzando il resto della giornata.
Nel pomeriggio ci addentriamo anche nel centro città dove ci sono diversi negozi interessanti, restiamo qualche minuto in piazza divertendoci ad osservare dei ragazzini che si bagnano allegramente in una fontanella bagnandosi completamente i vestiti... sotto gli occhi indifferenti delle mamme..
Torniamo poi sul lungo mare, anche qui mi accorgo di quanto ci si possa divertire con poco... in Italia abbiamo grosse spiagge, qui i bambini vanno al mare con secchiello e paletta accontentandosi delle piccole spiagge fangose e di piccole pozze d'acqua lasciate dalla bassa marea.. mi fanno quasi tenerezza, ma ammiro la loro capacità di accontentarsi e di divertirsi con quello che possono avere..






Nel tardo pomeriggio cerchiamo e troviamo anche il "Lakeside Inn", il pub più piccolo della Gran Bretagna di cui ci aveva parlato Ian, davvero piccolo, ma caratteristico e tradizionale.




Dopo questa bellissima giornata prendiamo il bus che ci riporta a "casa", contenti e soddisfatti ceniamo in albergo scambiando qualche battuta con Kevin, il "cameriere mod".
Purtroppo la vacanza sta volgendo al termine, ma abbiamo ancora da vivere un'altra appassionante partita del North End... martedì infatti è il giorno, o meglio, la serata di PNE vs Watford, sarà un grande match contro una squadra di Premier League.
La giornata comincia con una bella colazione da Brucciani's, il caffè che ci aveva fatto conoscere Ian, dove ci gustiamo una cioccolata con panna favolosa e dove apprezziamo di nuovo la bellezza di questo locale al quale la gente di Preston è molto affezionata e legata.





Dopo colazione cominciamo a girare per il centro andando nei centri commerciali "Fishergate" e "St. George" dove al negozio Scotts Menswear stranamente non compro nulla... ma mi rifaccio da "Office" dove acquisto un paio di Adidas "Hamburg" colore navy con le classiche tre strisce bianche.. i colori del Preston North End...
Purtroppo il negozio "Modern Casuals" è stato chiuso, un vero peccato, avrei certamente cercato una felpa Fila o Ellesse..
Andiamo in libreria, quanti libri vorrei comprare... ma mi limito a prendere una guida dei prossimi Mondiali di Rugby che si terranno proprio in Inghilterra a partire dal mese di settembre.
Intorno alle 13 mangiamo un panino da Uppercrust e poi andiamo in camera a riposarci ed a prepararci in vista della partita della sera.
Indosso la maglia n.12 di Gallagher, il k-way e le nuovissime Hamburg, porto la bandiera GBS nel nuovo zainetto del PNE... perfetto direi! Siamo pronti per un'altra grande giornata, incrociamo per strada Kevin che ci augura una buona serata, prendiamo poi un taxi che ci porta proprio davanti a Deepdale, scattiamo le classiche foto e poi andiamo al St. Greg's dove "i soliti noti", John, David, Harry, Tom e gli altri ci aspettano, ma stavolta c'è anche Terry, arriva da Carlisle ed è recentemente stato in Italia in vacanza, lo scorso anno ci aveva portato a visitare il Vallo di Adriano ed è un grandissimo piacere rivederlo! 













C'è più tranquillità e meno gente rispetto al sabato, probabilmente perchè molti lavorano ed arriveranno direttamente allo stadio all'ultimo momento.
Parliamo di tutto, calcio, birre, rugby.. la prossima volta mi devo ripromettere di andare a vedere una partita del Preston Grasshoppers, la squadra di rugby della città..
Intorno alle 19 salutiamo tutti ed andiamo al Finney's dove Janice e Stuart ci aspettano, ma anche .... sorpresa, sorpresa.... Mel B!!!
Stuart è riuscito a comprare la maschera ed eccolo che in un attimo si trasforma in Mel B ed improvvisa un siparietto divertente con noi, ovviamente filmato per essere pubblicato in Facebook... purtroppo!
Incontro altre persone come Kathleen, Ann, Pete... tutta gente che conoscevo solo tramite i social e che ho finalmente l'occasione di incontrare di persona!




Arrivano poi le 19.30, entriamo allo stadio, rigorosamente all'ultimo momento, giusto in tempo per vedere anche stavolta l'ultimo riscaldamento dei giocatori e per ascoltare le note di Can't help falling in love e di This is the One quando le squadre entrano in campo.
Ci posizioniamo ai nostri posti e con sorpresa troviamo Ian che ha voluto acquistare lì il suo biglietto per poter stare con noi.




Lo stadio non è pienissimo, mi aspettavo più gente, ed i tifosi ospiti sono pochissimi, del resto è martedì sera e Londra non è certo vicina a Preston..
In ogni caso nella Town End si canta sempre e comunque e dopo pochi minuti di gioco il PNE è già in vantaggio grazie al gol di Vermjil!
Esplosione di gioia, siamo in vantaggio contro il Watford! Solite scene di entusiasmo, il calcio ed il PNE sanno regalare davvero emozioni uniche, esultare, abbracciarsi, stringersi la mano con persone che non conosci... incredibile quello che può fare lo sport ed il calcio in particolare..
I ragazzi giocano una grande partita, il Watford, pur schierando diversi titolari, si fa raramente pericoloso, vinciamo meritatamente la partita, la serata è molto piacevole, il match non è spettacolare, ma siamo orgogliosi della squadra e di questa vittoria.





Dopo il match attraversando il Moor Park andiamo a piedi con Ian al Moorbrook Inn dove ci sediamo ad un tavolino con altri due amici a bere qualcosa, ma senza esagerare stavolta!
Parliamo di PNE, ma anche di musica, Ian racconta ai suoi amici del concerto a Kendal e spiega loro che siamo italiani tifosi del North End.
Più tardi salutiamo e ringraziamo Ian per tutto quello che ha fatto per noi in questi giorni, l'appuntamento è alla prossima volta, mi piacerebbe seguire il PNE in trasferta a Cardiff a febbraio oppure a Birmingham ad aprile... vedremo, di certo spero di tornare presto!
Io e Silvia ci incamminiamo ed arriviamo pochi minuti della chiusura al Mc Donald's dove possiamo cenare anche se è tardi con un hamburger.
L'ultima passeggiata notturna per le vie di Preston e poi siamo purtroppo pronti a salutare la nostra città, un saluto triste, ma con la consapevolezza che ci ritorneremo, un saluto triste, ma comunque con tanta gioia dentro per quello che abbiamo vissuto in questi giorni meravigliosi, abbiamo condiviso emozioni e momenti fantastici, abbiamo conosciuto nuovi amici e ci siamo divertiti tantissimo, abbiamo visto due partite dell'amato PNE, abbiamo visto altre città splendide, fatto shopping e siamo anche stati al concerto degli Sherlocks!
Quando si parte si è sempre tristi, ma è anche giusto ricordare con un grande sorriso quello che abbiamo vissuto qui, prima o poi si deve tornare a casa, ma questi giorni intensi non li scorderemo mai, le emozioni rimarranno per sempre nei nostri cuori, così come le persone meravigliose che ci hanno aiutati a vivere al meglio momenti indimenticabili.

A loro va il mio pensiero ed il mio ringraziamento, a tutti, anche a quelli che ho solo salutato velocemente, ognuno di loro è nel mio cuore, ricordo ognuno di loro con grande piacere e spero di poterli rivedere presto.
Non posso però non dedicare un particolare ed affettuoso "grazie" a Trevor, Ian e Janice, le persone che in questa vacanza ci sono state più vicine, persone che non dimenticherò mai e con le quali non vedo l'ora di passare altri momenti bellissimi... spero che un giorno il Preston arrivi a giocare in Italia.... così da poter ricambiare!
Chissà, sembra così impossibile, ma all'inizio della mia "avventura" al seguito di questa squadra fantastica ritenevo impossibile anche ritrovarmi mezzo ubriaco allo Stanley Arms insieme a dei pazzi simpatici inglesi di Preston :)











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