Tutti ci siamo fatti trasportare dai racconti di Irvine
Welsh e dai suoi personaggi, dal film Trainspotting, tratto da un suo libro, da
Mark Renton, Spud, Sick Boy e Begbie e di conseguenza ci siamo fatti
affascinare da Edimburgo, Leith e qualcuno pure dagli Hibs, l’Hibernian
Football Club… ma a quelli di noi che vanno alla ricerca di qualcosa di ancor
più particolare non è sfuggito che in una Scozia forse anche più desolata è
stato stavolta Ken Loach a farci conoscere Liam ed il suo amico Flipper ed a
farci sentire un po’ parte di Greenock, una cittadina nell’Inverclyde situata sulla costa meridionale dell'estuario
del fiume Clyde a circa 35 km da Glasgow, ed un po’ tifosi del Greenock Morton
Football Club, i “Tons”.
Stiamo parlando di “Sweet Sixteen”, film del 2002 ambientato
proprio a Greenock, in una scena, nella camera di uno dei protagonisti, non ci è
sfuggita una sciarpa del Morton appesa ad una parete, il quindicenne Liam cerca
di sopravvivere tra tante difficoltà in quella città dove sorge anche il Cappielow
Stadium, casa dei Tons, e non è probabilmente un caso che l’attore che lo
interpreta è Martin Compton, nato e cresciuto a Greenock e che ha giocato per
il Morton nella stagione 2001/02 entrando in campo a partita in corso in due
occasioni, contro Alloa e Queen of the South.
E partiamo quindi proprio da quella stagione, per una volta
parliamo di un periodo difficile, non di una vittoria importante, non di una
storia vincente, no, perché a Greenock in quegli anni era dura per i ragazzi
come Liam, trovare un lavoro dopo la chiusura dei cantieri navali era
un’impresa ed allora ci si doveva arrangiare in qualche modo, ed era dura anche
per il Morton che, a proposito di navi, navigava in cattive acque tanto che il
Club era stato messo in amministrazione controllata nel corso della stagione
precedente che terminò con la retrocessione, i problemi continuarono anche in
quella successiva ed i Tons sarebbero scesi nuovamente di categoria, in quella
squadra, come detto, c’era anche Martin Compton che avrebbe poi preferito la
carriera di attore a quella di calciatore.
Ma come Liam ha saputo lottare ed arrangiarsi con
determinazione e coraggio, seppur non sempre nel modo giusto, per cercare di
sopravvivere e di riunire la sua famiglia, così anche il Greenock Morton riuscì
a rialzarsi e la stagione 2002-03 fu quella del riscatto, della risalita, i
ragazzi di Cappielow diedero tutto in campo portando i Tons al primo posto
della classifica di Third Division guadagnandosi la promozione dopo una
battaglia emozionante con East Fife, Albion Rovers e Peterhead.
Ed a spingere la squadra a quella promozione fu proprio la
gente di Greenock, gente normale, persone qualsiasi, proprio come Liam ed i
suoi amici, tifosi che hanno riempito Cappielow, di gran lunga lo stadio con
più presenze nel corso della stagione di Third Division, ovviamente servì anche
una stabilità economica arrivata grazie all’acquisto del Club da parte di
Douglas Rae oltre alle competenze tecniche in panchina del nuovo manager John
McCormack.
Decisiva fu la partita del 10 maggio 2003 a Cappielow contro
il Peterhead, la gente di Greenock riempì lo stadio raggiungendo quota 8.497
spettatori, un record per la Third Division, ma soprattutto fece sentire il
proprio entusiasmo alla squadra che riuscì a conquistare quella fantastica ed
importantissima vittoria per 1-0 con il gol di Bannerman al 54° minuto di
gioco, un gol che fece esplodere di gioia il pubblico accorso per quella sfida
che avrebbe poi permesso al Morton di conquistare la tanto sospirata
promozione.
Il Greenock Morton ce la fece a rialzarsi dal baratro, dal
punto più basso della sua storia, anche se questa non sarebbe poi mai stata una
storia di successi, ma a quella gente va bene così, è gente abituata a soffrire
ed a combattere, gente così lontana dall’Old Firm della vicina Glasgow, gente
che per avere una dignità ha dovuto cavarsela con le proprie mani ed il proprio
sudore, gente che è consapevole che la loro squadra non vincerà probabilmente
mai niente di importante, ma è quella stessa gente che spinse la propria
squadra a quella promozione quando tutto sembrava poter finire, non si arrese e
lo stesso lo fecero i giocatori in campo onorando la città ed il Club, un Club
fondato nel lontano 1874, un Club che vanta anche una partecipazione nelle
Coppe Europee, era la stagione 1967-68 quando i Tons persero 5-0 a Stamford
Bridge e poi 3-4 a Cappielow contro il Chelsea, ma siamo certi che i suoi
tifosi a fine partita abbiano applaudito la loro squadra nonostante quelle
sconfitte che per loro furono come delle vittorie.
Sappiamo quindi che il Morton riuscì a rialzarsi per poi
stabilizzarsi di nuovo nel suo “anonimato” da squadra di serie inferiore, mai
protagonista, mai vincente, ma pur sempre una squadra che ha saputo mantenere
il proprio onore intatto, non sappiamo invece come se la sia cavata il giovane
Liam mentre passeggiava sulle sponde del Clyde nel giorno del suo 16°
compleanno, forse lo aspettava una cella fredda e scomoda, forse si sarebbe
fatto cullare dalle acque del suo fiume.. ma non si sarebbe arreso ed avrebbe
continuato a lottare lì con la sua gente o lontano.. in ogni caso quella sciarpa sarebbe rimasta
appesa nella sua camera, la sciarpa della squadra della sua città, la sciarpa
del Greenock Morton FC.
Nessun commento:
Posta un commento