Pubblichiamo con grande piacere la recensione riguardante il libro "Una Nuova Alba" scritta dall'amico Domenico Lamonarca che ringraziamo!
E’ verissimo che un libro non lo si giudica dalla sua copertina, ma nel caso di questo romanzo possiamo affermare che già la sua copertina ci anticipa che ci stiamo apprestando a leggere una storia fantastica in cui, chi ama questo mondo, può riconoscersi quasi totalmente. Quindi diciamo che dopo aver ammirato l’illustrazione in copertina, semplicemente meravigliosa, inizio la lettura del romanzo e personalmente posso dire che sin dalle prime pagine sono stato totalmente rapito e coinvolto.
Il libro narra le vicende di Damon e della sua firm: il motore di questa storia e’ sicuramente il loro amore nei confronti della squadra locale, lo Stockport County FC, ed il loro essere dei precursori della sottocultura casual, cultura caratterizzata dalla cura dello stile e dalla raffinatezza del look a cui si affianca una ricerca ossessiva dello scontro con le altre tifoserie ed il desiderio, o meglio il dovere, di tenere alto l’onore dei propri colori e della propria città.
Chiaramente in antitesi con quella che era la tradizionale immagine del tifoso, in particolar modo dell’hooligan, caratterizzata da un abbigliamento grossolano e da teppista vero e proprio, i seguaci della sottocultura casual fanno dello stile il loro punto di forza ed infatti Damon e i suoi ragazzi, affascinati da quanto stava nascendo a Manchester e Liverpool, iniziano a curare il loro look e fanno del motto “vestirsi bene e comportarsi male” un vero e proprio stile di vita.
I lads seguono la squadra ovunque e senza sciarpa, in modo da non essere riconoscibili e creare il caos. Credo che chi ama, o ha amato, questa cultura non può che leggere con passione questo romanzo e, in molti punti, arrivare fino ad emozionarsi.
Ma non e’ solo il football il fattore determinante che segna le vite di questi ragazzi, altro elemento fondamentale e’ la musica e principalmente la passione viscerale di Damon nei confronti dei Joy Division. Trovo bellissimo il rapporto che si crea tra il protagonista e Ian Curtis, una sorta di filo invisibile e indivisibile: pur non conoscendolo direttamente di persona ma solo attraverso i suoi testi e la sua voce, Ian è tutto per Damon, è un amico, una guida, un faro, è la risposta alle sue domande.
Ho apprezzato moltissimo il connubio casual culture e passione per i JD che e’ a parer mio qualcosa di sensazionale, gioia, dolore, amore, odio, malinconia e adrenalina: un alternarsi continuo di emozioni tra due mondi all'apparenza distanti ma che alla fine si completano vicendevolmente
E poi come non rimanere colpiti dalla figura di Damon Stone, il protagonista: una figura che la senti dentro sin da subito anche perchè tutti noi siamo stati Damon in quanto tutti ci siamo trovati in mezzo tra l’amore della propria squadra e l’amore verso una donna, tutti noi ci siamo posti le sue stesse domande, tutti noi abbiamo dubitato se ne valesse la pena, tutti noi abbiamo seguito il cuore nonostante la ragione ci diceva di lasciare perdere.
Concludo rispondendo alla domanda con la quale l’autore termina la prefazione, e cioè lui, introducendo il suo libro, dice che si tratta di una storia senza la pretesa di lasciare un messaggio e che starà al lettore eventualmente trovarci oppure no un messaggio, beh posso affermare senza dubbio che a me personalmente questo libro un messaggio lo ha lasciato, e anche molto di più forse. Infatti, portata a termine la lettura, il mio primo pensiero è stato che per quanto sia vero che l’amore ci farà a pezzi, come recita il titolo del brano più famoso dei JD, è allo stesso tempo vero che l’amore, in tutte le sue forme e quindi quello che si prova per una donna o per un ideale o per una squadra o per uno stile o per un qualcosa in cui si crede veramente, beh l’amore è davvero l’unica cosa che può renderci immortali ed eterni.
Domenico Lamonarca