giovedì 14 novembre 2019

London 19


Dopo aver girato l’amata Isola in tanti fantastici viaggi dopo 6 anni sono finalmente tornato a Londra, la Capitale, lì dove tutto ebbe inizio, la prima città britannica visitata, il centro di tutto, o quasi, la città inglese forse più amata, forse la più bella, dipende da tanti fattori, ma come dice un famoso detto, chi è stanco di Londra è stanco della vita…
E’ infatti una città immensa e cosmopolita, ci puoi trovare tutto qui, non ci si può davvero annoiare, ci sono tantissime cose da fare, tantissimi posti da visitare ed esplorare ed ovviamente c’è il fulcro del governo britannico, dal Parlamento a Buckingham Palace dove risiede l’amata Regina Elisabetta e la Famiglia Reale.
E poi… e poi c’è anche il football… un’infinità di squadre e di stadi da scoprire e visitare con tantissime storie da raccontare .. beh, diciamo che proprio il calcio è stato il pretesto per questo nuovo viaggio, volevo tornare a vedere una partita del Preston North End fuoricasa per rivivere le emozioni che solo gli “Awaydays” possono regalare ed ho pensato di scegliere una delle partite che i Lilywhites avrebbero giocato proprio a Londra, mi mancava un po’, nonostante mi piaccia visitare città nuove il richiamo della Capitale era troppo grande ed anche Silvia, mia moglie, era contenta di questa scelta.
Charlton Athletic a novembre o Queens Park Rangers a dicembre… beh.. nonostante un certo affetto che nutro nei confronti dei Superhoops ho optato per gli Addicks per il semplice fatto che non avevo mai visitato il The Valley a differenza di Loftus Road dove ero già stato diverse volte in passato anche ad assistere ad un paio di partite.
Mi affascinava la possibilità di abbinare un nuovo stadio ad una partita del PNE ed al mio ritorno a Londra, amo il Nord dell’Inghilterra, ma Londra è sempre Londra, ero davvero entusiasta all’idea di poter rivedere certi luoghi, di rivivere certe emozioni ricordando quelle vissute nei tanti precedenti viaggi nella Capitale.
E poi il Preston NE in trasferta, i tifosi negli Awaydays danno sempre il meglio, il pre-match è meraviglioso ed all’interno dello stadio tutti cantano ancor più di quello che si fa in casa, ho subito pensato poi alla possibilità di raggiungere il The Valley arrivando fino a Greenwich con il battello, una cosa che alcune tifoserie hanno già fatto per raggiungere anche il Craven Cottage.
Ho dovuto aspettare a prenotare l’aereo per avere la certezza che la partita tra Charlton e PNE non venisse spostata a causa di una eventuale diretta televisiva, solitamente in Inghilterra si è molto precisi su queste cose e si rispettano le esigenze dei tifosi, ma stavolta la conferma non arrivava nemmeno dopo il termine stabilito per l’annuncio degli anticipi e posticipi (il calcio moderno..) e quindi, dopo aver notato che i prezzi Ryanair stavano aumentando ho deciso di prenotare pur con il rischio di perdermi la partita.
Per evitare prezzi esagerati ho infatti dovuto evitare il venerdi e decidere di partire il sabato mattina presto tornando al martedi, dovevo assolutamente sperare che la partita non sarebbe stata anticipata al venerdi sera… in alternativa avevo già un piano di riserva, ovvero andare a vedere il St Albans a Clarence Park, idea che da una parte mi affascinava, ma solo il pensiero di dover rinunciare alla trasferta con il North End mi faceva star male…
Tenevo d’occhio i siti di Sky, EFl e PNE, ma gli spostamenti relativi a quella giornata, la prima di novembre, tardavano e solo parecchi giorni dopo oltre il termine alcuni amici di Preston mi hanno assicurato che la partita era stata confermata per il sabato alle ore 15, un classico.
Ero contentissimo ed ho cominciato ad avvisare della mia presenza diversi amici, ho cominciato a chiedere se era possibile organizzare il battello per Greenwich… tutto perfetto… ma qualche giorno dopo una “mezza beffa”… partita spostata…. Nonostante le conferme dei giorni precedenti… spostata alla domenica a mezzogiorno… per fortuna non è stata anticipata al venerdi… ma per tantissimi tifosi del PNE si è presentato un grosso problema… molti avevano prenotato i treni per il sabato e dovevano rinunciare alla trasferta oppure andare a Londra per il weekend.. ma un altro problema era anche quello che di treni in partenza da Preston per la Capitale alla mattina presto della domenica non ce ne sono…. E così un gran numero di Northenders hanno rinunciato alla trasferta ed ho capito che non sarebbe stato tutto perfetto come avrei sognato… grazie Sky…
Alla fine di tifosi del PNE ne sono arrivati circa 1.100, non pochi, ma sicuramente meno di quelli che sarebbero potuti esserci e soprattutto molti sono arrivati con i pullman organizzati per la mattina stessa, considerando che si sarebbe giocato alle 12 c’era poco tempo per il pre-match ed i tifosi sarebbero stati portati direttamente allo stadio.
In ogni caso non volevo rovinarmi in nessun modo il viaggio, ho comunque organizzato con un piccolo gruppo di tifosi il battello e pian piano l’attesissimo giorno è arrivato… sabato 2 novembre io e Silvia siamo partiti da Bergamo alle 6.30 arrivando a Stansted alla mattina presto, avevamo quindi a disposizione praticamente tutto il giorno per goderci Londra considerando che la partita sarebbe stata alla domenica.

Una volta atterrati abbiamo come di consueto preso lo Stansted Express che ci ha portati a Liverpool Street, da li avremmo dovuto prendere la linea gialla della metropolitana per Tower Hill, il nostro albergo era in zona Tower Bridge, ma purtroppo era chiusa ed abbiamo dovuto camminare da Aldgate fino all’albergo sotto una forte pioggia ed un vento fastidioso arrivati all’improvviso al momento giusto…
Con un po’ di fatica abbiamo attraversato quasi senza accorgerci il Tower Bridge arrivando poi in albergo dove non abbiamo nemmeno potuto asciugarci e riposare visto che la stanza sarebbe stata a nostra disposizione a partire dalle 14, abbiamo comunque lasciato li i bagagli e dopo una breve sosta, per fortuna ha poi anche smesso di piovere, ci siamo incamminati verso la stazione della tube di London Bridge.
Proprio in quelle ore si stava svolgendo la Finale della Coppa del Mondo di Rugby in Giappone e mi sarebbe piaciuto vederla in qualche pub ed andare poi a festeggiare a Trafalgar Square l’eventuale vittoria dell’Inghilterra… purtroppo seguendo l’inizio della partita tramite il telefono avevo appreso che per gli Inglesi le cose stavano andando male, lungo il percorso abbiamo trovato un pub, il “The Bermondsey” che la trasmetteva su due schermi giganti sia al suo interno che nel giardino esterno… così ho potuto assistere alla parte finale del match in compagnia dei tanti tifosi inglesi ovviamente delusi per l’andamento della partita poi persa dalla Nazionale Inglese sconfitta da quella Sudafricana, nonostante tutto è stata comunque per me una bella esperienza essere lì a vedere l’Inghilterra proprio sul suolo Inglese e con i tifosi Inglesi..

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Finita la partita abbiamo preso la metropolitana per Westminster, il programma era quello classico di ogni turista, ma avevamo davvero voglia di rivedere tutto quello che riuscivamo di questa città, era da troppo tempo che mancavamo!
Ed è così che abbiamo toccato le tappe classiche di un viaggio a Londra, quindi il Big Ben (attualmente in ristrutturazione), il Parlamento, la statua di Churchill, la Westminster Abbey, Downing Street e Whitehall, per poi arrivare al St James Palace prima di fermarci per un’ora circa nel fantastico “The Sherlock Holmes Pub”, situato nelle zone di Trafalgar Square.

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Avevo già visto dall’esterno questo tradizionale pub in passato, ma il suo interno mi lascia ancor più affascinato, ci sono quadri che raffigurano il personaggio di Sherlock, così come sulle vetrate è riprodotta la sua classica figura di profilo con cappello, mantella e pipa.. mentre siamo comodamente al tavolo a bere birra (chiamata proprio Sherlock Holmes) ed a mangiare Fish & Chips ci possiamo anche gustare un film in bianco e nero con il leggendario Basil Rathbone ad interpretare il famoso investigatore privato.

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Si sta benissimo lì cullati dal caldo, dalle chiacchiere della gente, dal film in tv e soprattutto da un’atmosfera magica, ma c’è una città che ci aspetta e così sfidando il freddo e qualche goccia di pioggia che ogni tanto torna a scendere su di noi usciamo e ci dirigiamo verso Trafalgar Square dove imponente ci accoglie l’altissima colonna con la statua di Horatio Nelson.
Anche qui ci sono dei lavori in corso così come sul Marble Arch, questo rovina un po’ la “visuale” e le foto, ma non toglie il fascino a questa città ed al Mall, il lungo percorso che porta verso Buckingham Palace, prima di arrivare a Palazzo, però, percorriamo il St James Park, le foglie stanno cadendo, siamo nella tipica atmosfera autunnale ed i tanti scoiattoli sfrecciano da un albero all’altro... è fantastico, sembra di essere in un quadro!
Da un ponticello si possono vedere in lontananza Buckingham Palace da un lato e la London Eye ed il St James Palace dall’altro, poi continuiamo per la nostra strada fino ad intravedere il Palazzo per poi arrivarci, scattiamo un po’ di foto, ma ci rendiamo comunque conto di non essere dei turisti alle prime armi ed evitiamo le code per vedere le Guardie della Regina o per scattare un numero infinito di foto.
Preferiamo quindi proseguire per avere la possibilità di vedere più cose possibili e così prendiamo la metro da Green Park scendendo poi a Piccadilly Circus, una zona sempre vivacissima e piena di gente, ci allontaniamo dal caos, un aspetto di Londra che mi piace molto meno ed al quale non eravamo più abituati, e percorrendo Regent Street ci imbattiamo in una mostra di auto d’epoca, comprese una serie di bellissime Mini, tra le quali ne spicca una colorata con il disegno della Union Jack.

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Continuiamo la nostra camminata, entriamo nel negozio della Barbour e poi ad Hamleys, il famoso mega shop di giocattoli di ogni tipo, e poi finalmente faccio il mio ritorno nella storica Carnaby Street, una grandissima emozione essere di nuovo lì anche se diverse cose sono cambiate e nonostante non ci siano più alcuni negozi… gli “addobbi” sono meravigliosi, c’è ancora il pub “The Shakespeare’s Head” e negozi come Ben Sherman e Size? dove devo resistere per non comprare le Adidas Oslo, uscite da poco in esclusiva, ma non posso spendere ancora per un altro paio di trainers con le “three stripes”…
Appena fuori da Carnaby Street c’è il tradizionale “Liberty” e di fronte un altro negozio dove comprerei parecchi capi di abbigliamento… Aquascutum.. tante cose belle, ma davvero costose… e così anche qui vado al risparmio, ma sono comunque contento di essere entrato e di aver potuto ammirare la bellezza degli articoli in vendita, ma anche del negozio stesso all'interno del quale dalle finestre si può vedere proprio il Liberty.

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Dopo una giornata intensa condita anche da pioggia, vento e freddo capiamo che è meglio non esagerare e torniamo così in albergo, anche qui ci tocca percorrere un tratto non cortissimo a piedi ed il vento adesso è proprio forte… devo ammettere che quando finalmente arriviamo nella nostra stanza d’albergo sono sollevato…. So benissimo che le condizioni atmosferiche inglesi sono queste e non me ne sono mai lamentato, anzi, ma stavolta devo dire che hanno parecchio condizionato la giornata, siamo stanchissimi e restiamo in albergo fino alle 21…. Per questa sera decidiamo di rinunciare al pub e andiamo a mangiare nel ristorante dell’albergo… e poi sono contento di terminare questa intensa, ma comunque bella giornata, guardando… ovvio… Match of the Day!
Domani sarà la giornata dedicata al football… sono contento, emozionato, ma anche un po’ teso, dovrò incontrarmi con dei ragazzi del PNE che non avevo mai conosciuto di persona, andremo a Greenwich con il battello… ed il mio biglietto lo ha James, un ragazzo italiano, ma di origini inglesi che da qualche anno vive a Preston, con il quale mi dovrò incontrare in qualche pub o direttamente al The Valley.. speriamo in bene!

Mattina di una domenica londinese, mi sveglio con quel misto di tensione ed attesa/emozione… non vedo l’ora di vivere questa giornata, di vivere il PNE ed i suoi tifosi, ma allo stesso tempo mi faccio qualche problema di troppo, ho paura di non intendermi con quei ragazzi, di non arrivare in tempo all’appuntamento ed al punto giusto… ma alla fine capisco che me la devo godere punto e basta, senza pensare troppo, devo solo pensare a divertirmi anche perché, purtroppo, queste sono occasioni molto rare per me..
Io e Silvia scendiamo per un’abbondante colazione inglese, che bello riassaporare bacon, uova e salsiccia…. Alle 8 di mattina! Poi infilo in testa il cappellino Aquascutum, prendo la bandiera dei GBS (il fans club italiano del PNE), mi assicuro di avere ai miei piedi le amate Adidas Trimm-Trab e mi avvio verso il luogo dell’appuntamento, ovvero sul “Pier” per prendere il battello a London Bridge, saluto Silvia che stavolta ha preferito non presenziare alla partita preferendo una sana attività di shopping londinese…
Ed eccomi così lì ad aspettare gli amici del PNE, sono in contatto telefonico con Charlie, qualche minuto più tardi arriva un gruppo di una decina di ragazzi… è evidente che sono loro, classici ragazzi del Nord sperduti nella Capitale del Sud Inglese.. ci riconosciamo subito, ci presentiamo finalmente di persona e scattiamo delle foto con le nostre rispettive bandiere con sullo sfondo il Tamigi, bellissima location per dei ragazzi del Lancashire!

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Nessuno di noi è esperto di come si prenda questo battello, sappiamo soltanto che dobbiamo prendere quello delle 9.58 per Greenwich, sul quale troveremo un altro gruppetto di Northenders residenti a Londra e saliti qualche fermata prima, comunque alla fine una ragazza che lavora per la compagnia di questi battelli ci aiuta, si può pagare con la Oyster delle tube, comodissimo..
Quando arriva il battello sono pieno di entusiasmo, mi sento un vero tifoso inglese in trasferta, troviamo gli altri ragazzi che fanno parte del “London Branch” del Preston , scambiamo qualche battuta, si fa qualche foto con le bandiere, è tutto bellissimo anche se, per colpa di Sky, siamo in pochi e quindi non si intonano i classici cori come avrei invece sperato passando sotto al Tower Bridge.. in ogni caso è bellissimo, arriviamo in zona Canary Wharf ed infine attracchiamo a Greenwich!

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Facciamo una foto con la bandiera dei GBS sotto al Cutty Sark, la famosa e storica nave, e poi ci avviamo verso il Greenwich Market all’interno del quale c’è il Coach and Horses Pub dove ci appostiamo per il pre match, appendiamo le nostre bandiere proprio lì in mezzo al mercato, scorrono ovviamente fiumi di birre, si parla e ci si diverte, è tutto come speravo anche se, come sul battello, siamo solo una piccolissima parte del tifo del PNE e non riusciamo quindi a creare in pieno l’atmosfera giusta.

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Ma non mi lamento di certo, mi diverto ed approfondisco la conoscenza con alcuni tifosi, soprattutto con Charlie, veramente gentile e disponibile con me, più tardi arriva anche James… e, come scherzosamente ho detto anche a lui, soprattutto arriva il mio biglietto!
Con James ci conosciamo già bene e con lui posso tranquillamente parlare in italiano e farmi aiutare un po’ da lui quando parlo con gli altri, ma soprattutto è un’ottima compagnia e grazie a lui non resto da solo a fine partita… poi spiegherò il motivo!
La partita è alle 12 e per arrivare a Charlton dobbiamo prendere un altro treno… il London Branch alle 11.35 è ancora intento a bere birra comodamente al pub, io comincio a pensare che sia ora di andare, fortunatamente i ragazzi di Preston la pensano come me e ci incamminiamo quindi verso la stazione, penso che sarà impossibile arrivare in tempo per l’inizio, ma pazienza.. peccato perché mi sarebbe piaciuto partecipare al minuto di silenzio per il Remembrance Day…

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beh.. comunque con tutta calma arriviamo puntuali, e come noi anche quelli del London Branch, incredibile.. entriamo nel settore ospiti con le squadre che stanno entrando in campo e posso partecipare al minuto di silenzio ed ascoltare la tromba del soldato che suona “The Last Post”, una scena a cui avevo assistito solo dalla tv in occasione di altre partite, sono emozionato nel viverla sulla mia pelle, so di essere italiano, ma sento tantissimo questi avvenimenti relativi al ricordo delle vittime britanniche di tutte le guerre, amo e rispetto moltissimo questo Popolo che, come dimostrato anche in questa occasione, partecipa con grande rispetto e con sentimenti sinceri, è fantastico, vorrei essere come loro, vorrei provare le stesse cose, lo stesso orgoglio..

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L’unico inconveniente è che gli stewards non mi hanno permesso di portare la bandiera dei GBS all’interno dello stadio perché non avevo un certificato antincendio… sapevo di certe norme da rispettare per le bandiere, ma sinceramente non ci avevo pensato in questa occasione e non avrei immaginato che ci sarebbero stati problemi… dispiace lasciare la bandiera fuori, ma ovviamente mi accerto del fatto che poi alla fine mi sarebbe stata restituita.
Il primo tempo è abbastanza equilibrato e non ci sono particolari emozioni, è comunque fantastico, sono nelle prime file e quindi molto vicino al campo di gioco, cantiamo e ci divertiamo, ma vogliamo vincere, con i 3 punti il Preston NE sarebbe diventata la nuova capolista della Championship almeno per un giorno in attesa della partita del lunedi che avrebbe visto impegnato il WBA.
Durante l’intervallo andiamo a berci una birra, incontro qualche faccia conosciuta ed in particolare il mio amico Tim, che qualche mese fa mi aveva accompagnato a Bibury ed a visitare gli stadi di Oxford e quello del Wycombe, con lui ci diamo appuntamento per il post match in qualche pub a London Bridge.
Il secondo tempo è più avvincente, riusciamo a metterci qualche fila più avanti e quando l’arbitro assegna un calcio di rigore a favore del North End e Gallagher viene a batterlo proprio sotto di noi ci avviciniamo ancora di più, lo vediamo concentrarsi, prendere la sua classica rincorsa, spalle alle porta per poi girarsi all’improvviso calciando in rete e regalando il vantaggio al PNE, e poi lo vediamo correre verso di noi ed abbracciarsi con i compagni per festeggiare il gol che si sarebbe poi rivelato decisivo per la vittoria.
A fine partita echeggia in tutta Charlton il coro “We’re Preston North End, we’re Top of the League”, fantastico, sono contentissimo ed emozionato, ero presente il giorno in cui i Lilywhites sono andati dopo 6 anni in testa alla classifica della Championship, forse il primato durerà soltanto un giorno, ma questo sembra non interessare proprio a nessuno, tutti vogliamo goderci questo momento magico, vogliamo assaporare il gusto di essere primi in classifica, vogliamo gioire insieme, siamo orgogliosi delle nostra squadra che sta facendo qualcosa di incredibilmente meraviglioso, siamo orgogliosi di rappresentare questo Club, il Preston North End.
Siamo tutti in uno stato di gioia immensa, ci salutiamo, cantiamo, siamo ansiosi di gridare al cielo chi siamo e qual’ è la nostra posizione in classifica!

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Vado a ritirare la bandiera, ma sembra che nessuno sappia dove sia, io e James dobbiamo quindi aspettare e questo costringe Charlie ed i suoi amici a salutarci perché devono correre a Londra a prendere il primo treno per Preston, la stessa cosa la devono fare molti altri tifosi del PNE, mentre tanti altri devono subito salire sui pullman… così praticamente, dopo 10-15 minuti, abbiamo la nostra bandiera e possiamo andare in stazione, siamo praticamente gli unici tifosi del North End rimasti, dove prendiamo il treno per London Bridge, abbiamo appuntamento con Tim ed un suo amico al pub “Shipwrights Arms” dove si parla della partita, del primato in classifica, e dove soprattutto beviamo in compagnia tirando il tardo pomeriggio, siamo anche in questo caso in pochi, ancora grazie a Sky, ma ci si diverte, è stata una giornata lunga ed indimenticabile ed è arrivato purtroppo il momento di salutarci.

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Mi incontro con Silvia, soddisfatta della sua giornata “in solitaria” a visitare Londra, giriamo un po’ per le zone del London Bridge passando dal Borough Market, chiuso alla domenica, per i tanti pub ed anche dalla casa di Bridget Jones, sì.. proprio quel portone blu che si vede nei film della simpatica “zitella” inglese, con di fronte anche il ristorante dove venne registrata parte della scena della rissa tra Daniel (Hugh Grant) e Mark (Colin Firth) che proseguì poi su quella strada.. è emozionante pensare di essere proprio lì!

Torniamo in albergo con soddisfazione e poca stanchezza, non c’è stato nemmeno il tempo di sentirla la stanchezza, è stato tutto troppo bello ed intenso e quasi non mi è bastato, ho ancora voglia di godermi Londra e così per cena andiamo in un pub, il “The Pommelers Rest”, sempre in zona London Bridge, dove mangiamo un hamburger accompagnato dall’ottima birra Doom Bar, già testata nel pomeriggio del football.. colgo anche l’occasione per acquistare un paio di Poppies, il ricavato andrà in beneficenza e sono contento di dare il mio minuscolo, ma sempre importante, contributo.
La serata termina con i gol della domenica e con in testa i ricordi ancora vivi di una giornata da non dimenticare mai, non riesco a togliermi dalla testa i cori cantati nel pomeriggio, non riesco a non ripercorrere con il pensiero tutto quello che è successo, a tutte le emozioni vissute ed al piacere provato nel conoscere nuovi amici, la mia “PNE Family” si allarga e di questo non posso che essere orgoglioso, per me è questa la cosa più importante, avere la stima, il rispetto e l’amicizia dei tifosi.


Lunedì mattina attraversiamo con calma il Tower Bridge godendocelo stavolta in pieno ed in tutta la sua bellezza, giriamo poi un po’ per la City prima di andare alle ore 10 allo “Sky Garden”, abbiamo il biglietto per poter salire in cima a questo grattacielo da dove si può godere di un’ampia, meravigliosa e mozzafiato vista sulla città di Londra da diverse angolazioni, il tutto contornato da bellissimi giardini.
La visita è stata molto interessante e ne è valsa la pena, probabilmente dallo Shard, più alto, la vista sarebbe stata migliore, ma il prezzo lì è alto, mentre la visita allo Sky Garden è del tutto gratuita, è stata un'esperienza emozionante, vedere Londra nel suo insieme e da queste spettacolari visuali è qualcosa di assolutamente gratificante!

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A piedi ci incamminiamo poi verso la Cattedrale di St Paul’s dove sono a conoscenza del fatto che si svolgerà una cerimonia per il Remembrance Day alla quale presenzieranno delle importanti personalità londinesi, al termine ci sarà poi una parata militare alla quale voglio assistere.

Ci posizioniamo all’esterno del “Garden of Remembrance”, riusciamo a vedere qualcosa e riusciamo a sentire bene tutto, compreso l’inno “God Save the Queen” cantato a gran voce e con orgoglio da tutti i presenti.
Al termine, come previsto, c’è una parata con le Guardie della Regina ed altri soldati, ci sono anche i “Chelsea Pensioners”, per sentirmi partecipe e scattare qualche foto mi posiziono proprio vicino per non perdermi niente tanto che una Guardia mi ordina di spostarmi :) scatto anche una foto con un “Chelsea Pensioner” simpatico e gentile, lo ringrazio per quanto fatto per il suo Popolo e gli dico “God Save the Queen”.

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Dopo questa cerimonia siamo liberi di fare quello che vogliamo, io avevo l’intenzione di prendere il treno ed andare a visitare St Albans (e lo stadio dei Saints, il bellissimo Clarence Park), ma Silvia preferisce restare a Londra per godersela in pieno e con calma, alla fine capisco che è meglio così, mancavamo da anni da questa città ed è giusto ora restare qui più che possiamo soprattutto per non fare le cose di fretta.
Andiamo quindi a piedi percorrendo il tragitto che ci porta da St Paul’s al Millennium Bridge, da dove ancora si vede la Cattedrale, arrivando poi alla Tate Modern, al London Eye, sempre con lo spettacolare sfondo del Tamigi e della City ed i suoi palazzi.
E’ una passeggiata stupenda che consiglio a chiunque vada a Londra, arriviamo poi al Gabriel’s Wharf, un piccolo complesso di negozi molto particolari, ideali per regali ed articoli artigianali, da lì torniamo poi in zona Westminster, nel giardino della Westminster Abbey stanno allestendo i Poppies, poi ci imbattiamo in una manifestazione contro la Brexit…

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Infine con la metropolitana andiamo a Covent Garden, sono già le 5 del pomeriggio e le bancarelle dell’Apple Market stanno cominciando ad essere smontate, riusciamo comunque a vedere qualcosa ed a respirare la magica atmosfera di questo storico mercato, giriamo poi per qualche negozio fino ad arrivare in Oxford Street, famosa per i tantissimi shops, entriamo nei mega stores della Lego e degli M&Ms, ormai si sta facendo buio ed è bello vedere le luci di queste vie, ci addentriamo ancora in Carnaby Street, è un po’ presto per cenare quindi decidiamo di andare in un pub dalle parti del nostro albergo, cosi più tardi, arrivati a Tottenahm Court, prendiamo la tube fino a London Bridge, da lì percorriamo la strada che attraversando il Borough Market ci porta al bellissimo pub “The Anchor”, ci eravamo già stati, ma stavolta l’atmosfera, essendo sera, è davvero quella tipica di queste vere e proprie Public House, luoghi dove la gente del posto viene a passare le proprie serate anche in famiglia e non solo per bere fino ad ubriacarsi.
Il Pub traspira tradizione in ogni angolo, è molto grande e troviamo posto solo al terzo piano, quello che da ad un balcone esterno da dove si possono ammirare le luci della città sul Tamigi.. torniamo al nostro posto, scendo ad ordinare Fish & Chips e Doom Bar, la birra ufficiale della mia vacanza londinese!
Restiamo lì a goderci il pub ed a riposare dopo la lunga giornata di oggi, è stato tutto fantastico, ma stranamente non ho ancora comprato niente…. Quindi, dato che domani torneremo a casa, ma dato anche che l’aereo sarà alle 8 di sera… programmiamo di andare in posti dai quali sarà difficile tornare a mani vuote…

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Torniamo in albergo a piedi, è già tempo di preparare le valigie, purtroppo un momento che arriva sempre alla fine di ogni vacanza… un tempo mi rattristavo e mi rovinavo l’ultimo giorno, ma adesso riesco a gestire meglio questi sentimenti… so che questo è l’unico modo che ho per venire nelle Terre che più amo, ho imparato ad adattarmi, ho imparato ad aspettare e quando è ora di finire la vacanza ripenso ai momenti vissuti qui con piacere e senza rimpianti, so di averli vissuti al massimo e so che ci sarà una prossima volta.

E così martedì mattina ci alziamo di buon ora, full english breakfast d’ordinanza e tube per… Camden Town.. so di alcuni italiani che evitano di andare in questa zona proprio perché sempre fin troppo piena di.. italiani appunto… ma so che lì ci sono delle cose che mi possono interessare e non vedo perché non ci dovremmo andare..
Come prima cosa, attraversato l’Inverness Street Market, trovo un negozio di fumetti che avevo cercato in internet, il “Mega City Comics”, sono un appassionato e trovo davvero di tutto, ma non una Grapich Novel sui Joy Division che cercavo, penso sia proprio introvabile.. compro comunque un volume dedicato a Tin Tin, un simpatico personaggio del quale non avevo ancora letto niente…
Entriamo in qualche negozio come Office e Fred Perry, ma il vero obiettivo sono i mercati di Camden, cerco dappertutto materiale sempre sui Joy Division, band di cui sono diventato “malato ed ossessionato”, stranamente, contrariamente a quanto succede solitamente in questo genere di mercati, non trovo spille o cd, in compenso trovo un poster relativo alla locandina di un concerto di Ian Curtis & C. tenutosi a Derby nel 1980… molto bello, in un’altra bancarella compro invece un poster che riporta le famosi frasi del film “Trainspotting” intitolato “Choose Life”, una “chicca” per me!
Dopo Camden Town prendiamo la metro in direzione Sheperd’s Bush, anche qui c’è un mercato famoso, ma riguarda più che altro alimentari, la nostra destinazione è però Uxbridge Road, dove ha sede l’iconico e leggendario negozio “Stuart’s London”, un “must” degli anni 80, qui ci venivano tutti i ragazzi abituali delle terraces degli stadi inglesi, anche quelli che arrivavano in trasferta a Londra, per trovare capi di abbigliamento “casuals” introvabili da altre parti.
Nel corso degli anni Stuart’s è sempre rimasto un punto di riferimento anche se al giorno d’oggi credo che il suo punto di forza sia lo store on line, è in ogni caso sempre un’emozione entrare in questo posto pensando a quello che ha rappresentato per i ragazzi degli anni 80 fedeli allo stile casual.
Qui è davvero un paradiso casual, ci sono marche leggendarie da queste parti come Adidas, Fila, Ellesse, Sergio Tacchini, CP Company ecc… finalmente riesco a comprare qualcosa… prendo un paio di pantaloni della Lois, uno dei simboli di quei famigerati anni, oltre ad un libro intitolato, guarda caso, “80s Casuals”, una vera e propria guida per questo movimento.
Purtroppo non trovo la mia taglia per un bellissimo tracktop vintage della Fila, mi accontento comprando un paio di calzini Burlington da abbinare alle mie Trimm-Trab… parlo un po’ con i commessi, tra l’altro uno di loro sembra un sosia di Cass Pennant (famoso membro della ICF del West Ham)… non mi sorprenderei se si trattasse proprio di lui! (non glielo ho chiesto temendo in qualche figuaraccia!)
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Sarebbe bello andare a Baker Street per rivedere la statua ed il museo di Sherlock, ma non c’è più tempo e preferiamo passare l’ultima ora a disposizione, prima di prepararci per andare a Stansted, visitando il Borough Market in zona London Bridge, è vicino al nostro albergo ed è incredibile che ci siamo ridotti all’ultimo momento per vederlo!
E’ un mercato con ogni genere alimentare, tanti prodotti locali tipici, ma anche qualcosa che arriva da altre parti, anche dall’Italia, ci sarebbero tante squisitezze che sarebbe bello assaggiare… o comprare per mangiarle poi a casa… ma purtroppo la nostra casa non è qui, ma molto lontana….
Ed a proposito di casa… eccoci in albergo a ritirare le valigie ed ecco che sul Tower Bridge i londinesi hanno potuto vedere due persone camminare trascinando i propri bagagli, una di loro aveva una faccia triste e rassegnata… chissà di chi sto parlando… arrivati a Liverpool Street prendiamo lo Stansted Express e qui mi rendo conto che è davvero finita e comincia il mio viaggio a ritroso nella mia testa… mentre viaggio fisicamente verso casa, con la mia mente viaggio all’indietro ripensando ad ogni singolo momento vissuto in questa nuova avventura, è l’unico modo che ho per vincere la nostalgia.
Arrivederci Inghilterra… probabilmente passeranno parecchi giorni prima di rassegnarmi al fatto di non essere più in quei posti… ma alla fine ripenso a tutto con gioia, ho rivisto dopo 6 anni una città che mi aveva completamente catturato agli inizi della mia passione, ho vissuto il momentaneo primato in classifica del Preston North End in compagnia dei suoi meravigliosi tifosi… quando la nostalgia mi assalirà mi metterò a rivedere le foto ed i video, ma soprattutto penserò e sognerò, una cosa che so fare benissimo!

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