martedì 8 novembre 2011

Agosto a Londra by Marco

Sono molto contento di soddisfare la richiesta di Marco, lettore di Rule Britannia!, pubblicando qui sul blog il bel racconto della sua esperienza dopo una fantastica vacanza passata a Londra nello scorso agosto.
Ringrazio Marco per aver voluto inviarmi il suo racconto e le sue foto, frutto di tanta passione per il nostro amato football!! 
Chiunque volesse vedere pubblicato un proprio racconto su questo blog lo può fare contattandomi tramite mail all'indirizzo indicato nel mio profilo, sarò lieto di farlo.
Questo potrebbe diventare certamente un modo per migliorare e rendere più vario questo blog che spero possa diventare sempre più piacevole ed interessante per chi lo volesse seguire.

Cheers,
Conor


Sabato 13 agosto 2011: prima giornata della Premier League 2011/12.
"I biglietti per Fulham - Aston Villa, acquistati on-line nel sito dei Cottagers, sono in tasca.
Da King’s Cross prendiamo la linea Piccadilly dell’Underground fino a Earl’s Court, dove cambiamo per la linea District. Nei vagoni qualche tifoso dei Villans si mescola ai supporters del Fulham.
Scendiamo alla fermata Putney Bridge, e ci incolonniamo verso l’uscita. 
Da un pub subito fuori (credo si tratti del “The Eight Bells”) si sentono i canti dei Cottagers. Seguiamo la massa, tra le magliette bianconere del Fulham e quelle celeste/porpora del Villa. Attraversiamo Bishops Park. Dal tipico odore “british” misto di cipolle scottate e wurstel capiamo che ci stiamo avvicinando a qualche venditore ambulante… ed infatti eccolo là. Proseguiamo, usciamo dal parco e ci immettiamo in Stevenage Road, costellata di graziosissime villette a schiera.
3 pounds e mezzo ed il Match Programme è nelle mie mani. In copertina un volto noto, John Arne Riise, che per tre anni ha militato nella Roma. 
Arriviamo davanti allo stadio, troviamo l’ingresso per il  Riverside Stand, superiamo il controllo (molto discreto in verità) di zaini e borse, ed entriamo. Passiamo sotto la curva del Settore Ospiti, dove almeno un migliaio di fans dei Villans si godono un’ultima pinta prima di salire le scalette ed entrare nella Putney End, e finalmente raggiungiamo i nostri posti, in una delle prime file, a pochi metri dal campo. 
Manca meno di mezz’ora al kick-off, i calciatori stanno effettuando il riscaldamento, e piano piano gli spalti si vanno riempendo.
Gli altoparlanti scandiscono le formazioni, poi è la volta dell’inno del Fulham, quindi le squadre entrano in campo… i cori dei Villans coprono quasi del tutto quelli dei Cottagers, malgrado la netta inferiorità numerica.
La partita non è delle più spettacolari. Nel primo tempo c’è una netta supremazia dell’Aston Villa, poi nella ripresa invece è il Fulham a prendere l’iniziativa. Alla fine è 0-0, ed il risultato è assolutamente giusto. Sul tabellone scorrono i risultati delle altre partite: un boato accoglie festante la scritta “QPR-Bolton 0-4”… siamo già in clima West London derby.
Attendiamo qualche minuto per uscire (viene prima fatta sfollare la curva del Villa), ne approfittiamo per ammirare il Tamigi che scorre lento proprio di fronte al Riverside Stand. Prima di andare a riprendere la metro è d’obbligo una sosta al Fulham Stadium Store, dove tra bandiere, sciarpe e gadget vari ci sono in bella mostra i dvd dedicati alla mitica vittoria sul Manchester United (3-0) nella Premiership 2009/10. 
Passiamo davanti all’uscita degli spogliatoi, dove i giocatori del Villa stanno già salendo sul loro pullman… scorgiamo la stazza di Emile Heskey intento a firmare qualche autografo.
Attraversiamo di nuovo il Bishops Park, adesso molto meno affollato (la maggior parte degli spettatori è già defluita), e guadagniamo la stazione di Putney Bridge per tornare verso il centro."








   




Sabato 6 agosto 2011. 
"Leggo sul giornale l’esito del sorteggio per i play-off di Champions League.
L’Arsenal giocherà la partita di andata in casa, il 16 agosto. Wonderful! Nel periodo di Ferragosto saremo alcuni giorni a Londra… parte subito la caccia ai biglietti. 
Accendo il pc e mi collego al sito dei Gooners… in pochi minuti scelgo i posti tra quelli disponibili… il tempo di stampare la ricevuta da presentare al botteghino per ritirare i preziosi tagliandi e il gioco è fatto.






Lunedì 15 agosto 2011.
Abbiamo prenotato per il pomeriggio il “tour” dell’Emirates Stadium. Prendiamo the tube a King’s Cross e dopo tre fermate scendiamo ad Arsenal. Usciamo dalla stazione in Gillespie Road, uno sguardo ad Highbury Hill e poi c’incamminiamo per Drayton Park, oggi tranquillissima e semideserta, per arrivare all’Emirates Stadium. Vado al box office e ritiro i biglietti per la partita di domani, poi ci presentiamo al Directors and Diamond Club dove riceviamo il simpaticissimo pass per il tour (uno stemma ed un “laccetto” dell’Arsenal da mettere al collo).
L’Emirates Stadium è molto bello, funzionale, elegante… anche se non ha il fascino del vecchio e glorioso Highbury.
Il tour è condotto da una guida che tra una descrizione e l’altra inserisce il racconto di qualche gustoso aneddoto sui Gunners, e così apprendiamo che Arsene Wenger vuole che i suoi giocatori arrivino allo stadio tutti insieme, si preparino (per l’allenamento o per la partita non fa differenza) tutti insieme… “as a real team”.
Il tour comprende gli spogliatoi, dove ancora sono esposte le magliette di Fabregas e di Nasri (ora al Barca ed al City), il campo di gioco, le panchine, il museo dove tra le tante coppe fa bella mostra di sé la celebrazione dei tre doubles (1971, 1998 e 2002). Prima di andare a riprendere the tube è d’obbligo una sosta allo shop, dove lasciamo più di qualche pound in cambio di due buste piene di oggetti griffati Arsenal.


Martedì 16 agosto 2011.
E’ il giorno di Arsenal-Udinese. 
Un paio d’ore prima del kick-off, fissato per le 7:45 pm, i vagoni della Piccadilly Line sono pieni di magliette dei Gooners. 
Oggi, a differenza di ieri, Gillespie Road e Drayton Park sono isole pedonali affollatissime di gente che s’incammina verso l’Emirates. Sembra di essere in pieno film Febbre a 90° (in originale Fever Pitch, un nome una garanzia!), il capolavoro di David Evans tratto dal libro di Nick Hornby. Alcune bancarelle vendono sciarpe e magliette più o meno ufficiali… non mancano i carrettini con hot dog, fish and chips e cipolle scottate… e naturalmente c’è il venditore di Match Programme. Ne acquisto uno, lo sfoglio strada facendo: ricchissimo di foto ed articoli come solo i Match Programme made in England sanno essere, sembra più una vera e propria rivista del club che una semplice presentazione dell’incontro.
Saliamo la lunga scalinata ed arriviamo all’imbocco del ponte sopra la ferrovia, passiamo davanti al museo, poi ad uno stand presso il quale acquistiamo una sciarpa biancorossa, giriamo intorno allo stadio ed arriviamo all’entrata della Clock End. 
Entriamo, un cortese steward mi chiede di aprire lo zaino per dare un rapido sguardo al contenuto, poi raggiungiamo i nostri posti, situati nel Block 131 Upper, sopra la bandierina del corner. Le poltroncine, naturalmente rosse, sono comodissime. Arsenal ed Udinese sono appena scese in campo per il riscaldamento, un migliaio circa di tifosi friulani gremisce il settore ospiti – situato di fronte a noi, dalla parte opposta della curva - mentre il resto dello stadio lentamente va riempiendosi.
Lo speaker annuncia le formazioni sulle note dell’inno dei Gunners, poi le squadre fanno il loro ingresso sul terreno di gioco, parte la sigla della Champions e quindi la partita ha inizio.
L’Arsenal è in formazione rimaneggiata, le assenze più importanti sono quelle di Fabregas e Nasri (in via di cessione) e Van Persie (infortunato); Wenger, squalificato, siede in tribuna.
I Gunners partono forte: dopo 4 minuti segnano con Walcott su cross di Ramsey,  poi sfiorano il raddoppio con Gervinho. Ma l’Udinese sfiora il pareggio al 12’ (traversa su punizione di Di Natale) ed al 26’ (uscita di Szczesny su Armero). Nella ripresa la squadra italiana tiene benissimo il campo, va vicino al pareggio (che sarebbe meritato), l’Arsenal è un po’ in difficoltà e dagli spalti parte il coro “c’mon Arsenal… c’mon Arsenal…”. Quasi a tempo scaduto Handanovic nega a Walcott il raddoppio. La partita termina 1-0 per l’Arsenal, e decisamente il risultato sta stretto ai friulani.


















C’incamminiamo verso l’uscita, in Drayton Park troviamo una fila lunghissima per riprendere the tube… penso che ci vorrà più di un’ora per guadagnare l’Arsenal Station, invece la fila scorre ordinata e veloce e dopo poco più di mezz’ora ci sediamo da Angus, a Piccadilly, davanti ad un ottimo BBQ Rib Trio ed una pinta di birra."


Marco




domenica 6 novembre 2011

Coventry City 3-2 Tottenham Hotspur - The FA Cup Final 16 May 1987






City celebrate FA Cup victory

Tra le grandi emozioni che la FA CUP ci ha regalato nel corso della sua fantastica storia ci sono tante partite leggendarie, tante sorprese, tante battaglie tra squadre che hanno dato il massimo per vincere questa magica Competizione o, più semplicemente, per riuscire a passare un turno di qualificazione.
Sono tantissime le pagine da ricordare ed una di queste, una delle favole più belle terminate con il lieto fine per la squadra che ha poi potuto alzare al cielo l'ambita FA CUP, è quella che riguarda il Coventry City che, appunto, vinse la finale giocata a Wembley il 16 maggio 1987.
Il Coventry arrivò a sorpresa alla finale con un cammino davvero perfetto che lo portò ad eliminare Bolton (3-0), Manchester United (0-1 a Old Trafford), Stoke City (0-1), Sheffield Wednesday (1-3) e Leeds United (3-2).
Sicuramente la vittoria ad Old Trafford contro il Manchester United fu già una grande impresa che diede certamente fiducia e consapevolezza nei propri mezzi alla squadra.
La semifinale si giocò all'Hillsborough di Sheffield il 12 aprile 1987 e di fronte agli SkyBlues c'era il Leeds United, squadra con un passato glorioso, ma che in quella stagione militava in Seconda Divisione.
Il Leeds passò in vantaggio già al 14° minuto con un gol di Rennie, ma nel secondo tempo il Coventry riuscì a rimontare con i gol di Gynn al 68° e di Houchen al 77°.
La gioia per gli Skyblues durò poco e all'83° arrivo la beffa con il pareggio dei Whites firmato da Edwards.
La partita quindi continuò con i tempi supplementari nei quali il Coventry riuscì ad ottenere la vittoria grazie al gol del 3-2 segnato da Bennet al 99°!
Il Coventry riuscì così incredibilmente a qualificarsi alla finale di Wembley!
Nell'altra semifinale il Tottenham ebbe la meglio senza problemi del Watford battendolo per 4-1.
Gli Spurs arrivavano alla finale da favoriti, il loro cammino in FA CUP era stato ottimo con l'eliminazione di Scunthorpe, Crystal Palace, Newcastle e Wimbledon ed inoltre questa era una squadra che nella sua storia aveva conquistato il Trofeo già sette volte senza aver mai perso una finale.
Il Coventry, invece, non aveva mai vinto la FA CUP, non avendo mai raggiunto la finale nei suoi 104 anni di storia, e nemmeno il Campionato Inglese ed in quella stagione, nella First Division, gli SkyBlues si piazzarono al decimo posto in classifica con 63 punti, mentre gli Spurs arrivarono terzi con 71 punti dietro soltanto ad Everton e Liverpool.
Praticamente il Coventry sembrava non avere nessuna possibilità contro una squadra forte e vincente come il Tottenham Hotspur, ma la magia della FA CUP colpì ancora!!

La finale si giocò a Wembley il 16 maggio 1987, il Coventry, guidato dal manager John Sillett doveva provare l'impresa, la partita sarebbe stata durissima, ma di sicuro la squadra avrebbe dato il massimo per ottenere il massimo.

Le formazioni schierate dai due manager, Sillett per gli SkyBlues e David Pleat per gli Spurs, furono le seguenti:


Coventry City: Ogrizovic; Phillips, Downs, McGrath, Kilcline (Rodger), Peake, Bennett, Gynn, Regis, Houchen, Pickering 




Tottenham Hotspur: Clemence; Hughton (Claesen), Thomas M., Hodge, Gough, Mabbutt, Allen C., Allen P., Waddle, Hoddle, Ardiles (Stevens) 



Gli spettatori presenti a Wembley erano 98.000 e l'arbitro era il Sig. Midgley.
Nella formazione del Coventry non c'erano grandi stelle, mentre il Tottenham schierava grandi giocatori come Hoddle, Waddle, Ardiles e Allen.



La partita fu subito emozionante e dopo soli 2 minuti il grande bomber degli Spurs, Clive Allen, portò in vantaggio la propria squadra, segnando il suo 49° gol stagionale, facendo pensare immediatamente ad una facile vittoria come da previsioni.
Il Coventry però non si arrese e soltanto dopo 7 minuti trovò tra lo stupore generale e l'euforia dei propri tifosi, il gol del pareggio con Bennett.
Per Bennett fu una doppia soddisfazione dato che, sei anni prima, quando militava nel Manchester City, perse una finale di FA CUP proprio contro il Tottenham.


A questo punto la partita era aperta a qualsiasi risultato, ma al 40° minuto furono ancora gli Spurs a portarsi in vantaggio con un gol di Mabbutt.
Nel secondo tempo il Coventry cercò ancora di reagire contro un Tottenham che però era ovviamente deciso a mantenere il vantaggio.
Al 64° però accadde l'incredibile quando Keith Houchen segnò con un grande colpo di testa il gol del 2-2!




                      

Fu un gol che diede entusiasmo alla squadra di Sillett che riuscì a terminare i 90 minuti regolamentari sul punteggio di 2-2 costringendo i favoriti Spurs a giocarsi la finale ai tempi supplementari.
I supplementari furono una grande battaglia, quasi drammatici per la loro intensità e per le emozioni che le due squadre regalarono ai propri tifosi ed a tutti gli appassionati di calcio, fu una finale memorabile che si concluse in modo ancor più drammatico per gli Spurs e per il loro capitano Mabbutt che al 96° minuto fu autore di uno sfortunato autogol che decise il match a favore degli SkyBlues.
Infatti Mabbutt deviò con un ginocchio un cross di Lloyd McGrath anticipando involontariamente l'intervento del proprio portiere Clemence che non ebbe scampo.
Questo autogol regalò una sorprendente, ma comunque meritata vittoria al Coventry che conquistò per la prima volta nella sua storia la FA CUP!




Dopo l'autogol di Mabbutt il Coventry riuscì a resistere ed a mantenere il gol di vantaggio ed al 120° minuto i giocatori ed i tifosi poterono finalmente esplodere la loro gioia!
Fu una grande impresa, una delle più grandi nella storia della FA CUP, che viene ancora ricordata oggi come una delle pagine più memorabili di questa meravigliosa competizione.





George Curtis, Dave Bennett and John Sillett celebrate         Dave Bennett with the F.A. Cup
Sillett and Curtis celebrate with the Cup
Sillett


Tifosi in festa!


brian kilcine
Kilcline


Regis

Ovviamente i festeggiamenti continuarono anche nella città di Coventry, fu una gioia indimenticabile per i tifosi degli SkyBlues!!!!


Celebrations in Coventry the day after winning the 1987 F.A. Cup Final

Celebrations in Coventry the day after winning the 1987 F.A. Cup Final


Celebrations in Coventry the day after winning the 1987 F.A. Cup Final


Ed ecco i giocatori che conquistarono questa meravigliosa FA CUP:


Ogrizovic
Phillips
Downs


McGrath
Kilcline


Peake
Bennett


Gynn
Regis


Houchen

     
             
Pickering
Sillett (Chief Coach)
   
Curts (managing Director)

    


The 1987 Cup-winning Team at Highfield Road before City's 2002 FA Cup 3rd Round match against Spurs on 16th January 2002 - Back Row: Nick Pickering, Trevor Peake, Steve Ogrizovic, Greg Downs, Cyrille Regis, Dave Bennett, Lloyd McGrath, Dave Phillips, Steve Sedgeley, Brian Borrows, Keith Houchen. Front Row: Brian Kilcine, Micky Gynn
La squadra 15 anni dopo