Ho aspettato qualche giorno prima
di scrivere il “report” del mio viaggio a York, Sheffield e Preston perché è
ancora forte la malinconia pensando ai quei meravigliosi giorni passati in una
città favolosa, York, e in altre due città che mi sono piaciute, ma per le
quali i ricordi migliori sono legati alla visita dello stadio Hillsborough,
naturalmente a Sheffield, ed alla partita del Preston North End giocata a
Deepdale, a Preston.
Ho vissuto forti emozioni
soprattutto durante la partita del PNE, ma vi dico subito che mi sono anche
letteralmente ed irrimediabilmente innamorato della città di York, una città
dal sapore medioevale, piena di storia e di fascino irresistibile, grazie alle
sue mura, alle sue vie piene di negozi e di colori.
Cercherò di non dilungarmi troppo
e di non essere troppo malinconico, ma vi assicuro che questa è stata la
vacanza che ricordo con maggiore piacere e che resterà per sempre nel mio
cuore.
Inizio quindi subito con la
“cronaca” di questi favolosi sei giorni passati nella mia cara ed amata
Inghilterra, tra lo Yorkshire e il Lancashire, nelle città, come già detto di
York, Sheffield e Preston.
Io e mia moglie Silvia siamo
partiti da Bergamo mercoledi 15 agosto ed in aereo siamo arrivato a Manchester
da dove avremmo poi dovuto prendere il treno per York.
Durante l’attesa del treno in
stazione abbiamo conosciuto una coppia di genitori italiani che stavano
aspettando il treno per Durham, dove abita loro figlio che si è trasferito in
Inghilterra per motivi di studio.
Il figlio di questa coppia, come
mi ha raccontato il padre, è diventato un grande tifoso del Newcastle
trascinando in questa passione il papà stesso e infatti il sabato successivo
sarebbe andati al St.James Park per il match tra Newcastle e Tottenham.
Parlo al padre del ragazzo della
mia immensa passione per il football britannico, gli racconto che anche io
sabato sarei andato a vedere una partita a Preston e gli parlo anche di Rule
Britannia invitando lui e il figlio ad iscriversi al forum.
Arriva il nostro treno e ci
salutiamo; il viaggio è piacevole e confortante, sono contento, ci stiamo
avvicinando a York e per farlo attraversiamo bellissimi paesaggi, li osservo
attentamente e con entusiasmo dal finestrino mentre ascolto ottima musica,
dagli Enemy agli Arctic Monkeys, l’ideale per entrare nel clima perfetto.
Quando passiamo da Huddersfield
vedo il Galpharm Stadium, nuova casa dell’Huddersfield Town, e quando arriviamo
alla stazione di Leeds vedo in lontananza Elland Road… quanta storia, quanto
football!
Dopo un paio d’ore arriviamo a
York, il clima è il mio ideale… un bel fresco e una pioggerellina mai fastidiosa! Attendiamo in fila ordinata
un taxi tra quelli che arrivano in rapida successione per soddisfare le
esigenze di ognuno.
Il nostro taxista è un tipo poco
dall’aspetto simpatico, ma poco raccomandabile e per questo mi piace subito!!
Barba, capelli lunghi e disordinati e soprattutto un certo rossore in faccia…
si direbbe un simpatizzante di buona birra e sidro inglese!
In taxi parlo con lui di York,
lui mi spiega di essere originario di Belfast… non so come, ma il discorso si
sposta sul football… gli spiego che conosco le squadre di Belfast, lui è tifoso
dei Crusaders, si meraviglia e si entusiasma quando capisce che conosco i
Crusaders così come altre squadre nordirlandesi… gli racconto della mia
passione per il football inglese, gli dico che sabato andrò a Preston e lui mi
dice che invece andrà a vedere lo York City Fc al Bootham Crescent… già Bootham
Crescent, proprio la nostra destinazione e siamo arrivati. La Guest House nella
quale soggiorneremo, infatti, si trova proprio a Bootham a pochi passi dallo
stadio dei Minstermen.
Arriviamo, salutiamo il simpatico
taxista ed andiamo alla Guest House dove ci accolgono Peter e sua moglie che in
questo periodo sostituiscono i proprietari, Julian e sua moglie, attualmente in
vacanza in Spagna.
La camera è piccola, ma
accogliente e dopo un breve riposo ci tuffiamo in città per una prima veloce
visita e per cenare. Capiamo subito di essere in una città meravigliosa!
Subito oltrepassiamo le mura ed
un arco dopo il quale si apre una fantastica via piena di locali e negozi ..
una via che più tardi capiremo essere una delle tante bellissime viette che
caratterizzano il centro città di York.
Ceniamo nel pub The Punch Bowl,
tipico ambiente inglese dove bevo la prima gustosissima birra della vacanza e
dove mangio il primo squisito Fish & Chips!
La serata è stata piacevole e non
vediamo l’ora di gustarci la città il giorno successivo!
La mattina del giovedi, dopo una
sana e gustosa English Breakfast, facciamo due passi verso… Bootham Crescent,
vediamo i giocatori dello York recarsi a piedi allo stadio per gli allenamenti,
bellissimo!! Vediamo subito il cartello “Welcome to Bootham Crescent” che tante
volte avevo visto in foto.
Dopo qualche foto entriamo, lo
shop è purtroppo chiuso, vado in un ufficio e chiedo ad una signora di poter
visitare lo stadio internamente, ma con grande delusione mi viene detto che in
questo momento non è possibile dato che la squadra si sta allenando.
Sono un po’ deluso, ma ritenterò!
Andiamo a piedi in centro York,
attraversiamo le bellissime vie, da Coppergate, a Coney Street, da Stonegate al
mercato di Newgate, e soprattutto nella fantastica via chiamata The Shambles
ricca di negozi davvero particolari dove si può trovare di tutto.
I negozi ed i locali sono
tantissimi e tutti stupendi, la città è fantastica, davanti al mercato di
Newgate ci fermiamo ad ascoltare un gruppo musicale di ragazzi che si esibisce
suonando delle bellissime melodie.
Pranziamo nel pub “The Golden
Lion” e nel pomeriggio continuiamo a percorrere le vie ed a fare i primi
acquisti… un paio di scarpe ed un giubbetto impermeabile Adidas, un paio di CD
e naturalmente alcune riviste sul calcio inglese.
Andiamo poi nella zona del
Castello dove vediamo la famosa Clifford Tower e poi ci dirigiamo verso la
imperiosa Cattedrale.
La giornata trascorre
piacevolmente, ma purtroppo anche velocemente ed arriva la sera.
Il giorno dopo ci svegliamo
presto, dobbiamo prendere il treno delle 9.30 che ci porterà a Sheffield. A
colazione conosciamo Rory, un ragazzo simpaticissimo che aiuta nella conduzione
della Guest House in assenza di Julian, con il quale parlo di calcio; lui è
tifoso del Manchester United e diventa “matto” quando gli dico che sto andando
a Sheffield dove visiterò Hillsborough e che sabato andrò a vedere il PNE.
Si meraviglia del fatto che un
italiano possa essere cosi appassionato al calcio inglese e che possa tifare
per una squadra storica, ma al giorno d’oggi poco conosciuta come il Preston
North End.
Continua a ripetere “brilliant,
brilliant”, è entusiasta e mi fa molte domande, poi mia moglie gli chiede le
previsioni del tempo per la giornata a Sheffield e lui dice che purtroppo è
prevista pioggia….. ed io gli risposndo… Hillsborough senza pioggia non sarebbe
Hillsborough!
Prendiamo il treno e già anche a
York sta piovendo, abbiamo un ombrellino e per fortuna ho portato il
giacchettino impermeabile comprato il giorno prima..
In treno, non è nemmeno un’ora di
viaggio, il tempo passa veloce tra qualche biscottino Walker’s e la solita
musica che accompagna i miei viaggi, musica che mi aiuta a ricordare le
emozioni già vissute e ad immaginare quelle ancora che sono certo vivrò nei
prossimi giorni.
Arriviamo a Sheffield, ha smesso
di piovere, e dopo esserci orientati ci dirigiamo verso il centro, è presto non
c’è molta gente e nella piazza principale ci sono dei lavori perché si sta
allestendo un palco ed uno schermo gigante perché in serata ci sarà una festa
per la campionessa olimpica, oro a
Londra, nativa di Sheffield, Jessica Ennis.
Andiamo alla ricerca di alcune
vie in cui ci eravamo segnati dei negozi che ci interessano, le troviamo con
qualche difficoltà perché non sono tutti nella piazza, ma in strade secondarie
che non sono semplici da trovare. Comunque alla fine trovo il negozio
"Ark” che vende alcune marche di abbigliamento che conosco bene e che mi
piacciono parecchio… ed infatti trovo e compro una polo ed un giubbetto Harrington
della Merc che sono in super offerta!!
Contento dell’affare appena fatto
giriamo la città con più entusiasmo e poi ci fermiamo a mangiare in uno
Starbucks che si trova in una bella piazzetta piena di negozi.
Dopo la classica cioccolata calda
(oggi a Sheffield fa un bel freschino) andiamo in qualche negozio e soprattutto
nella libreria Waterstone’s dove vedo alcuni libri che già conoscevo, ma che
ora avevo la possibilità di sfogliare per essere sicuro che valesse la pena di
acquistarli.
Mi decido a comprare un libro
illustrato sullo Sheffield Wednesday ed un libro che da tempo avevo nel
“basket” di Amazon uk , “Football Postacards”, una bella raccolta di vecchie
immagini riguardanti il vecchio british football.
Arrivano le 14 circa e la voglia
di Hillsborough comincia a salire… andiamo nei pressi della Cattedrale dove c’è
una fermata per prendere il tram, a Sheffield è più comodo utilizzare appunto
il tram piuttosto che i bus o i taxi. Cerchiamo di capire quale tram dobbiamo
prendere e una volta certi saliamo, facciamo i biglietti e ci accertiamo di
quale sia la fermata migliore per andare allo Stadio.
Arriviamo e… inizia a piovere a
dirotto… arriviamo ad Hillsborough, un po’ me lo aspettavo diverso, vediamo una
facciata dello stadio, poi per vedere il resto proseguiamo in strada ed
arriviamo allo shop.
Tra la forte pioggia e dei lavori
in corso è un’impresa e arrivare allo shop è un sollievo… il negozio è molto
grande e c’è di tutto, davvero molto bello!
Compro la nuova maglia, una
spilla ed una sciarpa, ma l’obiettivo vero è quello di vedere lo stadio
dall’interno… non vedo l’ora.. chiedo ad un addetto se è possibile scattare
qualche foto all’interno, ma lui mi risponde di no… ci rimango anche un po’
male perché mi dice che le foto dello stadio le posso trovare anche su
internet… io gli rispondo.. sì, lo so, ma non è la stessa cosa…
Vabbè… non mi arrendo, dal
piazzale davanti allo shop si vede un altro spicchio di stadio e sbirciando da
un angolino attraverso una cancellata intravedo una piccola parte degli spalti
e soprattutto il famosissimo orologio con la scritta Sheffield Wednesday
Hillsborough.
Già questo mi riempie di
felicità. Scatto foto in continuazione sotto la pioggia battente, ma ancora non
mi basta… c’è un cancello aperto, entro, nonostante il divieto… e vedo un paio
di persone in un piccolo ufficio e chiedo di poter entrare per vedere lo
stadio… NO… peccato.. ci tenevo molto, ma forse qui senza un tour organizzato
non è possibile vedere lo stadio… sono deluso.. ci ero riuscito in altri stadi
come al Cardiff City Stadium, al Tynecastle, al Kingsmeadow, ed invece qui a
Hillsborough niente da fare…
Però vado alla ricerca di altri
“spicchi” di stadio… ci incamminiamo di nuovo sotto la pioggia ancora forte,
l’ombrello causa vento e pioggia è ormai quasi distrutto… arriviamo in un altro
piazzale dove c’è un parcheggio, ma da qui non si vede niente… si fa tardi e
piove ancora… ho già chiesto troppo a Silvia, così desisto e ci incamminiamo
per riprendere il tram che ci riporterà in centro.
Sono contento di aver finalmente
visto Hillsborough, un sogno che si è avverato, uno stadio davvero bello e
storico anche se verrà sempre ricordato per la triste famosa tragedia che vide
96 tifosi del Liverpool perdere la vita nel 1989.
Sono soddisfatto e felice, ma
anche un po’ deluso per non aver potuto vedere lo stadio internamente, i suoi
spalti, il suo campo… non ho potuto immaginarmelo pieno di tifosi colorati di
bianco e blu… peccato, ma comunque questa giornata resterà piacevolmente nei
miei ricordi anche per la “piccola” avventura… tram, diluvio, stadio, shop nel
quale ho fatto ottimi acquisti…
Torniamo in centro e giriamo
ancora per la città, facciamo una sosta da Starbucks e visitiamo la Millennium
Gallery, niente di speciale per i miei gusti…
Dentro di me vorrei andare a
cercare gli stadi di Sheffield FC e Hallam (faccio a meno del Bramall Lane), ma
sarebbe davvero troppo chiedere a mia moglie uno sforzo del genere… torniamo
nella piazza principale ora stracolma di persone che sventolano bandiere
britanniche in attesa dell’arrivo della Ennis.
Torniamo in stazione e prendiamo
il treno per York dove, nonostante la stanchezza, andiamo direttamente al pub
The Hole in the Wall a gustarci una bistecca con dell’ottima Guinnes in un
ambiente davvero fantastico.
Torniamo alla Guest House
stanchissimi, domani ci aspetta un’altra bellissima, ma impegnativa giornata a
Preston!!
La mattina seguente mi sveglio …
è finalmente sabato ed in Inghilterra sabato significa football e per me
football significa Preston North End!!!
Indosso la maglia ufficiale e un
giubbettino del PNE comprati on line, la testa è già a Deepdale!!
Io e Silvia andiamo in stazione,
la giornata è bellissima, non piove e non fa nemmeno freddo.. con noi abbiamo
portato una targa che a nome del Fans Club abbiamo fatto preparare per premiare
il nostro miglior giocatore giovane della scorsa stagione; premierò William
Hayhurst, ma sono un po’ preoccupato e temo che allo stadio non se ne farà
nulla… infatti avevo parlato di questa idea dei G.B.S. (il Fans Club Ufficiale
Italiano del PNE) con Gary, membro dello Staff del PNE, che mi aveva dato la sua conferma chiedendomi
però di contattarlo qualche giorno prima del match per organizzare la
premiazione.
Prima di partire gli ho inviato
un paio di mail e l’ho contattato tramite Facebook senza però ottenere alcuna
risposta… ero abbastanza deluso ed ero convinto che non sarei riuscito a
consegnare il premio, nonostante fosse una cosa alla quale ci tenevo
moltissimo… sarebbe stato un gesto innanzitutto per premiare un giovane
giocatore, ma anche per far capire al PNE che i G.B.S. sono un Club serio e che
vuol far sentire la propria vicinanza alla squadra.
Comunque adesso volevo solo
godermi la giornata ed una volta arrivato a Deepdale avrei deciso cosa fare; il
treno è pieno di gente che, immagino, va a Blackpool al mare… io sono contento
e orgoglioso di mostrare la mia maglietta e di far sapere a tutti che sto
andando a Preston! A Preston a vedere il North End!!
Dopo un paio di ore arriviamo
alla stazione di Preston, le emozioni sono già forti… il solo fatto di tornare
lì, dove un anno fa vissi dei fantastici momenti, è già motivo di felicità,
ricordo quei momenti e spero di poterli rivivere ancora più intensamente.. se
possibile!
Ci incamminiamo verso il vicino
centro e, visto che mancano più di tre ore al match, decidiamo di goderci prima
un po’ la città, passeggiando per la via principale piena di negozi e di
persone che la affollano. Entriamo in un paio di negozi e poi, attratti da una
musica, scopriamo che c’è una rassegna folkloristica con alcuni gruppi che
danzano e riempiono di colore la piazza.
Ci soffermiamo per una decina di
minuti ad assistere a questa simpatica manifestazione per viverne l’atmosfera e
per partecipare a questo momento di festa nella città di Preston.
Successivamente prendiamo un taxi
per Deepdale.. nel tragitto ripercorro mentalmente quello stesso tragitto che
avevo percorso un anno fa… penso e mi vengono i brividi.. poi arriviamo, le
sensazioni sono subito forti, forse diverse da quelle vissute lo scorso anno…
per me un anno fa era la prima volta a Deepdale, stavolta invece mi sentivo già
preparato… preparato a quello stupendo spettacolo!!
La vista di Deepdale è
meravigliosa ed in più, rispetto ad un anno fa, su una facciata dello stadio
c’è la bellissima gigantografia del volto del leggendario Sir Tom Finney,
ideata in occasione dei festeggiamenti per il suo 90° compleanno.
Vorrei andare subito alla
reception per chiedere informazioni sulla premiazioni, ma non resisto, voglio
prima tornare a vedere ed ammirare di nuovo la statua di Sir Tom! La statua,
denominata The Splash, raffigura, prendendo spunto da una famosa foto, Sir Tom
che calcia un pallone in mezzo al campo bagnato con l’acqua che schizza… beh,
lo scorso agosto l’acqua non c’era…. Questa volta invece per fortuna c’è e lo
spettacolo è molto migliore e le foto sono certamente più belle!
Ammiro e riguardo in
continuazione lo stadio, le mattonelle della Sir Tom Finney Walk of Fame poste
proprio dietro alla statua, e i tifosi che cominciano ad accorrere.
Vado a ritirare i tickets..
finalmente li abbiamo in mano, finalmente si avvicina il momento tanto
desiderato del pre-match, voglio respirarne l’atmosfera e vivere con entusiasmo
ogni singolo minuto.
Andiamo alla reception dove
veniamo accolti dalla stessa gentile signora con cui parlammo anche lo scorso
anno; le chiedo di parlare con Gary, ma mi risponde che Gary oggi non è al
lavoro perché è stato da pochi giorni operato. Sono dispiaciuto per Gary che
conosco personalmente dato che lo scorso anno ci accolse splendidamente
permettendoci anche di fare un tour dello stadio, ma nello stesso tempo sono
sollevato perché capisco che Gary non aveva risposto ai miei messaggi perché si
trovava in ospedale.
Spiego quindi alla signora
dell’iniziativa del Fans Club di premiare Hayhurst e le mostro la targa; la
signora è sorpresa e ci conduce in un altro ufficio dove spiega ad un ragazzo,
Chris, probabilmente il sostituto di Gary, la nostra richiesta.
Lui si complimenta con noi e ci
dice che la premiazione potrà avvenire durante l’intervallo, prende nota dei
nostri posti allo stadio e ci dice che verrà lui a chiamarci.
Lo ringrazio, sono contentissimo
ed orgoglioso di poter rappresentare i GBS in questo momento importante e
“storico” per il Fans Club, ma anche emozionato… chissà come sarà, chissà se
andrà tutto bene … e Hayhurst? Sarà contento o non gli importerà niente del
nostro premio? Chissà…
Lascio da parte i dubbi e andiamo
allo shop… come potrete facilmente immaginare ci sono tantissime cose che
vorrei comprare… maglie, felpe, sciarpe, foto, programmi…. Prendo un cesto.. mi
accorgo che le cose che ci ho messo dentro sono davvero tante e che la spesa è
davvero alta… rinuncio ad una felpa ed ai pantaloncini della divisa ufficiale
oltre a qualche altro piccolo oggetto, ma non rinuncio comunque ad un’altra
felpa, al dvd relativo alla scorsa stagione, ad una sciarpa, ad un cappellino
da regalare al figlioletto del mio migliore amico, una targa riguardante Sir
Tom, al programma della partita di oggi (un obbligo comprarlo!!) e soprattutto
una fantastica maglia old style creata dalla Puma, lo sponsor tecnico del Pne.
Mangiamo qualcosa di veloce e ci
dirigiamo verso il nostro settore, il Block D, ed entriamo… spettacolo assoluto
e brividi, emozioni e gioia… appena vedo la gigantografia del volto di Sir Tom
sugli spalti della Sir Tom Finney Stand i brividi si fanno ancora più forti…
Scendiamo verso la nostra fila..
Fila 1 posti 107 e 108, praticamente in campo ed attaccati alle poltroncine che
verranno occupate dal manager Westley e dai giocatori di riserva..
Cominciamo a fare foto e a far
conoscenza con tre stewarts ai quali spieghiamo di essere italiani e membri del
Fans Club Italiano Ufficiale del PNE, loro sono sorpresi ed entusiasti.. ci
fanno parecchie domande e cercano di capire i motivi per cui un italiano possa
tifare per il North End!
Incredibilmente arriva anche il Chairman, Peter Ridsdale, che mi saluta e mi stringe la mano… non ho ancora capito se fosse lì per caso o se lo avessero avvisato della mia presenza… ma forse mi sto illudendo!!
Poco dopo i giocatori entrano in
campo per il riscaldamento e mi posiziono vicino al punto del campo in cui si
stanno allenando per fare foto e per poterli vedere da vicino. Purtroppo non
vedo Hayhurst e capisco che non è stato convocato per il match.
Dopo qualche minuto però lo vedo
dietro di me che si dirige verso il tunnell per andare negli spogliatoi… lo
chiamo, lo saluto, gli spiego di essere italiano e gli chiedo di farmi un
autografo sulla pagina del programma nel quale c’è una foto della squadra al
completo. Gli anticipo inoltre che durante l’intervallo gli consegnerò un
premio a nome del Fans Club e lui mi sorride emi ringrazia.
Attendo che i giocatori escano
dal campo, ma solo Simonsen, nuovo portiere di riserva, si ferma per un
autografo.
Torno al mio posto 107 in attesa
dell’inizio del match. Nel frattempo lo stadio si è riempito di tifosi, la Alan
Kelly Stand è stracolma e piena di entusiasmo per questa partita d’esordio in
questo campionato contro il Colchester.
Partono i primi cori, il primo
ruggito di Deepdale e parte la musica che annuncia l’ingresso in campo dei
giocatori, tutto è bellissimo, ho la pelle d’oca nonostante il sole e il gran
caldo che c’è oggi a Preston.
Osservo i giocatori, arriva anche
Westley con il suo staff, la Alan Kelly Stand fa sentire come sempre il suo
incondizionato supporto e la mascotte, la Deepdale Duck, accompagna i giocatori
verso il centrocampo. Prima dell’inizio del match la squadra fa il solito
veloce riscaldamento che secondo me serve ai giocatori anche per caricarsi e si
unisce in cerchio per trovare la giusta concentrazione e la giusta
determinazione.
Lo speaker annuncia le
formazioni, ma purtroppo non parte il Can’t Help Falling in Love che per tanti
anni ha accompagnato l’inizio delle partite dei Lilywhites a Deepdale.
Ci penseranno poco dopo i tifosi
ad intonarlo, insieme a tanti altri cori con i quali cercano di sostenere la
squadra.
Prima dell’inizio del match
Westley si avvicina agli spalti per salutare una persona con le stampelle, che
riconosco… è Gary, lo saluto e sono felicissimo di averlo incontrato di nuovo!
Non riesco però, purtroppo, a
scambiare una battuta con il manager che è già in clima partita e si dirige
velocemente verso la sua panchina.
La partita inizia, lo stadio non
è pieno, ci sono parecchi spazi vuoti e la Bill Shankly Kop è occupata solo da
poche decine di tifosi ospiti. Credo che la poca affluenza sia dovuta al periodo
estivo… e comunque ci pensa la Alan Kelly Stand a farsi sentire!
Il primo tempo vede un PNE molto
intraprendente ed alla ricerca del gol, molto bene sulla fascia vicino alla mia
postazione il giovane talentuoso e velocissimo Jeffrey Monakana dal quale sono
rimasto molto ben impressionato! Non arriva nessun gol e il primo tempo termina
sullo 0-0.
Durante l’intervallo aspetto
Chris che arriva puntualmente… è il momento… l’emozione è alta, ma lo seguo
deciso e quando vedo arrivare anche Will lo saluto, lui mi riconosce e sorride.
Siamo in campo e consegno la
targa ad Hayhurst, mentre lo speaker annuncia la premiazione leggendo anche
quanto riportato sulla targa e nominando il nome del Fans Club chiamandolo
Ghigli Bianchi Supporters anziché Gigli Bianchi Supporters… ma questo, avevo
già notato in altre situazioni, fa parte della pronuncia inglese… è un momento
fantastico, Hayhurst è felice, mi stringe la mano e mi ringrazia, il pubblico
applaude e mia moglie Silvia ed un fotografo professionista scattano alcune
foto… spero che le inseriscano magari nel prossimo programma, sarebbe
fantastico e motivo di orgoglio!
Gli stewarts si complimentano con
me e capiscono quanto sia vera e bella la mia passione per questo Club.
Dopo questo fantastico momento
inizia il secondo tempo, assisto il match e spero nella vittoria, spero di
poter rivivere l’emozione che si può provare soltanto in occasione di un gol
segnato dalla propria squadra… emozione che purtroppo non posso rivivere dato
che la partita termina con il risultato di 0-0.
La squadra però ha giocato bene
ed ha cercato il gol con insistenza. Monakana ha giocato un grande match, Laird
viene nominato Man of the Match, mentre Capitano Mousinho, purtroppo, è
costretto ad uscire dal campo per un infortunio.
Mi ha incuriosito molto vedere i
“movimenti” sulla panchina del PNE con Westley ed i suoi assistenti che si
consultavano, davano indicazioni ai giocatori, si lamentavano con il quarto
uomo per un paio di episodi molto dubbi nei quali richiedevano il calcio di
rigore.
Molto curioso il momento della
sostituzione di King dato che Westley aveva fatto riscaldare e preparare prima
Sodje, poi Cummins che, quando era ormai già pronto ad entrare in campo, ha
dovuto rivestirsi e sedersi di nuovo in panchina dato che alla fine la scelta è
ricaduta su Procter…
Mi è piaciuto molto anche
ascoltare e partecipare ai cori della tifoseria ed anche stare in prima fila…
ok, la visuale non è la migliore per godersi una partita e per vederla
attentamente, ma a me piace molto vedere i giocatori da vicino, sentirli
parlare, sentire il suono magico di un pallone calciato… da qui posso sentirmi
quasi in campo e mi sembra di respirare meglio l’atmosfera, mi sembra di essere
più vicino alla squadra..
Al termine del match il pubblico
applaude la squadra per l’impegno e per la buona prestazione, mi unisco
naturalmente a questo applauso, ma sono già un po’ triste pensando che la
partita è finita e che la mia giornata a Preston terminerà velocemente…
I giocatori comunque restano in
campo per un riscaldamento post-match e io resto lì ad osservarli e poi mi
posiziono vicino al tunnel nella speranza di ottenere qualche autografo e
qualche foto.
Nel frattempo mi si avvicina
Hayhurst che mi vuole ancora ringraziare e salutare! Questa per me è una grande
soddisfazione, lo ringrazio a mia volta ed una sua domanda gli dico che spero
di tornare il prima possibile e che mi auguro di poterlo vedere giocare la
prossima volta.
Alcuni giocatori cominciano ad
uscire dal campo, tra i primi c’è John Mousinho, lo chiamo, lui si ferma a
farmi un autografo ed è anche disponibile per una foto, grande Capitano!!
Spiego velocemente anche a lui dell’esistenza dei G.B.S. e mi sembra
sinceramente sorpreso e contento.
Riesco ad avere gli autografi
anche da Beardsley, Buchanan, Amoo, Monakana, Laird, Keane… sono davvero
contento, mi sento un po’ un bambino, ma, come mi aveva detto poco prima uno
stewart, per le passioni non c’è età… non bisogna vergognarsi se alla mia età
ho questa bella passione, se mi emoziono ancora per queste piccole cose, per un
autografo, una foto…
Ormai i giocatori sono usciti…
restiamo solo io, Silvia ed un paio di ragazzini nello stadio… gli ultimi ad
uscire, troppo bello, vorrei restarci ancora, ma non si può e allora sono
costretto ad uscire, saluto ancora una volta Deepdale, saluto Sir Tom, Alan
Kelly e Bill Shankly… osservo ancora lo stadio , il campo, ripenso a questa
meravigliosa esperienza e poi vado..
E’ stato magnifico, un’esperienza
indimenticabile, forse irripetibile…
All’uscita è incredibile, ma
incontro ancora Hayhurts che si sta recando verso il parcheggio, ci salutiamo
ancora nella speranza di potersi incontrare ancora presto!
Vorrei tanto andare al Sumner
Pub, luogo di ritrovo per i tifosi Whites, chiedo informazioni, ci incamminiamo,
ma poi ci rendiamo conto che il tempo a disposizione è davvero poco dovendo
tornare in stazione a piedi visto che di taxi non se ne vedono…
A malincuore e con delusione
rinuncio… peccato, avrei bevuto volentieri una birra in compagnia dei tifosi
del PNE, avrei davvero voluto vedere come vivono il post match, avrei voluto
vedere la loro “tana”… mi prometto che lo farò sicuramente la prossima volta…
mi organizzerò meglio e cercherò di andarci prima del match.
Ci incamminiamo così verso la
stazione ed arriviamo con un po’ di anticipo, giusto il tempo di mangiare un
panino e di bere una birra…. Il barista vedendo la mia maglia del PNE mi chiede
se sono stato alla partita, gli rispondo affermativamente e gli spiego di
essere italiano, lui mi dice che segue il calcio italiano (io che sono italiano
no…) e che simpatizza per la Fiorentina e per l’Udinese essendo un ammiratore
di Di Natale… come è strano il mondo… noi impazziamo per il calcio inglese ed
andiamo fino a Preston per vedere il North End.. lui che abita a Preston
simpatizza per delle squadre italiane… incredibile davvero!
Prendiamo il treno che ci riporta
a York. Durante il viaggio, accompagnato dalla musica e riguardando le foto
scattate a Deepdale, sale già la malinconia e soprattutto la voglia di tornarci…
chissà quando potrò. Chissà quando riuscirò ad organizzare un nuovo viaggio a
Preston… chissà…
Riguardo le foto e ascolto la
musica… ancora e ancora… e ripenso, riavvolgo mentalmente tutte le immagini che
ricordo di questa giornata che resterà impressa nel mio cuore.. quanti momenti
fantastici… il prematch, gli stewarts simpatici e disponibili, le foto, i
giocatori, Ridsdale, Westley e Gary…. I tifosi, i cori, la Alan Kelly gremita,
le emozioni e la passione… il Preston North End FC… e Deepdale.. meraviglioso…
la premiazione, Will Hayhurst, lo speaker, il pubblico che applaude, la
partita, i gol mancati, le emozioni, le corse sulla fascia di Monakana, le foto
e gli autografi, Mousinho, il Capitano… e ancora Hayhurst… le emozioni, la
passione, il Preston North End FC e Deepdale… i brividi che ancora percorrono
il mio corpo, la pelle d’oca, i ricordi, le foto, la musica… arriviamo a York…
In camera ripenso ancora alla
bellissima giornata ed alla partita e poi accendo la TV e guardo, classico,
Match of the Day e The Football League
Show, nonostante la stanchezza… e allora apprendo i risultati delle altre
partite, guardo i gol… questo è il football… finalmente è tornato. Questa è
l’Inghilterra e qui c’è il football, quello vero, il football, quello che ti fa
emozionare, gioire e piangere, il football, quello che ti fa andare fino a
Preston… solo una forte e sincera passione può farti andare a Preston per
vedere una partita di calcio, anzi di football, il football vero, quello che
nel 1888 vide trionfare nel primo campionato della storia proprio il
Leggendario Preston North End, i Lilywhites, i primi a vincere!
La mattina seguente a colazione,
con la solita English Breakfast, racconto a Rory della giornata passata a
Preston, anche lui è entusiasta, brilliant dice… ovviamente!! Che grande
personaggio che è Rory!
La domenica decidiamo di goderci
in pieno la meravigliosa York, la vogliamo vedere tutta , la vogliamo vivere!!
Come prima cosa compro due giornali… The non league Paper e The Football League
Paper… giusto per cominciare la giornata con un po’ di sano football!
Visitiamo la Cattedrale e poi
passeggiamo per York, facciamo foto, entriamo in vari negozi, attraversiamo le
vie bellissime, vediamo la Mansion House, e camminiamo su un breve tratto delle
mura medioevali che ancora circondano York.
Poi torniamo in centro città ed
al mercato di Newgate non credo ai miei occhi quando vedo una meravigliosa
bancarella che vende degli “omini” fatti a mano in legno rappresentanti
tantissime squadre inglesi e britanniche… favolosi!!!! Mi perdo subito a
guardarle tutte, una per una, cerco ovviamente l’omino che indossa la divisa
del PNE, ma anche quelli di altre squadre come Arsenal, Sheffield Wednesday,
York City, AFC Wimbledon, Everton, Newcastle, Rangers, Hearts… tutti con i
nuovi kit della stagione 2012/13… sono entusiasta e vorrei comprarli tutti… mi
complimento subito con il signore che li ha realizzati e che li vende, parlo
con lui ed alla fine compro quelli relativi a PNE e Arsenal… ma davvero a malincuore rinuncio ad altri che
mi sarebbe piaciuto tantissimo avere… ma devo valutare non solo i costi, ma
anche il peso delle valigie… questo sarà un bel problema!!
Pranziamo in un bellissimo Pub
l’Old White Swan che ha anche un cortile all’aperto con i tavolini per mangiare
e bere, ma che sono tutti occupati e quindi entriamo… per il solito
fish&chips + birra, un’accoppiata vincente!
Nel pomeriggio giriamo ancora per
York, per vie favolose, una su tutte, Shambles, che bello.. resto veramente
impressionato dalla bellezza della città e delle sue vie!!
Andiamo nella zona del Castello,
rivediamo la Clifford Tower e passiamo una giornata fantastica!
La sera usciamo per cena ed al
nostro ritorno in camera trovo comunque ancora il tempo di accendere la TV e
guardare parte del V Festival alla ricerca di nuovi gruppi musicali britannici
da aggiungere alla mia collezione… e mi segno il nome di un gruppo davvero
ottimo che ancora non conoscevo, gli Snow Patrol, che hanno cantato Chasing
Cars, una canzone bellissima che quando riascolterò in futuro mi riporterà con
il pensiero a questa fantastica vacanza.
Lunedì mattina a colazione Rory
ci invita per la serata da lui per vedere in TV il Monday Night che si giocherò
alle 20.00 tra Everton e Manchester United! Accetto volentieri e con entusiasmo,
non vedo l’ora di poter assistere ad una partita di Premier League in compagnia
di un vero tifoso inglese!!
Organizziamo la giornata in modo
da cenare presto e poter essere liberi in tempo per andare da Rory.
Ci rechiamo ancora verso il
centro di York e facciamo qualche foto nella via denominata Whip ma Whop ma
Gate , famosa per essere la via più piccola di York, ma con anche il nome più
lungo!
Mi volto un attimo e vedo entrare
in un negozio…. Il taxista del primo giorno a York!! Lo aspetto e quando lo
vedo uscire mi avvicino a lui chiedendogli se si ricorda di me… sì, certo, si
ricorda, il tifoso italiano del PNE, quello che conosce anche le squadre
dell’Irlanda del Nord!!
Parliamo di York e di football,
lui sabato è andato a Bootham Crescent a vedere lo York City perdere 1-3, e poi
ci presentiamo, lui si chiama Jerry, un grande personaggio davvero e sono
contento di averlo incontrato di nuovo!! Facciamo un paio di foto insieme e ci
salutiamo!
Durante la mattinata facciamo
qualche acquisto in un negozio che si chiama Old Guys Rule e che vende
magliette simpaticissime raffiguranti alcuni simboli della Gran Bretagna come
la Mini o una Vespa con a bordo un Mod … e poi da HMV dove ovviamente trovo e compro
un cd degli Snow Patrol, e dove sento
una canzone che già conoscevo vagamente, ma che mi rimane impressa… è Bye Bye
Baby dei Bay City Rollers, come mi spiega un commesso, gruppo anni 70.
Sarà questa canzone insieme a
Chasing Cars a comporre la colonna sonora di questa vacanza!
A pranzo mangiamo qualcosa di
veloce e poi decidiamo di attraversare la città facendolo dalle famose mura! E’
fantastico, il panorama lascia senza parole, e ci godiamo con tranquillità la
lunga ma piacevole passeggiata che concludiamo andando in un parco davvero
accogliente e ideale pe trovare un po’ di riposo in piena serenità.
E’ tutto meraviglioso, mi sto
innamorando sempre di più a York, una città straordinaria!
Ceniamo ancora al Pub The Old
White Swan, questa volta all’aperto, l’ambiente è fantastico ed anche qui
possiamo rilassarci mangiando e bevendo in tranquillità. Questo è senza dubbio
il miglior pub in cui io sia mai stato, me ne sono innamorato!!
Alle 19 arriviamo alla Guest House… Rory non c’è e c’è un cartello
con il quale avvisa che è dovuto uscire… spero torni in tempo per la partita,
ma alle 19.45 non è ancora arrivato… però poco dopo arriva Peter, il signore
che ci aveva accolti al nostro arrivo, che ci fa entrare nell’appartamento di
Rory (che si trova all’interno della Guest House.. sicuramente è una
sistemazione provvisoria, non è casa sua, la usa soltanto per gestire con
comodità la Guest House e credo che solitamente sia l’appartamento che usano i
proprietari).
Di Rory nessuna traccia… però
cominciamo a vedere il match con Peter che mi offre una birra e con il quale
parlo un po’ di football e di Manchester United squadra della quale anche lui,
come Rory, è tifoso.
La partita è da subito
spettacolare e molto vivace, dopo circa 20 minuti arriva Rory in compagnia di
un suo amico, ovviamente un Red Devil, e si mette “comodo” a guardare il match….
Sdraiato sul pavimento! Senza tante spiegazioni circa il suo ritardo (né con
me, né con Peter) comincia a parlare simpaticamente, l’atmosfera è rilassata e
si segue la partita senza tensioni, ma con serenità ed allegria.
Durante l’intervallo Rory prepara
tè e caffè per tutti e spiega a Peter ed al suo amico della mia grande passione
per il calcio britannico e del fatto che sono andato a Sheffield ed a Preston;
inizio a spiegare come è nata la mia passione, parlo degli stadi che ho
visitato, della mia esperienza a Deepdale, mostro qualche foto e dico che il
giorno dopo avrei ritentato di visitare il Bootham Crescent.
Scrivo su un foglio gli indirizzi
internet del nostro forum Rule Britannia e del mio blog dedicato al PNE, loro
sono assolutamente entusiasti e parlando di calcio inglese capiscono che me ne
intendo per davvero… parliamo anche di non-league (chiedo cosa ne pensano dello
United of Manchester e dicono che secondo loro è stata una buona idea quella di
fondare questo Club), gli chiedo come mai non tifano la squadra della loro
città, lo York City, ma hanno un po’ deviato… sono tifosi del Man U, non
servono troppe spiegazioni, le passioni e il tifo non si sceglie… sono loro che
ti catturano!
Parliamo anche di alcuni film e
libri come Fever Pitch e The Damned United…. Insomma… credo abbiano capito
quanto sia grande la mia passione!! A volte sapevo anche qualcosa in più di
loro… ho l’impressione che loro seguano la loro squadra, la Premier in
generale, ma che della Football League e della non-league sappiano poco.. non
sapevano nemmeno in quale serie militasse il PNE! Forse loro lo vivono
diversamente il tifo e la passione, per loro il calcio inglese è la normalità e
a differenza di noi non vanno a cercare emozioni in campionati “minori”, non
vanno alla ricerca di storie, di nuove squadre da scoprire ecc.. forse è
normale così, anch’io quando da ragazzo tifavo per una squadra italiana la
seguivo con passione, ma delle altre squadre e dei campionati minori mi
interessavo relativamente…
Comunque inizia il secondo tempo,
l’Everton gioca bene, non oso dirlo, dato che mi trovo in una tana di fans
dello United, ma io simpatizzo per i Toffees e dentro di me spero fortemente
che vincano il match!!!
Quando entra in campo Van Persie,
da pochi giorni passato dall’Arsenal al Man U, loro sono entusiasti, mentre a
me fa una certa “impressione” vederlo con quella maglia dopo averlo visto per
tanti anni giocare con quella dei Gunners…
Loro seguono comunque la partita
sempre in pieno relax e quando Fellaini segna per l’Everton non fanno una piega….
Continuano a chiacchierare quasi come se non fosse successo niente, mentre io
esulto dentro me stesso… anche se un po’ mi dispiace per loro.
La partita termina con la
vittoria dei Toffees, loro la prendono con classe dicendo… mancano ancora 37
partite… ci salutiamo, li ringrazio per la fantastica serata, parlo ancora un po’
con Rory, un personaggio davvero incredibile!! Mi dice che è un peccato che io
non abbia potuto conoscere Julian, anche lui grande appassionato di calcio e
tifoso Spurs ed avrebbe sicuramente apprezzato la mia passione.
La mattina seguente è quella dell’ultimo
giorno a York… tanta malinconia, tanta tristezza nella consapevolezza di dover
lasciare una città meravigliosa nella quale lascerò parte del mio cuore e per
la quale conserverò tantissimi fantastici ricordi…
Facciamo ancora un giro per la
città, compriamo una valigia perché ci siamo resi conto che con quello che
abbiamo acquistato non riusciremmo a rispettare le regole sui pesi delle
valigie della Ryan Air… Passeggiamo sulle note di un gruppo che sta suonando in
piazza, ripercorriamo per l’ultima volta quelle vie che tanto ci sono piaciute…
Stonegate, Coppergate, Coney Street, Newgate, The Shambles, The Little Shambles…
che bello… vorrei restare ancora lì, ma non si può…
Torniamo alla Guest House dove
troviamo ancora Rory, sistemiamo le valigie ed andiamo al Bootham Crescent, me
lo ero promesso, non posso lasciare York senza aver visto per bene lo stadio
della squadra locale!! Lo York tra l’altro in questa stagione è tornato a
giocare in Football League dopo aver vinto nella scorsa stagione i Play Off di
Conference in Finale contro il Luton Town, oltre ad aver vinto il FA Trophy a
Wembley contro il Newport County.
Ci dirigiamo verso lo stadio,
entriamo nel piazzale dopo esserti stati accolti dal cartello “Welcome to
Bootham Crescent”, entriamo nello shop che questa volta è aperto e comincio a
guardare i tanti articoli che vorrei comprare, ma questa volta devo veramente
rinunciare per motivi di portafoglio e di valigia… non posso proprio comprare
la maglia o un giubbetto… nemmeno la sciarpa, pesa troppo… mi accontento così,
con rammarico, di una spilla e di un libretto che contiene le foto delle
partite contro Newport e Luton e dei festeggiamenti conseguenti. E’ bello
vedere come nel negozio entrino delle coppie, presumibilmente di nonni, che
comprano dei regalini per i nipoti… lo shop della squadra è proprio considerato
come un negozio di abbigliamento “normale”, in Inghilterra vestire i colori
della propria squadra è una cosa normale, ho visto molte persone in giro per
York che indossavano le maglie della Nazionale Inglese, ma anche di varie
squadre come Newcastle, Sunderland, Hull, Chelsea, Arsenal, Manchester Utd… e
ovviamente York!
Dopo aver pagato chiedo al
commesso se c’è la possibilità di fare qualche foto all’interno dello stadio,
lui mi risponde che non è autorizzato, ma che posso chiedere all’ufficio che si
trova sempre su quel piazzale.
Dopo aver fatto qualche foto ed
aver visto alcuni giocatori, entro nell’ufficio e chiedo, trovo ancora la
signora dell’altro giorno che mi riconosce e questa vota, dopo aver consultato
un’altra persona, mi da il permesso! Ci indica dove andare e lì, all’ingresso
dello stadio, ci sono due persone che ci accolgono, spiego loro della mia
simpatia per i Minstermen e dico loro di aver visto tramite internet la partita
contro il Luton… loro sono sorpresi, ma più che entusiasti mi sembrano … non so
come dire… insomma, secondo me si chiedono cosa ci faccia un italiano lì, a
fare foto al piccolo Bootham Crescent… a fare foto e ad esaltarsi nel vedere il
campo e le tribune… lo so, questa passione può sembrare strana a volte, ma è
bellissima!!!
Dopo aver scattato parecchie foto
posso andarmene con soddisfazione, ringrazio tutti, sono davvero contento di
aver visto questo stadio anche perché so che c’è il progetto già concreto di
sostituirlo con uno stadio nuovo e più moderno e quindi per me, forse, questa
era l’ultima occasione di poterlo vedere.
Me ne vado contento e
soddisfatto, ma stavolta è proprio ora di andare… alle 13 arriva un taxi a
prelevarci ed a portarci in stazione… quanta malinconia… come ho già detto in
altri miei racconti, la stazione dei treni è spesso un luogo di malinconia, un
luogo dal quale si parte, dove si lasciano bellissimi ricordi…
Io ricordo e mi porto dentro
tanti fantastici momenti… la Guest
House, Rory, lo York City, le fantastiche vie di York, i suoi artisti di
strada, i suoi negozi, le mura, il castello, la gente, le bancarelle, quei
fantastici omini in legno, i Pub, le birre, i fish&chips, il parco, il
fiume, i ponti, Jerry il taxista, le canzoni, i viaggi a Sheffield ed a Preston…
Spero di tornarci, York è meravigliosa,
per certi aspetti la preferisco addirittura a Londra…
Il viaggio in treno verso l’aeroporto
di Manchester è abbastanza triste, con la stanchezza, il treno affollato, ma
comunque piacevole nei ricordi.
In aeroporto incontriamo
nuovamente la coppia che era avevamo incontrato in stazione a Manchester all’andata,
si sono trovati benissimo a Durham e mi regalano il biglietto della partita del
Newcastle alla quale hanno assistito.
Per il resto non c’è molto da
dire… aspettiamo l’aereo e mi rassegno al fatto di dover tornare a casa, ai 38
gradi, al caldo, alla solita routine, al lavoro… ma questa è la vita..
naturalmente non si può vivere eternamente in vacanza.. e con la testa sono già
al prossimo viaggio in Gran Bretagna, alle prossime emozioni, e da un certo
punto di vista sono contento di tornare al mio “Corner” per sistemare i miei
acquisti, le nuove maglie, i nuovi “gadgets”, libri e riviste…
Si torna alla solita vita nella
quale, comunque, non mancherà di certo il football britannico, tornerò a
seguire come sempre con tutta la passione che ho dentro il Pne e le altre
squadre, “rivedrò” i miei cari amici di
Rule Britannia, contento almeno di poter raccontare questa fantastica
esperienza!!
Come al solito alcuni
ringraziamenti sono doverosi… ricorderò per sempre la fantastica ospitalità di
Rory e il suo “Brilliant”, la sua simpatia e il suo essere un “personaggio”
così tipicamente inglese, ricorderò la simpatia e la “genuinità” di Jerry, una
persona dall’aspetto magari poco raccomandabile, ma una persona con un gran
cuore, ricorderò la gentilezza degli addetti allo stadio dello York, forse un po’
meno a quella degli addetti di Hillsborough, e soprattutto alla gente di
Deepdale, a Chris ed alla signora che ci ha accolto, a Will Hayhurst e a tutti
i giocatori che si sono prestati per un autografo ed una foto, agli stewarts
tanto simpatici, ai tifosi che hanno accompagnato la mia giornata con i loro
cori ed il loro entusiasmo ed amore per la squadra…. Ricorderò anche quegli
artisti di strada che con la loro musica e la loro bravura hanno a volte reso
ancora più serene le nostre giornate, ricorderò anche il simpatico e gentile
signore della bancarella degli “omini” del football… i camerieri dei pub…
insomma ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a rendere fantastica
questa vacanza…
Ma la persona che in assoluto ha
reso tutto ancora più fantastico e semplice, che mi ha sopportato e supportato,
che mi ha aiutato in ogni momento, che ha condiviso con me ogni secondo, che si
è fatta in quattro per farmi tantissime foto, che mi ha accontentato in tutto…
senza di lei non sarebbe stato tutto così perfetto….
Grazie Silvia!