sabato 13 luglio 2013

Il Battaglione di McCrae

Grande rispetto per questi uomini d'onore, grande rispetto per questi calciatori, grande rispetto per questi patrioti, grande rispetto per un Popolo intero.

Ecco il racconto capolavoro di Sir Simon:




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Un vento carico di pioggia spazza i campi della Somme, la madre di tutte le battaglie. Muove onde lunghe nel grano, anela al ricordo. Il primo luglio del 1916, più di cinquantamila soldati dell’esercito di Sua Maestà britannica Giorgio V, mosse un’offensiva allo scopo di alleggerire l'enorme e insostenibile pressione tedesca a Verdun. Una colossale quantità di uomini che avanzarono lentamente nella terra di nessuno, fra Lassigny e Hébuterne, a passo di marcia, prestandosi a essere un facile bersaglio per il nemico barricato negli “stollen”. Saranno le loro ultime ombre sulla terra. Tracce di fantasmi inconsapevoli. Quando scese il silenzio e tacquero i cannoni, quel vento diffuse nei villaggi una polifonia lugubre di gemiti e richieste d’aiuto, odore dolciastro di sangue, vomito, zolfo, merda, carne bruciata. Quel vento diceva che lì, si era consumato uno dei più grandi macelli della storia. Oggi il panorama non porta più alcun segno degli scontri che lo sconvolsero quasi cento anni fa. I boschi distrutti dai bombardamenti, sono nuovamente rigogliosi e le linee delle trincee sono coperte da un lussureggiante manto erboso. Ci sono ancora i contadini, le vacche, i cavalli, il letame. In una cappella in mattoni rossi, resta un Cristo con le gambe bruciate dal fuoco della battaglia. Fuori vive una campagna immensa, ippocastani in fiore, gazze ferme controvento come aquiloni. Increspature lunghe, verde smeraldo, la topografia del massacro che si dispiega con evidenza perfetta. Ti pare di risentire gli spari, le esplosioni, gli ordini urlati con concitazione. Nelle orecchie, anzi nello stomaco, quel suono. Eroico, struggente, melodioso. Il suono della cornamusa scozzese che muove qualcosa dentro di profondo e nascosto, e fa emergere sensazioni ataviche, ancestrali. La sua forza sta proprio qui. "Ladies from Hell", le signore dall'inferno; così le truppe tedesche chiamavano gli scozzesi, nel fango della Somme, per l'aspetto stravagante dei soldati britannici in kilt. Certo, una volta per i massacri si sceglievano sempre bei posti..


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La Gran Bretagna intera, era chiamata alle armi in massa, al fianco dei pochi militari professionisti sopravvissuti ai primi due anni della Grande Guerra. Occorrevano forze nuove, fresche. Nel novembre del 1914 gli Heart of Midlothian erano in cima alla Prima Divisione scozzese. Avevano cominciato la stagione con otto vittorie consecutive. Una delle più grandi squadre di sempre che ha indossato la maglia “maroon”, e probabilmente destinata a un futuro radioso. Tuttavia questo club fece un passo avanti per una causa molto più grande. Undici giocatori degli Hearts divennero i primi calciatori professionisti nel paese arruolatesi in un nuovo battaglione guidato dal carismatico e molto amato uomo politico e d'affari di Edimburgo, Sir George McCrae. Nell'agosto il calcio era diventato il bersaglio di una campagna al veleno non completamente infondata. I calciatori, dicevano i critici, erano degli imboscati e dei codardi, pronti a nascondersi a casa, mentre gli uomini migliori rischiavano la vita al fronte. I campionati erano ormai sul punto di essere fermati dal governo, fino a quando la loro reputazione è stata salvata dai ragazzi di Edimburgo. Il “Sensation Football” catturò naturalmente l’attenzione e l'immaginazione del paese: Il Battaglione di McCrae (il 16 ° Royal Scots) sarà un esempio. Il gesto del gruppo di Tynecastle, fu seguito subito da circa cinquecento dei loro tifosi e anche da centocinquanta sostenitori dell’ Hibernian. L’appello si sparse e fu accolto. Migliaia e migliaia di giovani entusiasti si presentarono ai centri di raccolta formando lunghissime code. Il generale Henry Rawlinson promise: chi proviene da una stessa città, da uno stesso quartiere, addirittura da una stessa categoria professionale sarà inquadrato nello stesso reparto per l’intera durata del conflitto. Nacquero così i “Battaglioni di amici” (Pals Battalions). Essi raggruppavano i giovani dei quartieri più poveri, gli studenti delle scuole pubbliche, gli sportivi (compreso un campione nazionale di boxe), i commercianti, gli addetti ai trasporti, gli impiegati pubblici, persino gli artisti. Ci si arruolava per sfuggire alla povertà e alle miserie della vita quotidiana; ci si arruolava per aiutare “ il coraggioso, piccolo Belgio”; ci si arruolava per spirito di emulazione o per desiderio di autoaffermazione; ci si arruolava per puro patriottismo. Tanto – si pensava- la guerra finirà a Natale... nel giugno 1915 i cuori di Midlothian sono a Ripon. Nel mese di settembre si trasferirono a Salisbury Plain, dove divennero parte della 54°esima divisione, e nel gennaio del 1916 sbarcarono a Le Havre. Il 27 gennaio presso la linea del fronte, sostennero uno dei bombardamenti più pesanti mai visti in quel settore perdendo otto uomini e subendo venti feriti.


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McCrae, i suoi baffi seriosi, e il suo Tam o'shanter, attraversarono la Francia nella primavera del 1916, e quel fatidico primo luglio, lui e i suoi, presero parte all'apertura della battaglia: il cosiddetto Big Push. Il reggimento era stato selezionato per assalire la parte più pericolosa delle posizioni nemiche. Di fronte a loro si stendevano una serie terribile di reti di filo spinato e trincee, zeppe di mitragliatrici. Avanzarono col fucile ad armacollo, in file lievemente distanziate, a passo normale. A dispetto delle avversità, e con indomito coraggio, penetrarono più di qualunque altra unità militare nelle linee difensive tedesche in quella spaventosa mattina. Ma il sacrificio fu immenso e impietoso. Le postazioni tedesche li falciarono a migliaia. Sembra che nemmeno i galli quel giorno cantarono l'alba. Tre quarti del battaglione di Sir George McCrae perse la vita. Un’autentica carneficina. Tra i morti sette membri della squadra di calcio. Fra di loro Harry Wattie, con buona probabilità il miglior centravanti di Scozia. Non è mai stata trovata traccia dei suoi resti. Tom Gracie invece morì a causa delle ferite riportate nell'ottobre di quell'anno. Pat Crossan subì un martirio di prigionia e non riuscì a recuperare del tutto la sua salute prima della morte avvenuta nel 1933. E poi Duncan Currie, John Allan, James Boyd, Ernest Ellis, e James Speedie. Qualcuno disse che a un certo punto le nubi si aprirono per rivelare un rettangolo di cielo blu. E da qualche parte, in alto, due nitide scie di vapore bianco formarono una perfetta croce di Sant'Andrea..


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Ci sono due monumenti ai caduti per celebrare quel momento. Il memoriale in pietra a Contalmaison, eretto da artigiani scozzesi nel 2004, e l'Heart of Midlothian War Memorial nella zona di Haymarket, a Edimburgo donato alla città dal club nel 1922.

“Do not ask where Hearts are playing and then look at me askance. If it's football that you're wanting, you must come with us to France!”


Sir George McCrae




Racconto di Sir Simon

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