Grande rispetto per questi uomini d'onore, grande rispetto
per questi calciatori, grande rispetto per questi patrioti, grande rispetto per
un Popolo intero.
Ecco il racconto capolavoro di Sir Simon:
Un vento carico di pioggia spazza i campi della Somme, la
madre di tutte le battaglie. Muove onde lunghe nel grano, anela al ricordo. Il
primo luglio del 1916, più di cinquantamila soldati dell’esercito di Sua Maestà
britannica Giorgio V, mosse un’offensiva allo scopo di alleggerire l'enorme e
insostenibile pressione tedesca a Verdun. Una colossale quantità di uomini che
avanzarono lentamente nella terra di nessuno, fra Lassigny e Hébuterne, a passo
di marcia, prestandosi a essere un facile bersaglio per il nemico barricato
negli “stollen”. Saranno le loro ultime ombre sulla terra. Tracce di fantasmi
inconsapevoli. Quando scese il silenzio e tacquero i cannoni, quel vento
diffuse nei villaggi una polifonia lugubre di gemiti e richieste d’aiuto, odore
dolciastro di sangue, vomito, zolfo, merda, carne bruciata. Quel vento diceva
che lì, si era consumato uno dei più grandi macelli della storia. Oggi il
panorama non porta più alcun segno degli scontri che lo sconvolsero quasi cento
anni fa. I boschi distrutti dai bombardamenti, sono nuovamente rigogliosi e le
linee delle trincee sono coperte da un lussureggiante manto erboso. Ci sono
ancora i contadini, le vacche, i cavalli, il letame. In una cappella in mattoni
rossi, resta un Cristo con le gambe bruciate dal fuoco della battaglia. Fuori
vive una campagna immensa, ippocastani in fiore, gazze ferme controvento come
aquiloni. Increspature lunghe, verde smeraldo, la topografia del massacro che
si dispiega con evidenza perfetta. Ti pare di risentire gli spari, le esplosioni,
gli ordini urlati con concitazione. Nelle orecchie, anzi nello stomaco, quel
suono. Eroico, struggente, melodioso. Il suono della cornamusa scozzese che
muove qualcosa dentro di profondo e nascosto, e fa emergere sensazioni
ataviche, ancestrali. La sua forza sta proprio qui. "Ladies from
Hell", le signore dall'inferno; così le truppe tedesche chiamavano gli
scozzesi, nel fango della Somme, per l'aspetto stravagante dei soldati
britannici in kilt. Certo, una volta per i massacri si sceglievano sempre bei
posti..
La Gran Bretagna intera, era chiamata alle armi in massa, al
fianco dei pochi militari professionisti sopravvissuti ai primi due anni della
Grande Guerra. Occorrevano forze nuove, fresche. Nel novembre del 1914 gli
Heart of Midlothian erano in cima alla Prima Divisione scozzese. Avevano
cominciato la stagione con otto vittorie consecutive. Una delle più grandi
squadre di sempre che ha indossato la maglia “maroon”, e probabilmente
destinata a un futuro radioso. Tuttavia questo club fece un passo avanti per una
causa molto più grande. Undici giocatori degli Hearts divennero i primi
calciatori professionisti nel paese arruolatesi in un nuovo battaglione guidato
dal carismatico e molto amato uomo politico e d'affari di Edimburgo, Sir George
McCrae. Nell'agosto il calcio era diventato il bersaglio di una campagna al
veleno non completamente infondata. I calciatori, dicevano i critici, erano
degli imboscati e dei codardi, pronti a nascondersi a casa, mentre gli uomini
migliori rischiavano la vita al fronte. I campionati erano ormai sul punto di
essere fermati dal governo, fino a quando la loro reputazione è stata salvata
dai ragazzi di Edimburgo. Il “Sensation Football” catturò naturalmente
l’attenzione e l'immaginazione del paese: Il Battaglione di McCrae (il 16 ° Royal
Scots) sarà un esempio. Il gesto del gruppo di Tynecastle, fu seguito subito da
circa cinquecento dei loro tifosi e anche da centocinquanta sostenitori dell’
Hibernian. L’appello si sparse e fu accolto. Migliaia e migliaia di giovani
entusiasti si presentarono ai centri di raccolta formando lunghissime code. Il
generale Henry Rawlinson promise: chi proviene da una stessa città, da uno
stesso quartiere, addirittura da una stessa categoria professionale sarà
inquadrato nello stesso reparto per l’intera durata del conflitto. Nacquero
così i “Battaglioni di amici” (Pals Battalions). Essi raggruppavano i giovani
dei quartieri più poveri, gli studenti delle scuole pubbliche, gli sportivi
(compreso un campione nazionale di boxe), i commercianti, gli addetti ai
trasporti, gli impiegati pubblici, persino gli artisti. Ci si arruolava per
sfuggire alla povertà e alle miserie della vita quotidiana; ci si arruolava per
aiutare “ il coraggioso, piccolo Belgio”; ci si arruolava per spirito di
emulazione o per desiderio di autoaffermazione; ci si arruolava per puro
patriottismo. Tanto – si pensava- la guerra finirà a Natale... nel giugno 1915
i cuori di Midlothian sono a Ripon. Nel mese di settembre si trasferirono a
Salisbury Plain, dove divennero parte della 54°esima divisione, e nel gennaio
del 1916 sbarcarono a Le Havre. Il 27 gennaio presso la linea del fronte,
sostennero uno dei bombardamenti più pesanti mai visti in quel settore perdendo
otto uomini e subendo venti feriti.
McCrae, i suoi baffi seriosi, e il suo Tam o'shanter,
attraversarono la Francia nella primavera del 1916, e quel fatidico primo
luglio, lui e i suoi, presero parte all'apertura della battaglia: il cosiddetto
Big Push. Il reggimento era stato selezionato per assalire la parte più
pericolosa delle posizioni nemiche. Di fronte a loro si stendevano una serie
terribile di reti di filo spinato e trincee, zeppe di mitragliatrici.
Avanzarono col fucile ad armacollo, in file lievemente distanziate, a passo
normale. A dispetto delle avversità, e con indomito coraggio, penetrarono più
di qualunque altra unità militare nelle linee difensive tedesche in quella
spaventosa mattina. Ma il sacrificio fu immenso e impietoso. Le postazioni
tedesche li falciarono a migliaia. Sembra che nemmeno i galli quel giorno cantarono
l'alba. Tre quarti del battaglione di Sir George McCrae perse la vita.
Un’autentica carneficina. Tra i morti sette membri della squadra di calcio. Fra
di loro Harry Wattie, con buona probabilità il miglior centravanti di Scozia.
Non è mai stata trovata traccia dei suoi resti. Tom Gracie invece morì a causa
delle ferite riportate nell'ottobre di quell'anno. Pat Crossan subì un martirio
di prigionia e non riuscì a recuperare del tutto la sua salute prima della
morte avvenuta nel 1933. E poi
Duncan Currie, John Allan, James Boyd, Ernest Ellis, e James Speedie. Qualcuno
disse che a un certo punto le nubi si aprirono per rivelare un rettangolo di
cielo blu. E da qualche parte, in alto, due nitide scie di vapore bianco
formarono una perfetta croce di Sant'Andrea..
Ci sono due monumenti ai caduti per celebrare quel momento.
Il memoriale in pietra a Contalmaison, eretto da artigiani scozzesi nel 2004, e
l'Heart of Midlothian War Memorial nella zona di Haymarket, a Edimburgo donato
alla città dal club nel 1922.
“Do not ask
where Hearts are playing and then look at me askance. If it's football that
you're wanting, you must come with us to France!”
Sir George McCrae
Racconto di Sir Simon
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