lunedì 27 marzo 2017

Pioggia, Stadi, Castelli e Cattedrali..

Ed eccoci pronti per un'altra immersione nel mondo che più mi piace, il "mondo inglese", così diverso e sempre così affascinante ed irresistibile, il suo richiamo è sempre forte ed è impossibile respingerlo.. e quindi siamo pronti per esplorare nuove città e nuovi stadi per un "mix" di football e cultura, per cercare di conoscere sempre meglio l'Inghilterra e gli Inglesi.
Io e Silvia partiamo come di consueto da Bergamo il venerdì mattina, ho grandi aspettative per questa vacanza dato che, innanzitutto, potremo partecipare ad un vero derby fuoricasa, quello tra Blackburn Rovers e Preston North End, un'esperienza tutta da vivere nel settore ospiti dedicato ai tifosi dei Lilywhites, ma sono anche entusiasta perchè questo viaggio ci porterà in una città che da anni desidero visitare, ma che fino ad ora non eravamo mai riusciti a vedere, sto parlando di Durham, famosa per la sua cattedrale e della quale molti ne parlano bene, compresa una coppia di genitori italiani che anni fa incontrai al Manchester Airport e che mi raccontarono che stavano andando a trovare il figlio che per motivi di studi abitava proprio lì.
Ma andiamo con ordine, il volo va perfettamente ed anche meglio perchè finalmente riesco a fotografare, durante la fase di atterraggio a Manchester, lo stadio dello Stockport County, l'Edgeley Park, realizzando una spettacolare foto con vista aerea della casa degli Hatters.


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Manchester ci accoglie con la sua tipica pioggia ed un vento freddo, ma non sarà certo questo a spaventarmi, chi vuole sole e caldo vada in alti lidi, questi sono posti per gente che sa come resistere al freddo, per gente che non si demoralizza vedendo un cielo nuvoloso, per gente che ama esplorare e conoscere cose nuove piuttosto che rilassarsi su una sdraio bruciandosi sotto i raggi del sole.
Ad aspettarci c'è l'amico Trevor che gentilmente si è offerto di accompagnarci in macchina a Blackburn dove risiederemo per i prossimi quattro giorni... beh.. non proprio subito però... avevo infatti chiesto in precedenza a Trevor se sarebbe stato possibile vedere gli stadi di Accrington Stanley e Burnley, vicini a Blackburn, pensando di fare delle brevi soste sulla strada.. ed invece Trevor, non esattamente per la gioia di Silvia, ma certamente per la mia, ci porta a vedere cinque stadi... non poteva esserci inizio migliore di vacanza per me!!
La pioggia continua a scendere incessantemente, ma anche per Trevor questo non sembra essere assolutamente un problema, coperti solo di cappellini o cappucci delle nostre giacche (rigorosamente niente ombrello!) scendiamo dalla macchina per vedere gli stadi e fare delle foto.. non so dove vuole portarci esattamente, mi dice solo che per le 17 dovrà essere a casa, a Preston, abbiamo quindi circa 3 ore ed a me va benissimo.
Per farmi capire, e forse per mettere alla prova le mie conoscenze storiche calcistiche, quali sia la prima meta del nostro "mini tour di stadi" , Trevor mi chiede qual'è la squadra che il Preston North End riuscì a sconfiggere per 26-0 in FA Cup, un record ancora imbattuto per questa competizione... senza esitazione rispondo "Hyde United, 26-0 nel 1887", corretto.. ed allora si arriva ad Ewen Field, la casa, appunto, dell'Hyde United, squadra di non-league, purtroppo il piccolo stadio è completamente chiuso e non c'è nessuno a cui chiedere di poter entrare, ma ci accontentiamo di vederlo dall'esterno riuscendo a dare qualche piccola sbirciatina all'interno dove riusciamo ad intravedere gli spalti.
Da grande appassionato sono contentissimo di essere qui, lo stadio non è particolarmente bello o affascinante, almeno dall'esterno, non resterà tra i miei preferiti, ma sono comunque soddisfatto di averlo potuto vedere.


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Riprendiamo la macchina, la prossima tappa? Beh.. c'è un coro dei tifosi del Preston che dice "We are the One and Only North End" e Trevor mi chiede se lo siamo veramente l'unico "North End" ed io rispondo... " beh.. no... c'è il Glossop North End"... ed eccoci cosi diretti verso il "Surrey Street" un altro piccolo stadio di non-league, che comunque mi incuriosisce parecchio dato che, proprio per il suo nome simile a quello del PNE, il Glossop è da parecchio tempo una squadra che mi interessa e per la quale nutro una piccolissima simpatia.
Dopo un percorso in macchina nella periferia di Manchester, arriviamo a Glossop, la pioggia è addirittura aumentata, ma scendiamo "con coraggio" (vista l'intensità ed il freddo) e qui posso godere di uno spettacolo migliore rispetto a quello precedente.. l'entrata principale dello stadio accoglie i tifosi con una grossa insegna che dice "Welcome to Surrey Street" con il nome ed il simbolo del Club, da appassionato di ogni particolare noto che sotto l'insegna c'è anche un bidone per la spazzatura con la scritta "G.N.E.F.C.", le iniziali della squadra, una cosa che forse in pochi noterebbero, molti la riterrebbero insignificante o addirittura "brutta da vedersi" (stiamo effettivamente parlando di un bidone della spazzatura!), ma che per me sembra così affascinante ed un segno di"identità" nel proprio Club locale...
Anche qui troviamo tutto chiuso, ma per fortuna, mettendosi in punta di piedi, si riesce a vedere lo stadio internamente, gli spalti sono semplici ed è un tipico stadio di non-league, così pieno di fascino..lo immagino pieno di gente, con i tifosi locali pronti ad incitare la loro piccola, ma orgogliosa squadra, al grido GNE! GNE! GNE! un pò come quello che facciamo noi con PNE! PNE! PNE! .. in fondo non c'è un solo North End... ma almeno due..


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Salutiamo il Surrey Street e ci dirigiamo, questa volta senza indovinello, verso Bury, sono emozionato dall'idea di poter vedere il Gigg Lane, gli Shakers del Bury FC mi ispirano simpatia, qui ci gioca anche un ex giovane promessa del PNE che mi piaceva parecchio, Danny Mayor, ma temo che anche qui non sarà possibile visitare lo stadio... il percorso in macchina è un pò più lungo, a volte mi chiedo come faccia Trevor a guidare così tranquillamente sotto una pioggia così forte.. probabilmente per abitudine.. entriamo in piccole strade e faccio fatica a capire dove siamo, ma ad un certo punto vedo un cartello con la scritta "BURY FC" e poi un cartello che indica la direzione per Gigg Lane, ci siamo, siamo arrivati!
Lo shop è aperto, entriamo, compro una spilla del Club, Trevor parla con la commessa e capisco che non può farci visitare lo stadio, sono un pò deluso, ma anche qui possiamo comunque vederlo dall'esterno, purtroppo le mura un pò anonime dello stadio non mi dicono molto, sono certo però che vederlo dentro sarebbe stato uno spettacolo, peccato, resta comunque una squadra simpatica e lo stadio mi lascerà un ricordo positivo anche se con qualche rimpianto per non aver potuto godere in pieno della sua bellezza.

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E dopo Gigg Lane ci portiamo verso il Lancashire, il viaggio è ora più lungo ed in macchina parliamo con Trevor di vari argomenti, non solo calcistici, il che mi fa piacere perchè noto che queste chiacchierate mi aiutano tantissimo a migliorare il mio inglese, è davvero importante parlare con loro, i veri inglesi, noto anche varie differenze di pronuncia tra gli inglesi del nord e quelli del sud oppure con gli scozzesi, spesso infatti Trevor mi corregge, orgoglioso di essere inglese a modo suo, come un vero inglese del Lancashire deve essere!

Arriviamo a Burnley e più precisamente davanti al famigerato Turf Moor, dico famigerato per la rivalità che lega il PNE al Burnley FC, infatti Trevor non si sente molto a suo agio qui e lo capisco, sicuramente ricorda qualche spiacevole trasferta, ma non resiste alla tentazione di appiccicare proprio su un manifesto posto sulle mura dello stadio uno dei suoi adesivi firmati "North End Soul" indicante una frase non proprio cortese nei confronti dei rivali.
Entriamo nello shop, non oso comprare la spilla del Club (ho una piccola collezione) perchè mi sembra che Trevor non sia ben disposto a restare lì molto e forse se mi vedesse comprare qualcosa riferito al Burnley mi guarderebbe male.. non faccio nemmeno il tentativo di chiedere di vedere lo stadio internamente (del resto questa è una squadra di Premier e sarebbe davvero difficile visitarlo senza fare un vero e proprio tour a pagamento), usciamo e vedo Trevor dirigersi verso un'agenzia di scommesse.. io e Silvia lo seguiamo, è in corso la famosa gara di cavalli a Cheltenham trasmessa in diretta sulle piccole tv poste all'interno, c'è gente che scommette e che guarda interessata, anche Trevor punta qualcosa... è un ambiente tipicamente inglese, guardiamo il finale della corsa e quando vediamo il vincitore notiamo Trevor andare al bancone a riscuotere soddisfatto la sua vincita...beh.. non si sarà trovato a suo agio a Turf Moor, ma perlomeno questa visita indesiderata gli ha fruttato un bel pò di soldini a quanto pare!!

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Bene, sono contento per lui! Il tempo passa veloce, Trevor fa qualche telefonata probabilmente per avvisare che arriverà in ritardo al suo appuntamento a Preston, mi spiace per lui e gli dico che se ha dei problemi può anche portarci in albergo, ma invece ci porta anche ad Accrington e qui penso sia la visita migliore di oggi... il Crown Ground è per me uno spettacolo, proprio davanti all'ingresso c'è il Pub "The Crown", noi ci portiamo però ad un'entrata secondaria dove troviamo un cancello aperto! Nonostante la pioggia continui a scendere forte ed incessante scendiamo di corsa per approfittare del cancello aperto che mi da la possibilità di vedere lo stadio dall'interno!
Bellissimo, sono emozionato e la pioggia crea delle pozze nel campo di gioco che lo rendono ancora più tipicamente inglese, faccio diverse foto e qui posso veramente respirare l'atmosfera del football inglese, qui, forse anche perchè siamo riusciti ad entrare, posso chiudere gli occhi ed immedesimarmi in un tifoso del glorioso Stanley, prendo la pioggia in faccia quasi con soddisfazione, vorrei star lì ancora e ancora... beh.. ne sono certo, l'Accrington Stanley mi ha rubato una parte di cuore, mi piacerebbe poterci tornare un giorno per assistere ad una partita, qui l'atmosfera dev'essere davvero magica!


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E' ora di andare, vedo Silvia stanchissima (e come biasimarla? direttamente dall'aeroporto e sotto la pioggia, il vento ed il freddo è venuta a vedere degli stadi ...) e quindi chiedo a Trevor di portarci a Blackburn in albergo rinunciando a vedere probabilmente altri 2-3 stadi, quelli del Clitheroe, che comunque dico a Trevor che avrei potuto visitare la domenica quando sarei andato in quella città, del Darwen e del Nelson che però sarebbe stato un pò più fuori zona e sarebbe probabilmente stato un problema anche per Trevor.. non voglio approfittare troppo di lui e non voglio essere troppo egoista così si va a Blackburn e finisce questa piccola "avventura" certamente comunque piacevole.
Trevor non capisce perchè ho deciso di risiedere nella "bruttissima" Blackburn piuttosto che nella "bellissima" Preston, gli dico semplicemente che volevo vedere una nuova città pur brutta che possa essere.. beh, Trevor non aveva tutti i torti, ma alla fine anche qui avremmo poi trascorso dei momenti piacevoli.
Ringraziamo e salutiamo il gentilissimo Trevor, che ha fatto davvero tanto per me e non solo in questa occasione, e "finalmente" possiamo andare a riposarci in albergo... a dir la verità io sarei anche pronto per uscire subito per vedere il vicinissimo centro città, ma la stanchezza, la pioggia ed il fatto che ormai i negozi sono chiusi ci convince a rimanere lì ed a cenare più tardi in albergo, dove c'è un cameriere che mi rimarrà impresso per sempre perchè ad ogni frase dice "no worries".. lo avrà ripetuto un centinaio di volte! 
Sono comunque già con la testa rivolta alla mattina successiva... la partita di Ewood Park inizierà presto, alle 13, e quindi la giornata del football inizierà abbastanza presto!

Ed il sabato arriva veloce, sono carico, vivere di persona il derby contro il Blackburn ad Ewood Park è un sogno per me, ed anche se le prime rivali del PNE sono Blackpool e Burnley, non vedo l'ora di respirare l'atmosfera di una partita del genere per di più da giocarsi "in casa del nemico".
Lo stadio è molto distante dal centro città e quindi, dopo la rigorosa Full English Breakfast andiamo nella vicinissima stazione dei treni e prendiamo il treno che da Blackburn ci porta in 3-4 minuti nella stazione di Mill Hill... arriviamo, sono le 10.10 ed abbiamo appuntamento con due amici del PNE che arriveranno alle 10.28 da Preston.
Attendiamo... beh... diciamocelo.. è un postaccio... stazione piccolissima, senza indicazioni, senza biglietteria, sporca, desolata e deserta, probabilmente è utilizzata solo da chi vive in questa zona e per chi va allo stadio perchè sicuramente non c'è nulla da visitare, è una zona periferica e bruttina... addirittura una signora del posto viene a chiederci quando sarà il prossimo treno diretto a Blackburn e le rispondo probabilmente alle 10.28 calcolando che il treno da Preston arriverà a quell'ora.. siamo qui per la prima volta in questo posto sperduto da qualche parte nel Lancashire, ma siamo noi a dare informazioni sui treni ad una persona che vive qui... incredibile!
Finalmente il treno da Preston arriva, la polizia è pronto ad accogliere i Northenders, è un derby leggermente a rischio, anche se, come dicevo, la rivalità non è altissima, anzi, in certi casi ho notato anche buoni rapporti tra tifosi delle due squadre.
Tra i vari tifosi troviamo anche Mark e Christine, con i quali avevamo appuntamento, erano venuti a Lecco, la mia città, la scorsa estate e da lì abbiamo instaurato un bel rapporto di amicizia.

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Con loro, ovviamente sotto una comunque leggera pioggia, ci dirigiamo a piedi verso il "The Brown Cow" il pub dove dobbiamo incontrarci con altri tifosi e dove solitamente vivono il pre-match i tifosi che arrivano in trasferta a Blackburn.


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Il pub è bellissimo, c'è tutto quello che deve esserci per renderlo inglese al 100%, c'è il bigliardo, ci sono le freccette, le macchinette per giocare ed ovviamente ci sono tante birre, scelgo la Boddington's, la mia preferita e così inizia il nostro pre-match, sono le 11 circa.
Al bancone nel pub non posso non notare una sciarpa dell'AFC Darwen, squadra di non-league che prende il nome di una zona di Blackburn poco distante da qui... beh.. rimango affascinato.. il detto "Support your Local Team" ricorre spesso da queste parti, inutile dire che mi piacerebbe vedere lo stadio (che avrei anche potuto vedere con Trevor), ma so che devo rinunciare... non posso certo pretendere che dopo due giorni dedicati al football Silvia, ma anche i nostri due amici, sarebbero disposti ad andarci dopo aver visto il match di Ewood Park!


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Ci sediamo ad un tavolo in compagnia di altri amici, tra i quali Janice, Stuart, John ed altri, l'atmosfera è come sempre rilassata e divertente, nessuno sembra teso per la partita, nessuno cerca il contatto con i tifosi avversari presenti nel pub, si pensa solo a bere ed a divertirsi, questo è il calcio che amo, questo è secondo me il modo di vivere la partita.
Come ci eravamo promessi la scorsa estate facciamo uno scambio di regali con Mark e Christine, loro ci hanno portato un magnete della città di Preston (abbiamo l'abitudine di prenderne uno in ogni città che visitiamo e per assurdo ancora non lo avevamo della "nostra" città), mentre noi gli abbiamo portato delle confezioni di Pocket-Coffee, li amano, ma in Inghilterra non esistono! Li offriamo anche ad altri, alcuni sono entusiasti di provarli, altri sono scettici e li rifiutano cortesemente..

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Purtroppo, come accade sempre in queste occasioni, il tempo vola, saluto altri ragazzi che mi riconoscono ed andiamo verso lo stadio, sono emozionatissimo perchè non ho mai visto Ewood Park ed è uno di quegli stadi che non possono mancare nella mia "collezione", uno stadio storico e che ha visto i Rovers conquistare il Titolo di Campioni di Inghilterra nel 1995.
Arriviamo, lo intravedo in lontananza, e già è uno spettacolo, essendo però tifosi in trasferta non possiamo staccarci tanto facilmente dal gruppo per poter vedere bene lo stadio nella sua completezza e non riesco nemmeno ad entrare nello shop (per la solita spilla..), siamo sotto il settore ospiti e la polizia fa in modo che ci restiamo, riesco giusto a comprare il match programme e poi ci mettiamo in fila al nostro ingresso, salutiamo Mark e Christine, che hanno dei biglietti in un'altra zona del settore ospiti, ma ci diamo appuntamento all'uscita.
Ed eccoci pronti ad entrare nella Darwen End Stand, noto un muro dello stadio sulle cui mattonelle c'è un grosso "Poppy" e le immagini di vecchie glorie dei Rovers, un aspetto, quello di ricordare e rispettare la memoria di chi non c'è più, che mi piace molto e che ricorre spesso negli stadi inglesi.


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Entriamo attraversando i soliti tornelli, prima di andare sugli spalti ci fermiamo a salutare alcuni amici, in particolare John e Roseanna, un paio di ragazzi mi riconoscono e regalo loro degli adesivi, ovviamente dedicati al PNE, che avevo ideato e fatto realizzare tempo fa.
Manca poco all'inizio della partita ed entriamo quindi nello stadio prendendo i nostri posti, sono contento che in trasferta si possa ancora stare praticamente sempre in piedi, riesco anche a mettere una mia bandiera esponendola proprio in un punto ben visibile ai tifosi avversari, quelli più "accesi" non sono infatti nella "curva" opposta alla nostra, ma sono un piccolo gruppo alla nostra sinistra.
Questo mi delude parecchio, so bene che i tifosi dei Rovers sono in protesta con i proprietari del Club, ma non mi aspettavo che non avessero nemmeno un'intera "curva" composta da quei gruppi di tifosi che solitamente fanno atmosfera lanciando i cori ecc..
In ogni caso entrare ad Ewood Park è stato fantastico, un colpo d'occhio bellissimo, uno stadio come piacciono a noi appassionati di vecchia data, stadio tipicamente inglese che mi riempie di emozioni.
Il nostro settore comincia a lanciare qualche coro per incitare la squadra che è in campo per l'ultimo riscaldamento, i tifosi dei Rovers alla nostra sinistra mostrano il loro malcontento nei nostri confronti ed un paio di loro si rivolgono a noi con gesti di sfida e di scherno, tutto il settore del PNE li deride, sono dei ragazzini e uno di loro indossa dei pantaloncini talmente larghi che sembrano quasi essere una gonna... comunque noto proprio che quel gruppetto più "scatenato" è composto da ragazzi molto giovani, sicuramente mostrano la loro passione ed il loro attaccamento per la loro squadra locale (e questo mi fa piacere perchè vista l'attuale situazione sarebbe stato più facile "diventare" tifosi di grossi Club come quelli di Manchester e Liverpool non troppo distanti da qui) ed in un certo senso li apprezzo, ma da un'altra parte mi fa un pò tristezza vedere come questo glorioso Club, che nonostante la rivalità ho sempre ammirato, sia diventato un Club poco rispettato dalla sua stessa Dirigenza, da tempo in conflitto con la sua tifoseria.


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In generale comunque l'afflusso di tifosi è buono, i tifosi veri non hanno abbandonato il Blackburn Rovers, solo mi aspettavo più entusiasmo ed atmosfera soprattutto in un derby come questo e visto anche il periodo positivo della squadra dopo l'arrivo del nuovo manager Tony Mowbray.
L'inizio del match si avvicina, l'adrenalina aumenta, gli ultimi tifosi del PNE, attardatisi nei pub, arrivano e la Darwen End Stand è gremita da 6.005 Northenders scatenati in cori ed entusiasti per la magica stagione che la nostra squadra ci sta regalando, vincere oggi sarebbe importantissimo nella corsa verso i playoff dato che la sera precedente lo Sheffield Wednesday, sesto in classifica, ha perso la sua partita.
Le squadre entrano in campo, parte dagli altoparlanti la canzone "The Wild Rover" che accompagna il Blackburn, ma poi questa viene surclassata dal nostro coro "Simon Grayson (il nostro manager) is a White", creiamo un'atmosfera fantastica e sono orgoglioso di farne parte.
La partita inizia bene con il North End che passa in vantaggio con lo scatenato Barkhuizen (quinto gol nelle ultime quattro partite), ci scateniamo nell'esultanza e negli sfottò verso gli avversari, sono ovviamente contentissimo, la partita non poteva iniziare meglio!

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Il primo tempo prosegue in modo abbastanza equilibrato, la partita è piacevole, ma non ci sono clamorose occasioni da gol, intorno al 40° scendiamo verso il bar del settore perchè avevo appuntamento con un ragazzo con il quale avrei dovuto fare uno scambio di adesivi... ma non lo trovo e .. puntualmente.. sento un boato, ma non sembra provenire dal nostro settore, corro verso gli spalti e vedo i giocatori di casa abbracciarsi ed i tifosi dei Rovers esultare ... 1-1.. mi sono perso un gol, ma vabbè... un gol dei nostri avversari, forse meglio così.. preso dall'apprensione resto lì, i Rovers hanno preso coraggio e li vedo segnare un altro gol, ma subito vedo la bandierina del guardalinee alzata e tiro un sospiro di sollievo perchè capisco che il gol è stato annullato smorzando in gol il grido di gioia del pubblico di Ewood Park.
Stavolta il primo tempo finisce e torno verso i bar, ora c'è pieno di tifosi, mi intrattengo con alcuni di loro, alcuni mi riconoscono per avermi conosciuto in partite precedenti o perchè siamo in contatto tramite i social network, è sempre fantastico tornare in mezzo a loro... tutti sono delusi per pareggio dei Rovers, ma molto fiduciosi per il secondo tempo, bisogna vincere, non ci sono storie.


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Torniamo ai nostri posti carichi e pronti a spingere la squadra verso la vittoria, ma le cose non sono andate come speravamo, il Pne, infatti, dopo essersi reso pericoloso in un paio di occasioni è andato in svantaggio al 56° quando il Blackburn ha trovato il gol del 2-1 dopo una bella azione ribaltando così a sorpresa il risultato.
Stavolta è toccato ai tifosi di casa scatenarsi in urla di gioia e scherno nei nostri confronti, alcuni di loro corrono verso il nostro settore per mandarci i loro "saluti cortesi" e nel settore alla nostra sinistra vengono accesi fumogeni di colore azzurro.
Siamo in silenzio, delusi ed attoniti anche perchè la squadra sembra non riuscire a reagire nonostante i cambi offensivi voluti dal manager.
Nei minuti finali, però, qualcosa sembra cambiare, lanciamo i nostri cori di incitamento, la squadra sembra decisa a trovare il gol del pareggio e spinta dalle iniziative dei giocatori di maggiore classe come Gallagher e McGeady comincia a farsi pericolosa.
Gli Yellows, oggi vestiamo di giallo, trovano il gol con Huntington, ma nemmeno abbiamo il tempo di gioire perchè ci accorgiamo subito della segnalazione di una posizione di fuorigioco.. nessuno protesta, si va avanti come se nulla fosse successo sia in campo che sugli spalti, i ragazzi continuano ad attaccare a testa bassa, ma i continui cross all'interno dell'area di rigore avversaria non portano ai frutti sperati.
Viene segnalato un recupero di 4 minuti, continuiamo a sperare, io continuo, quasi pregando, ad implorare un gol almeno per me, almeno questa volta che sono qui ricordando che la scorsa estate a Deepdale avevo partecipato a due partite finite male.. comincio a pensare che sia il destino, che in questa stagione non potrò mai vedere il North End vincere, sto quasi perdendo le speranze, penso già ad un dopo partita triste.... ma ... al 93° succede l'impossibile, so solo che ho visto i ragazzi in giallo passarsi la palla nell'area di rigore dei Rovers, questa è arrivata a McGeady, l'ho visto bene, mi sembrava di poterlo vedere in faccia, l'irlandese ha calciato con precisione  e la palla è lentamente rotolata in rete... GOAL! 2-2! Non capisco più niente, esultiamo, ci abbracciamo, urliamo, scatto foto a caso alla folla esultante (bellissime), sono sempre sensazioni uniche, ma segnare al 93° in un derby locale fuoricasa è assolutamente inimitabile!
Speravo che i giocatori venissero ad esultare proprio sotto i nostri posti, ma sono decisi a segnare ancora e quindi corrono giustamente verso il centrocampo per ricominciare il più velocemente possibile la partita.


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Nel frattempo molti tifosi del North End si sono riversati verso il settore alla nostra sinistra scendendo dai loro posti, gli stewards e la polizia li trattiene, ma anche alcuni tifosi dei Rovers cercano di avvicinarsi per trovare il contatto venendo a loro volta fermati e respinti, nulla di grave, non c'è mai stato un vero rischio che le due tifoserie venissero a contatto e sono certo che si tratta solo di prendersi qualche rivincita, di esultare prendendo in giro gli avversari e per sentirsi i più forti, fuori dalla stadio sarebbe poi finito tutto senza problemi, forse solo qualche piccola schermaglia.

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Cercano di metterci in testa il "modello inglese" fatto di tifosi sempre rispettosi ed amichevoli nei confronti degli avversari, ok, forse un pò è così ed anche io ho provato di persona questa cosa mischiandomi spesso nei pub con altre tifoserie, ma non bisogna pensare che non ci sia rivalità, voglia di prevalere e di confrontarsi in qualche modo, io cerco di non farmi coinvolgere, ma in un certo senso questa cosa la capisco, si chiama tifo, è giusto e bello tifare per la propria squadra, ma senza competizione mancherebbe di certo qualcosa di importante, non parlo di violenza, ci mancherebbe, ma di un pò di sana e semplice rivalità.
La partita è finita con il pareggio, un risultato esaltante perchè arrivato all'ultimo, ma che non permette al North End di approfittare in pieno delle sconfitte di Wednesday e Fulham, ma l'umore dei tifosi è quello che si ha dopo una vittoria, in pochi pensano alla classifica in questo momento e tutti lasciano lo stadio con grossi sorrisi e cantando gioiosamente, contenti per aver beffato gli avversari proprio quando loro pensavano di aver la vittoria in tasca.
Il coro che più si canta è dedicato ad Aiden McGeady, il giocatore che ha segnato il gol del pareggio e che in questa stagione ci sta deliziando con grandi giocate come solo un fuoriclasse sa fare.
Come d'accordo fuori dallo stadio ci ritroviamo con i nostri amici che decidono di passare il resto della giornata con noi, andiamo quindi verso il centro di Blackburn salendo su un bus con tifosi di entrambe le squadre che scherzano tra di loro, l'atmosfera è serena e rilassata a differenza di quanto poteva sembrare all'interno di Ewood Park dopo il nostro pareggio.
Arriviamo a Blackburn, il centro non offre tantissimo, c'è una piccola cattedrale e qualche pub, 


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decidiamo di andare al Mall, un grosso centro commerciale dove mi ero prefissato di andare data la presenza del negozio "Tessuti" dove sapevo di poter trovare qualche capo di abbigliamento di mio interesse... genere rigorosamente Casual ovviamente... e mi porto a casa così un paio di "Adidas Spezial" verdi, che ho trovato in offerta, ed un giubbetto della Lyle & Scott... giriamo ancora un pò per i negozi e poi andiamo in centro a bere qualcosa insieme parlando un pò della partita, ma anche della nostra vacanza e sulle possibili prossime... ma è presto per pensarci.. dobbiamo ancora goderci parecchie cose in questi giorni!
Salutiamo i nostri amici che prendono il treno per Preston e, stanchissimi, torniamo in albergo e più tardi ceniamo lì, fuori continua a piovere a dirotto, facciamo una breve passeggiata, ma poi si torna in camera dove dal maxi TV presente posso vedere in pieno relax i gol della giornata calcistica inglese.
E' stato meraviglioso, il pre-partita, Ewood Park, la partita ed il gol al 93°, abbiamo incontrato tanti amici e vissuto emozioni fantastiche come ogni volta, ma forse anche qualcosa in più.. il derby in trasferta con il settore ospiti così gremito, il gol all'ultimo minuto, l'esultanza... che momenti magici, momenti che non dimenticherò mai, impossibile farlo..

La domenica mattina dopo una buona ed abbondante colazione ci dirigiamo nella vicinissima stazione, piove ancora, non ha praticamente mai smesso da quando abbiamo messo piede in Inghilterra, la cosa non mi spaventa per niente, ma so che può dare fastidio a Silvia.. speriamo che a Clitheroe, la nostra destinazione, il tempo sia migliore, ma ne dubito...
Ed infatti dopo un viaggio di circa 20 minuti arriviamo a Clitheroe, ma anche qui piove a dirotto.. proviamo ad attendere qualche minuto, ma non smette ed allora, senza ombrello, ma con i cappucci dei nostri giubbetti, ci incamminiamo comunque verso il centro città... rimaniamo delusi dal fatto che tutti o quasi tutti i negozi sono chiusi, ma appena ne troviamo uno aperto ci fondiamo dentro per ripararci dalla pioggia e dal freddo...
A me la pioggia per certi versi piace e non mi sono mai lamentato quando in Inghilterra ho trovato giornate piovose, ma stavolta devo ammettere che ha rovinato la visita a questa città..piove di traverso e forte e ci bagniamo completamente, decidiamo di fare uno sforzo per arrivare almeno al castello dove domina una statua raffigurante un soldato rivolto verso la panoramica della città. davvero bello.
Il castello non è imponente, è una piccola costruzione posta in alto, per raggiungerlo dovremmo fare una lunga scalinata, ma la pioggia, il vento ed il freddo ce lo impediscono, ci rifugiamo in un bar dove ci imbattiamo in un "inserviente" del castello con il quale scambiamo qualche battuta, gli diciamo che il giorno dopo saremmo andati a Durham che lui non ha esitato a definire "Magical"... poi capiamo che purtroppo la visita alla città non può continuare... grande delusione per me, anche perchè mi ero prefissato anche una veloce visita allo stadio del Clitheroe FC, come avevo detto anche a Trevor, ma la situazione è davvero insostenibile soprattutto per il fatto che siamo fradici..


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E così torniamo in stazione, per fortuna c'è già sul binario un treno diretto verso Blackburn, saliamo e dopo qualche minuto si parte e torniamo così in albergo a darci una ripulita ed a scaldarci...
Mi è dispiaciuto tantissimo venire via, alla fine purtroppo, per come è andata la giornata, non avremo il ricordo piacevole che speravo di avere nei confronti di Clitheroe, penso che sarebbe stata una città piacevole se avessimo potuto visitarla meglio, ma la pioggia ed i negozi chiusi hanno complicato tutto, la città era praticamente deserta ed era obiettivamente un controsenso restarci.
Più tardi usciamo e torniamo al Mall dove possiamo vedere con più calma i negozi e ripararci dalla pioggia oltre che a berci una buona cioccolata calda al "Muffin Break".. beh.. dal nome si capisce che oltre alla cioccolata ci siamo gustati anche un muffin delizioso.

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Avrei preferito essere a Clitheroe, ma alla fine anche qui passiamo una giornata piacevole, infatti quando usciamo dal centro commerciale avviene il miracolo... non piove più! E così giriamo un pò per il centro entrando in qualche negozio ed esplorando meglio la zona, vediamo anche un Pub,il Postal Order, nel quale ci ripromettiamo di tornare in serata per cenare.
Come detto il centro di Blackburn non è, a mio parere, un granchè e non c'è nemmeno in giro molta gente, sembra che tutti siano nei pub o nel Mall che pare attiri davvero molta folla.
Come detto per cena torniamo al Postal Order, un pub davvero tradizionale, troviamo un tavolino per noi e poi vado al bancone ad ordinare.. cerco di fare l'inglese... ma mi tradisco subito.. perchè la ragazza al bancone parla veloce ed in pratica non riesco a capire quello che mi sta chiedendo... che figure.. altro che inglese... ce ne vuole ancora prima di essere veramente come loro, probabilmente non ci riuscirò mai!!!
Comunque riesco ad ordinare la cena ed ovviamente della buona birra... per me Newcastle Brown, please!
Passiamo una serata piacevole, ma meglio andare a dormire un pò più presto del solito, il giorno dopo ci aspetta un viaggio di 3 ore in treno.. destinazione.. Durham!

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Scendiamo a fare colazione alle 7.00, non rinuncio al solito mix di bacon, uova, salsiccia e poi ci incamminiamo in stazione dove il nostro treno parte puntuale alle 7.55; il viaggio prevede un cambio a York dove arriviamo circa 2 ore dopo, è stato lungo, ma piacevole, trovo sempre grande interesse ad osservare tutti i paesaggi che scorrono velocemente dinnanzi ai miei occhi dietro al finestrino del treno..

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Da York prendiamo la coincidenza per Durham, attraversiamo città che mi piacerebbe visitare, su tutte Darlington, ma non è ovviamente possibile.. arriviamo a Durham intorno alle 11, mi aspetto tantissimo da questa città e dalla sua famosa e rinomata Cattedrale, la stazione è posta in alto rispetto al centro della città e da lì si può godere di un fantastico panorama dal quale si intravedono anche il castello ed, appunto, la cattedrale.


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Come da previsioni qui non piove, c'è un pò di vento, ma non fa freddo e c'è addirittura un pò di sole, ci incamminiamo e dopo circa 10 minuti ci immergiamo nel centro, c'è una grossa chiesa, ma capisco subito che non può trattarsi della famosa cattedrale e così ci addentriamo ancora e cominciamo a passeggiare per le vie piene di negozi interessanti fino a quando arriviamo ad una piccola salita che porta proprio alla Cattedrale ed al Castello.


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La cattedrale è un vero spettacolo di architettura, scattiamo diverse foto e poi entriamo per una veloce, ma interessantissima, visita, poi ci dirigiamo verso il Castello, in questa giornata non è possibile visitarlo, ma comunque lo possiamo ammirare dall'esterno.


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Torniamo verso il centro dove entriamo nel "Market Hall" dove ci sono tantissime bancarelle, tra le quali una che vende vecchio materiale usato dove trovo anche tantissimi programmi di partite di calcio, compresi alcuni del Durham AFC, non compro nulla... decisione della quale mi pentirò subito!


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Attraversiamo i due ponti più caratteristici della città, il Prebends e l'Elvet e poi scendiamo per una lunga passeggiata sul fiume Wear da dove si possono scattare foto spettacolari della cattedrale e del castello.

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Dopo aver camminato per tutta la giornata ci concediamo una pausa allo Starbuck's della città, non può mancare una bella cioccolata, ed un pò di relax, qui, come sempre, si possono trovare studenti intenti a studiare con i loro pc portatili, uomini d'affari che leggono i loro giornali e mamme o nonni che portano i bambini a gustarsi qualcosa di goloso... un ambiente che ho sempre apprezzato in Inghilterra, l'ideale per trovare un pò di pace dopo una giornata magari lavorativa e piena di stress.
Facciamo un ultimo giro per il centro città, entro in un negozio, il "Woven Clothing" che vende abbigliamento tipicamente "Mod", e poi andiamo ad acquistare l'immancabile magnete di Durham ed un piccolo quadretto raffigurante il Prebends Bridge e la Cattedrale.

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Ci dirigiamo a piedi in stazione, alle 17.09 abbiamo il treno che ci porta a York e poi da lì a Blackburn dove arriviamo intorno alle 20.30 accolti dalla solita pioggia, fedele compagna di viaggio nel Lancashire!
Dopo una sosta in albergo andiamo al Postal Order dove ritrovo al bancone la stessa ragazza della sera precedente, sorride ricordandosi di me e del mio inglese, stavolta la sorprendo intendendoci perfettamente e le chiedo con disinvoltura di consigliarmi la migliore birra tra le tre esposte... in risposta mi prepara tre bicchieri che riempie con ciascuna delle tre birre per farmele provare.. faccio un assaggio e le dico "Abbott", davvero buona, lei sorride di nuovo, ma mi dice di finire gli assaggi... mai dire di no in Inghilterra ad un invito del genere e quindi mi scolo i tre bicchieri senza obiettare e comunque con un certo piacere...
Ordino anche la cena e finalmente posso gustarmi un fish & chips degno di questo nome, passiamo la serata al pub consapevoli che il giorno dopo ci avrebbe atteso il ritorno a casa... riflettiamo sulla giornata passata a Durham, sono soddisfatto di essere finalmente riuscito a visitarla, non mi ha di certo deluso, la metto certamente tra le mie prime 10 città britanniche preferite tra quelle che ho visitato, ma forse mi aspettavo qualcosa di diverso, me la immaginavo più simile a York e quindi con più stradine strette e più negozi tipici della zona, e forse mi sarei aspettato che la Cattedrale fosse ancora più imponente di quello che è effettivamente.
Di sicuro Durham resterà per sempre nel mio cuore, avrò certamente un ricordo molto migliore rispetto a quello che avrò di Clitheroe e Blackburn, come detto forse me la aspettavo leggermente diversa, ma non per questo posso dire che mi abbia deluso, anzi... mi è piaciuta parecchio e rimpiango il fatto di non aver avuto a disposizione almeno due giorni per visitarla meglio e per vedere un paio di città vicine oltre a qualche stadio, come quelli, ad esempio, del West Auckland Town, del Bishop Auckland e, perchè no, anche quello del Durham AFC...
Ma non mi posso lamentare, abbiamo affrontato un viaggio lungo, ma ne è valsa la pena, Durham è magica, proprio come ci aveva detto l'inserviente del castello di Clitheroe... aveva davvero ragione... Durham is... Magical!!
Quando usciamo dal pub ci accorgiamo che sta nuovamente piovendo... anzi.. per non farci mancare niente sembra proprio che stia scendendo del nevischio.. o forse acqua ghiacciata.. e siamo ormai in primavera.... pazza Inghilterra!!!!

Torniamo in albergo e quando è il momento di dormire chiudo gli occhi ripensando ai bellissimi momenti che questa vacanza mi ha regalato consapevole però che quando li avrei riaperti la mattina successiva sarebbe stato per partire, per tornare in Italia e salutare ancora una volta l'adorata Inghilterra, sapendo anche che per un pò di tempo non potrò tornarci... una promessa fatta a Silvia, che in tanti anni mi ha sempre accompagnato in questo lungo viaggio attraverso la Gran Bretagna, mi impedirà probabilmente di venirci la prossima estate, ma è giusto così, sarà dura rinunciarci, ma so che è la decisione migliore... 
La mattina dopo, prima in treno e poi in aereo, ripercorro, accompagnato dalla musica dei Courteeners che arriva dalle cuffie del mio telefono, tutta la vacanza, ripenso a Trevor ed agli stadi, in particolare a quello dello Stanley, alla stazione desolata di Mill Hill, al pub The Brown Cow ed agli amici, ad Ewood Park ed agli sfottò con i tifosi dei Rovers, ma soprattutto al gol di McGeady ed alla festa che ne è seguita, alla pioggia incessante di Clitheroe ed infine a Durham ed alla sua splendida Cattedrale..
... non posso che essere soddisfatto, non è mancato proprio nulla... il football, la pioggia, i castelli e le cattedrali... THIS IS ENGLAND!


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