Racconto di Damiano F.
Nel mondo del calcio, da sempre, esiste un connubio che ha aggiunto a questo sport un qualcosa di unico e di magico. Quante volte si è sentito parlare di calcio e lo si è associato ad una questione sociale, nella fattispecie, proletaria?
“Football & Working Class” sono due elementi che
riescono a dar vita ad una miscela, senza dubbio, caratteristica che crea un
forte senso di appartenenza sia in senso sociale che in senso sociologico. Se
ragioniamo con la mentalità del calcio moderno è lecito pensare che un senso di
classe operaia non può essere assolutamente associato ai vari magnati e
sceicchi che investono miliardi su di un club, perlopiù, per fini di marketing
ed immagine; quindi, forse, oggi il calcio moderno, si può affermare, senza ombra
di dubbio, che ha preso forti distanze dall'aspetto proletario dal quale questo
nacque.
Ci sono posti e luoghi, però, dove l'essenza del
proletariato ancora è il cuore pulsante di una città anche sportivamente
parlando.
Ci troviamo in Inghilterra precisamente nella regione dello
Yorkshire & Humber e, dirigendosi a sud della regione, South Yorkshire, ci
si imbatte nella cosiddetta “Città di Acciaio” la protagonista del nostro
articolo. Siamo a Sheffield.
Durante il XIX secolo Sheffield diventò famosa a livello
internazionale per la produzione dell'acciaio appunto. Proprio lì si
svilupparono molte innovazioni, inclusi il crogiolo e l'acciaio inossidabile,
che portarono ad un'impennata della popolazione di quasi dieci volte durante la
Rivoluzione industriale. Sheffield divenne ufficialmente una città nel 1893,
ricevendo il suo statuto municipale. La città è cresciuta molto grazie alle sue
forti radici industriali e ora si fonda su una base economica più ampia. Sorge
su di un terreno di tipo collinare e, per questo motivo, è nota anche con il
nome di "the city of seven hills" (la città delle sette colline). Il
nome Sheffield lo si deve al fiume che attraversa la città: Sheaf.
Come detto la città ha sempre avuto un'impronta di tipo
proletario e proprio questo senso di appartenenza od attitudine sociale è stata
portata anche sui campi da calcio delle due squadre locali.
I due club sono lo Sheffield Wednesday, fondato nel 1867, e
lo Sheffield United, fondato nel 1889. Il derby tra le due compagini ha il nome
caratteristico di “Steel City Derby” proprio richiamando alla produzione
d'acciai all'interno delle fabbriche presenti in città. Questo derby è
considerato uno dei più affascinati, storici e sentiti di tutto il Regno Unito.
I due club si sono affrontati a livello competitivo per un totale di 131 volte,
con lo United in testa negli scontri diretti con 46 vittorie contro le 42 del
Wednesday.
Lo Sheffield Wednesday è il club più antico tra le due
compagini ed è caratteristico il suo nome perché quando venne fondato si
chiamava “The Wednesday Cricket Club” la cui denominazione era dovuta al giorno
in cui la squadra giocava i propri incontri: Mercoledì.
I colori sociali sono storicamente il bianco e blu ed il suo
simbolo, il gufo, è dal 1956 lo stemma ufficiale del club da dove prende vita
il soprannome: “Owls”.
Le partite casalinghe vengono disputate all'interno del
famoso impianto Hillsborough Stadium. Questo divenne l'impianto ufficiale del
club a partire dal 1899 quando, il Wednsday, abbandonò l'Olive Grove.
Per quanto riguarda lo Sheffield United, questo venne
fondato, come detto, nel 1889 con il nome di Sheffield United Cricket Club in
quanto riuniva anche i club di cricket presenti in città. I colori del club
sono il bianco e rosso ed ha come simbolo due spade incrociate dal quale deriva
il soprannome del club, The Blades (lame). Le partite casalinghe vengono
giocate in un altro storico impianto britannico, Bramall Lane. Questo impianto
vanta la notorietà di essere il più antico stadio al mondo ancora in grado di
ospitare partite di calcio professionistico.
Per quanto riguardano i palmarès dei due club, ad oggi, lo
Sheffield Wed può vantare nove trofei in bacheca mentre, i cugini dello United,
sono fermi a cinque trofei.
Il primo derby tra le due squadre venne giocato il 15
dicembre del 1890 ad Olve Grove (vecchio impianto degli Owls). Fu una partita
amichevole dove lo Wed si impose sul neonato Sheffield United per 2-1. Il primo
vero e competitivo Steel City Derby, invece, venne giocato il 16 ottobre del
1893 durante la stagione di First Division 1893-1894 dove si ebbe, come
risultato finale, un pareggio per 1-1. I due club, dalle loro rispettive
fondazioni, si sono scontrati spesso tra la prima divisione e la seconda
divisone eccetto nelle stagioni 1979–80 e 2011–12 dove le due compagini si
scontrarono addirittura nella terza divisione inglese.
Tra le indimenticabili partite tra i due club, la più famosa
resta quella giocata a Bramall Lane l'8 settembre del 1951 dove, lo United,
s'impose sullo Wed per 7-3. Il Wednesday passò in vantaggio dopo appena novanta
secondi con Thomas, ma i gol di Derek Hawksworth e Harold Brook hanno dato,
allo United, la possibilità di ribaltare la situazione portandosi in vantaggio
di 2 reti a 1 che sarebbe stato maggiore se McIntosh, portiere del Wed, non
avesse parato un rigore a Fred Furniss.
Nella ripresa Dennis Woodhead pareggiò per gli Owls dopo
sessanta minuti ma, in rapida successione, Alf Ringstead , Hawksworth,
Ringstead di nuovo e Fred Smith andarono a segno per lo United. Infine,
Woodhead dello Sheffield Wednesday, andò in rete prima del conclusivo settimo
goal di Brookha per gli Blades. Dunque, il match, si concluse con un risonante
7–3 e, a fine stagione, nessuna delle due squadre venne promossa in Prima
Divisone o retrocesse in Terza Divisione. Comunque sia questa partita rimase
indelebile in questa rivalità e viene ricordata, ovviamente, con più piacere
dai tifosi biancorossi dello Sheffield United.
Altra battaglia che viene ricordata negli annali di questo
derby storico è quella che venne rinominata “The Boxing Day Massacre”. Questa
partita venne giocata il 26 dicembre del 1979 e viene ricordata come la più
grande e risonante vittoria dello Sheffield Wednesday. Si giocava in quel di
Hillsborough (casa del Wed) e i due club militavano, addirittura, in Terza
Divisione. Il match fu praticamente a senso unico con i padroni di casa che
impartirono, ai rivali cittadini, una lezione di calcio. Grazie alle reti di
Ian Mellor , Terry Curran , Mark Smith e Jeff King, gli Owls ebbero ragione
sugli avversari per quattro reti a zero. Lo United, all'epoca di quella
partita, era in testa alla classifica mentre il Wednesday era al quarto
piazzamento in classifica. La vittoria dei bianco blu spinse, gli stessi, alla
promozione. E' opinione diffusa pensare che, quella vittoria e quella
promozione in Seconda Divisione, abbia plasmato le fortune dei prossimi venti
anni per lo Wed, mentre lo United languiva nella Terza Divisione prima di
essere retrocesso, addirittura, in Quarta Divisione.
Altro scontro leggendario fu quello giocato niente poco di
meno che tre anni fa, precisamente il 24 settembre del 2017. In quella stagione
lo Sheffield United approdò dalla League One in Championship dove, ad
attenderli, c'erano proprio i rivali dello Sheffield Wednesday i quali
mancarono la promozione in Premier League perdendo ai play-off nella stagione
2016-2017. Quel giorno si giocava ad Hillsborough e quella stessa partita porta
un nome simile a quella giocata il 26 dicembre del 1979. Quella partita viene
ricordata come “The Bouncing Day Massacre”. Appena prese il via la partita, al
terzo minuto, lo United si portò in vantaggio grazie alla rete su punizione di
Fleck. Al 15' ecco un'altra rete per gli Blades siglata da Clarke che portò
tutto Hillsborough in un silenzio assordante eccetto i tifosi biancorossi dello
United atti a sbeffeggiare gli avversari. L'orgoglio Owls non si fece attendere
ed ecco che, nei minuti di recupero della prima frazione di gara, arrivò il
goal di Hooper che accorciò le distanze prima del fischio finale del primo
tempo. Nella ripresa, ovviamente, lo Sheffiled Wednesday ha più fame anche
perché, il risultato, li vede sotto di una rete. Al 65' arriva il tanto ambito
goal del pareggio, siglato dal portoghese Lucas João, che fa letteralmente scoppiare
di gioia tutto lo stadio a maggioranza Wed. Il calcio, però, lo sappiamo un
attimo ti porta in paradiso per poi farti ripiombare nell'inferno. Mentre i
tifosi padroni di casa dello Sheffield Wednesday sono presi dai festeggiamenti,
sbeffeggiamenti verso gli avversari e saltelli in ogni settore
dell'impianto...arriva la doccia gelata. Al minuto 67, esattamente due minuti
dopo il pareggio, su di una verticalizzazione lo United passa nuovamente in
vantaggio grazie alla rete di Duffy. Improvvisamente, sopra ad Hillsborough,
cala il buio totale il quale, però, dà il via agli sfottò dei tifosi Blades
verso i tifosi Owls. Siamo sul 2-3. Dieci minuti più tardi, al minuto 77, la
vera esplosione di gioia dei tifosi “away”. Clarke si fa largo con la forza tra
i due difensori del Wednsday, Lees e Van Aken, e a tu per tu con Westwood
insacca per la rete del definitivo 2-4. I tifosi di casa dello Wednsday non
possono far altro che osservare i tifosi rivali atti a sbeffeggiarli con cori
di scherno quali: “your not bouncing anymore!” (non salti più!). Quella partita
viene ricordata con gioia da parte dei tifosi United più che altro per la
dinamica del match in sé. Le prese in giro da parte dei Blades arrivarono a tal
punto di produrre magliette, felpe, tazze da tè, bottiglie e gadget vari con su
scritto, appunto, “The Bouncing Day Massacre”.
L'altra partita che merita di essere ricordata fu quella
giocata il 3 aprile del 1993 in occasione della semifinale di FA Cup. La
Football Assosation decise che quel “Steel City Derby” dovesse giocarsi in
campo neutro ad Elland Road (lo stadio del Leeds United) mentre, l'altra
semifinale tra Arsenal e Tottenham, si dovesse disputare sempre in campo neutro
ma a Wembley. I tifosi di Sheffield Wednesday e Sheffield United non furono d'accordo
con questa decisione, in quanto, non capita tutti i giorni di andare a vedere i
propri beniamini all'ombra delle due torri che vi erano nel vecchio Wembley.
Grazie alla pressione dei tifosi, spalleggiati dalla rispettive società, alla
fine la Football Assosation decise di far giocare la partita a Londra presso
Wembley. Il match si concluse con la vittoria per 2-1 dello Sheffield Wednsday
nei tempi supplementari. Quel giorno venne raggiunto un record di media
spettatori con la cifra 75.364 tifosi presenti sugli spalti dell'impianto per
eccellenza del Regno Unito.
Per quanto riguardano schermaglie tra le due tifoserie, va
detto, che spesso è capitata qualche scazzottata ma il tutto non ha mai avuto
un'ampia cassa di risonanza di episodi clamorosamente violenti. Si dice che le
due tifoserie abbiano un tipo di rapporto feroce ma sano come gli stessi
rispettivi club. Basti pensare che lo Sheffield Wednesday costituito,
ricordiamo, nel 1867, giocava le sue partite a Bramall Lane fino al 1889
abbandonandolo, poi, a causa di una disputa sull'affitto. Per compensare la
perdita di entrate, il Comitato Cricket prese la decisione di formare un'altra
squadra di calcio, così fu fondato lo Sheffield United diventando, Bramall
Lane, la casa di quest'ultimi.
I due club molto spesso hanno collaborato tra di loro in
onore della città stessa. Nel 2011 presero parte alla conferenza congiunta
chiamata “Supporting Sheffield” nella quale venne annunciata una comune
sponsorizzazione, da parte dei due club, di aziende produttive locali della
città di Sheffield. I due sponsor locali erano Westfield Health
(un'organizzazione sanitaria no-profit) ed il Gilder Group (un concessionario
di automobili).
Arrivati a questo punto penso sia doveroso fare delle riflessioni conclusive. Probabilmente con il calcio moderno che orbita, ormai, tutto attorno al denaro l'essenza di classe operaia associata al “mondo pallonaro” sta andando sempre più scemando. A Sheffield i tifosi dei due club ancora sono orgogliosi delle loro radici e del loro senso di appartenenza sociale. Questo lo si percepisce sia ad Hillsborough che a Bramall Lane dove, i rispettivi supporters, ogni settimana lavorano nelle fabbriche e nelle acciaierie della città e, quando arriva il weekend, ci sono soltanto gli Owls oppure i Blades. Tutto il resto non conta più. Anche se non sono tra i club più titolati d'Inghilterra, il loro senso di appartenenza, la loro passione, la loro sana rivalità vale, probabilmente, più di qualsiasi fuoriclasse che possa, un giorno magari, approdare ad una delle squadre.
Che sia Sheffield Wednesday o Sheffield United, che sia Owls
oppure Blades, che sia bianco blu o bianco rosso...QUESTA E' SHEFFIELD!
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