domenica 20 giugno 2021

Acciaio

Racconto di Damiano F.


Nel mondo del calcio, da sempre, esiste un connubio che ha aggiunto a questo sport un qualcosa di unico e di magico. Quante volte si è sentito parlare di calcio e lo si è associato ad una questione sociale, nella fattispecie, proletaria?

“Football & Working Class” sono due elementi che riescono a dar vita ad una miscela, senza dubbio, caratteristica che crea un forte senso di appartenenza sia in senso sociale che in senso sociologico. Se ragioniamo con la mentalità del calcio moderno è lecito pensare che un senso di classe operaia non può essere assolutamente associato ai vari magnati e sceicchi che investono miliardi su di un club, perlopiù, per fini di marketing ed immagine; quindi, forse, oggi il calcio moderno, si può affermare, senza ombra di dubbio, che ha preso forti distanze dall'aspetto proletario dal quale questo nacque.

Ci sono posti e luoghi, però, dove l'essenza del proletariato ancora è il cuore pulsante di una città anche sportivamente parlando.

Ci troviamo in Inghilterra precisamente nella regione dello Yorkshire & Humber e, dirigendosi a sud della regione, South Yorkshire, ci si imbatte nella cosiddetta “Città di Acciaio” la protagonista del nostro articolo. Siamo a Sheffield.

Durante il XIX secolo Sheffield diventò famosa a livello internazionale per la produzione dell'acciaio appunto. Proprio lì si svilupparono molte innovazioni, inclusi il crogiolo e l'acciaio inossidabile, che portarono ad un'impennata della popolazione di quasi dieci volte durante la Rivoluzione industriale. Sheffield divenne ufficialmente una città nel 1893, ricevendo il suo statuto municipale. La città è cresciuta molto grazie alle sue forti radici industriali e ora si fonda su una base economica più ampia. Sorge su di un terreno di tipo collinare e, per questo motivo, è nota anche con il nome di "the city of seven hills" (la città delle sette colline). Il nome Sheffield lo si deve al fiume che attraversa la città: Sheaf.

Come detto la città ha sempre avuto un'impronta di tipo proletario e proprio questo senso di appartenenza od attitudine sociale è stata portata anche sui campi da calcio delle due squadre locali.

I due club sono lo Sheffield Wednesday, fondato nel 1867, e lo Sheffield United, fondato nel 1889. Il derby tra le due compagini ha il nome caratteristico di “Steel City Derby” proprio richiamando alla produzione d'acciai all'interno delle fabbriche presenti in città. Questo derby è considerato uno dei più affascinati, storici e sentiti di tutto il Regno Unito. I due club si sono affrontati a livello competitivo per un totale di 131 volte, con lo United in testa negli scontri diretti con 46 vittorie contro le 42 del Wednesday.

Lo Sheffield Wednesday è il club più antico tra le due compagini ed è caratteristico il suo nome perché quando venne fondato si chiamava “The Wednesday Cricket Club” la cui denominazione era dovuta al giorno in cui la squadra giocava i propri incontri: Mercoledì.

I colori sociali sono storicamente il bianco e blu ed il suo simbolo, il gufo, è dal 1956 lo stemma ufficiale del club da dove prende vita il soprannome: “Owls”.

Le partite casalinghe vengono disputate all'interno del famoso impianto Hillsborough Stadium. Questo divenne l'impianto ufficiale del club a partire dal 1899 quando, il Wednsday, abbandonò l'Olive Grove.

Per quanto riguarda lo Sheffield United, questo venne fondato, come detto, nel 1889 con il nome di Sheffield United Cricket Club in quanto riuniva anche i club di cricket presenti in città. I colori del club sono il bianco e rosso ed ha come simbolo due spade incrociate dal quale deriva il soprannome del club, The Blades (lame). Le partite casalinghe vengono giocate in un altro storico impianto britannico, Bramall Lane. Questo impianto vanta la notorietà di essere il più antico stadio al mondo ancora in grado di ospitare partite di calcio professionistico.

Per quanto riguardano i palmarès dei due club, ad oggi, lo Sheffield Wed può vantare nove trofei in bacheca mentre, i cugini dello United, sono fermi a cinque trofei.

Il primo derby tra le due squadre venne giocato il 15 dicembre del 1890 ad Olve Grove (vecchio impianto degli Owls). Fu una partita amichevole dove lo Wed si impose sul neonato Sheffield United per 2-1. Il primo vero e competitivo Steel City Derby, invece, venne giocato il 16 ottobre del 1893 durante la stagione di First Division 1893-1894 dove si ebbe, come risultato finale, un pareggio per 1-1. I due club, dalle loro rispettive fondazioni, si sono scontrati spesso tra la prima divisione e la seconda divisone eccetto nelle stagioni 1979–80 e 2011–12 dove le due compagini si scontrarono addirittura nella terza divisione inglese.

Tra le indimenticabili partite tra i due club, la più famosa resta quella giocata a Bramall Lane l'8 settembre del 1951 dove, lo United, s'impose sullo Wed per 7-3. Il Wednesday passò in vantaggio dopo appena novanta secondi con Thomas, ma i gol di Derek Hawksworth e Harold Brook hanno dato, allo United, la possibilità di ribaltare la situazione portandosi in vantaggio di 2 reti a 1 che sarebbe stato maggiore se McIntosh, portiere del Wed, non avesse parato un rigore a Fred Furniss.

Nella ripresa Dennis Woodhead pareggiò per gli Owls dopo sessanta minuti ma, in rapida successione, Alf Ringstead , Hawksworth, Ringstead di nuovo e Fred Smith andarono a segno per lo United. Infine, Woodhead dello Sheffield Wednesday, andò in rete prima del conclusivo settimo goal di Brookha per gli Blades. Dunque, il match, si concluse con un risonante 7–3 e, a fine stagione, nessuna delle due squadre venne promossa in Prima Divisone o retrocesse in Terza Divisione. Comunque sia questa partita rimase indelebile in questa rivalità e viene ricordata, ovviamente, con più piacere dai tifosi biancorossi dello Sheffield United.

Altra battaglia che viene ricordata negli annali di questo derby storico è quella che venne rinominata “The Boxing Day Massacre”. Questa partita venne giocata il 26 dicembre del 1979 e viene ricordata come la più grande e risonante vittoria dello Sheffield Wednesday. Si giocava in quel di Hillsborough (casa del Wed) e i due club militavano, addirittura, in Terza Divisione. Il match fu praticamente a senso unico con i padroni di casa che impartirono, ai rivali cittadini, una lezione di calcio. Grazie alle reti di Ian Mellor , Terry Curran , Mark Smith e Jeff King, gli Owls ebbero ragione sugli avversari per quattro reti a zero. Lo United, all'epoca di quella partita, era in testa alla classifica mentre il Wednesday era al quarto piazzamento in classifica. La vittoria dei bianco blu spinse, gli stessi, alla promozione. E' opinione diffusa pensare che, quella vittoria e quella promozione in Seconda Divisione, abbia plasmato le fortune dei prossimi venti anni per lo Wed, mentre lo United languiva nella Terza Divisione prima di essere retrocesso, addirittura, in Quarta Divisione.

Altro scontro leggendario fu quello giocato niente poco di meno che tre anni fa, precisamente il 24 settembre del 2017. In quella stagione lo Sheffield United approdò dalla League One in Championship dove, ad attenderli, c'erano proprio i rivali dello Sheffield Wednesday i quali mancarono la promozione in Premier League perdendo ai play-off nella stagione 2016-2017. Quel giorno si giocava ad Hillsborough e quella stessa partita porta un nome simile a quella giocata il 26 dicembre del 1979. Quella partita viene ricordata come “The Bouncing Day Massacre”. Appena prese il via la partita, al terzo minuto, lo United si portò in vantaggio grazie alla rete su punizione di Fleck. Al 15' ecco un'altra rete per gli Blades siglata da Clarke che portò tutto Hillsborough in un silenzio assordante eccetto i tifosi biancorossi dello United atti a sbeffeggiare gli avversari. L'orgoglio Owls non si fece attendere ed ecco che, nei minuti di recupero della prima frazione di gara, arrivò il goal di Hooper che accorciò le distanze prima del fischio finale del primo tempo. Nella ripresa, ovviamente, lo Sheffiled Wednesday ha più fame anche perché, il risultato, li vede sotto di una rete. Al 65' arriva il tanto ambito goal del pareggio, siglato dal portoghese Lucas João, che fa letteralmente scoppiare di gioia tutto lo stadio a maggioranza Wed. Il calcio, però, lo sappiamo un attimo ti porta in paradiso per poi farti ripiombare nell'inferno. Mentre i tifosi padroni di casa dello Sheffield Wednesday sono presi dai festeggiamenti, sbeffeggiamenti verso gli avversari e saltelli in ogni settore dell'impianto...arriva la doccia gelata. Al minuto 67, esattamente due minuti dopo il pareggio, su di una verticalizzazione lo United passa nuovamente in vantaggio grazie alla rete di Duffy. Improvvisamente, sopra ad Hillsborough, cala il buio totale il quale, però, dà il via agli sfottò dei tifosi Blades verso i tifosi Owls. Siamo sul 2-3. Dieci minuti più tardi, al minuto 77, la vera esplosione di gioia dei tifosi “away”. Clarke si fa largo con la forza tra i due difensori del Wednsday, Lees e Van Aken, e a tu per tu con Westwood insacca per la rete del definitivo 2-4. I tifosi di casa dello Wednsday non possono far altro che osservare i tifosi rivali atti a sbeffeggiarli con cori di scherno quali: “your not bouncing anymore!” (non salti più!). Quella partita viene ricordata con gioia da parte dei tifosi United più che altro per la dinamica del match in sé. Le prese in giro da parte dei Blades arrivarono a tal punto di produrre magliette, felpe, tazze da tè, bottiglie e gadget vari con su scritto, appunto, “The Bouncing Day Massacre”.

L'altra partita che merita di essere ricordata fu quella giocata il 3 aprile del 1993 in occasione della semifinale di FA Cup. La Football Assosation decise che quel “Steel City Derby” dovesse giocarsi in campo neutro ad Elland Road (lo stadio del Leeds United) mentre, l'altra semifinale tra Arsenal e Tottenham, si dovesse disputare sempre in campo neutro ma a Wembley. I tifosi di Sheffield Wednesday e Sheffield United non furono d'accordo con questa decisione, in quanto, non capita tutti i giorni di andare a vedere i propri beniamini all'ombra delle due torri che vi erano nel vecchio Wembley. Grazie alla pressione dei tifosi, spalleggiati dalla rispettive società, alla fine la Football Assosation decise di far giocare la partita a Londra presso Wembley. Il match si concluse con la vittoria per 2-1 dello Sheffield Wednsday nei tempi supplementari. Quel giorno venne raggiunto un record di media spettatori con la cifra 75.364 tifosi presenti sugli spalti dell'impianto per eccellenza del Regno Unito.

Per quanto riguardano schermaglie tra le due tifoserie, va detto, che spesso è capitata qualche scazzottata ma il tutto non ha mai avuto un'ampia cassa di risonanza di episodi clamorosamente violenti. Si dice che le due tifoserie abbiano un tipo di rapporto feroce ma sano come gli stessi rispettivi club. Basti pensare che lo Sheffield Wednesday costituito, ricordiamo, nel 1867, giocava le sue partite a Bramall Lane fino al 1889 abbandonandolo, poi, a causa di una disputa sull'affitto. Per compensare la perdita di entrate, il Comitato Cricket prese la decisione di formare un'altra squadra di calcio, così fu fondato lo Sheffield United diventando, Bramall Lane, la casa di quest'ultimi.

I due club molto spesso hanno collaborato tra di loro in onore della città stessa. Nel 2011 presero parte alla conferenza congiunta chiamata “Supporting Sheffield” nella quale venne annunciata una comune sponsorizzazione, da parte dei due club, di aziende produttive locali della città di Sheffield. I due sponsor locali erano Westfield Health (un'organizzazione sanitaria no-profit) ed il Gilder Group (un concessionario di automobili).

Arrivati a questo punto penso sia doveroso fare delle riflessioni conclusive. Probabilmente con il calcio moderno che orbita, ormai, tutto attorno al denaro l'essenza di classe operaia associata al “mondo pallonaro” sta andando sempre più scemando. A Sheffield i tifosi dei due club ancora sono orgogliosi delle loro radici e del loro senso di appartenenza sociale. Questo lo si percepisce sia ad Hillsborough che a Bramall Lane dove, i rispettivi supporters, ogni settimana lavorano nelle fabbriche e nelle acciaierie della città e, quando arriva il weekend, ci sono soltanto gli Owls oppure i Blades. Tutto il resto non conta più. Anche se non sono tra i club più titolati d'Inghilterra, il loro senso di appartenenza, la loro passione, la loro sana rivalità vale, probabilmente, più di qualsiasi fuoriclasse che possa, un giorno magari, approdare ad una delle squadre. 

Che sia Sheffield Wednesday o Sheffield United, che sia Owls oppure Blades, che sia bianco blu o bianco rosso...QUESTA E' SHEFFIELD!




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