giovedì 4 luglio 2024

La Contea Contesa

 Articolo di Damiano F.


Se esiste un luogo nel mondo colmo di storia, tradizionalità e cultura non si può non parlare della Gran Bretagna. In quella terra anche i più remoti angoli nascosti hanno una storia da raccontare. Le storie, come è risaputo, sanno appassionare sempre i lettori. Sono quella spinta che, da sempre, tiene accesa la fiamma della curiosità e della scoperta di chi, oserei direi, vive di queste passioni. In questo articolo si andrà alla scoperta di una storia legata al mondo del calcio in una delle contee, cosiddette, tradizionali dell'antica Caledonia. Ci troviamo in Scozia appunto e, più precisamente, nella contea dell'Ayrshire. Situata a sud-ovest della Scozia, la contea dell'Ayrshire, possiede una delle terre più fertili per quanto concerne l'agricoltura e gli allevamenti. Storicamente parlando, nel castello di Turnberry, sembra abbia avuto i natali lo storico condottiero e Re scozzese Robert The Bruce. Ma in una terra dove a far da padrone è l'agricoltura e l'allevamento dove si colloca il football? Ebbene in questo contesto rurale tipico della Scozia, vi sono due città ad avere la vetrina e lo scettro di città "industrializzate". Stiamo parlando di Kilmarnock e di Ayr. La prima è nota anche come KIllie ed è, ad oggi, la più densamente popolata della regione. La città, bagnata dal fiume Irvine, è sita nell'Ayrshire orientale ed è a metà strada tra Glasgow e la stessa Ayr. A proposito di quest'ultima, invece, Ayr è la più grande nel senso di ampiezza territoriale. La città è, perlopiù, un porto sulla Firth of Clyde posizionato nella zona meridionale dell'Ayrshire. Le due città hanno, come ovvia tradizione d'oltremanica, le proprie squadre locali. 

I due club in questione sono il Klimarnock e l'Ayr United. Entrambi i club portano, con fierezza, il nome delle proprie rispettive città. Il Kilmarnock, nonostante non sia un club noto in Scozia per aver dato filo da torcere alla due compagini di Glasgow, è comunque stata, come lo è a tutt'oggi, perennemente presente nella Scottish Premiership (massima divisione scozzese) ed ha, nonostante il poco blasone, cinque trofei in bacheca. Trattasi di un campionato, una coppa di Lega e tre coppe di Scozia. L'Ayr United, al contrario, ha passato molto della sua storia facendo salti tra la massima serie scozzese, in verità non tantissime apparizioni, e le serie cadette, perlopiù in Championship (equivalente delle nostra serie B). A livello di palmarès non vi è altro se non trofei per il passaggio da una categoria cadetta ad una superiore. Come il football, però, insegna quando si tratta di derby non vi è palmarès, blasone o notorietà che tenga. Al fischio d'inizio tutto si azzera e la singola battaglia avrà tutta una sua storia. Una nuova storia da essere raccontata. La prima partita si disputò il 14 settembre del 1910, nello stesso anno in cui si formò l'Ayr United (il Killie venne fondato anni prima nel 1869). Questa partita era valevole per la finale dell'antica e primissima competizione locale cosiddetta Ayrshire League nella stagione 1909–10 e finì con un pareggio 4–4. La prima vittoria, da parte di una delle due compagini, avverrà nell'anno successivo ad opera dell'Ayr United.




Ogniqualvolta i due club si trovano ad affrontarsi in un derby tutta la contea, praticamente si blocca, cittadini e tifosi di una piuttosto che dell'altra squadra altro non chiedono, ai propri beniamini, la vittoria. Ne vale l'onore, la faccia e la gloria fino al prossimo derby. Storici incontri tra le due compagini si sono, spesso, svolti per via degli incroci nelle coppe nazionali. Questo a fronte, perlopiù, della differenza di categoria tra le due realtà calcistiche. Neanche a dirlo che tra gli incontri di campionato, Scottish Cup e Scottish League Cup lo scettro delle vittorie oggi è in mano al Klimarnock, ma guai a pensare ad un ampio divario statistico. Tutto sommato, al 2022, l'Ayr United ha conquistato un totale di 49 derby ed i Killie 59. C'è un divario di dieci vittorie di differenza ma per due club che, nella loro storia, hanno giocato in larga scala su due categorie differenti non è, a parer mio, neanche così troppo ampio. I tifosi del Kilmarnock hanno sempre, comunque sia, preso sul serio questo derby perchè spesso, da quelle parti, la territorialità vale più di mille trofei in bacheca. I tifosi dell'Ayr United, dal canto loro, sentono sempre la convizione di dover vincere in ogni modo e maniera un derby contro gli arcirvali. Come detto, certe rivalità, hanno un senso più profondo che va ben oltre i 90 minuti di gioco. Manuel Pascali, ex calciatore italiano che divenne anche capitano del Kilmarnock, racconta in una sua intervista che quando era in procinto di esser giocato un Ayrshire Derby di coppa di Scozia, il ticket office presente fuori al Rugby Park (stadio del Kilmarnock) venne letteralmente preso d'assalto dai tifosi per potersi accaparrare un biglietto. Il piazzale antistante lo stadio era gremito di tifosi di tutte l'età. Per la cronaca quella partita si sarebbe disputata al Somerset Park, stadio dell'Ayr United,  ma finì 2-2. Così venne rigiocato il replay al Rugby Park ed il Kilmarnock s'impose 3-1.Un derby storico venne giocato il 28 gennaio del 2012. Ayr United e Kilmarnock si affrontarono, ad Hampden Park, nel match valevole per la semifinale di Coppa di Lega scozzese. Era la prima volta che il derby dell'Ayrshire si svolgeva in una semifinale di una competizione importante e, oltretutto, fu anche il primo derby giocato in un campo neutro. La partita fu molto tirarta, rude ma senza reti nell'arco dei 90 minuti. Sono seguiti i tempi supplementari ed era una questione di chi avrebbe osato di più e per primo. Alla fine Dean Shiels fece la differenza per il Kilmarnock, segnando l'unico gol, ad Hampden, e mandando la sua squadra in finale. Una finale che avrebbe vinto sempre 1-0, contro i favoriti Celtic. 





E nella festa degli innamorati, a San Valentino, non ce lo metti uno storico derby? Il derby dell'Ayrshire del 1998, giocato il 14 febbraio, era valevole per l'approdo ai quarti di finale di Scottish Cup. Fu un incontro molto combattuto che  fu deciso a fine partita. Jim Dick e Ian Ferguson, dell'Ayr United, segnarono negli ultimi sette minuti assicurando alla squadra di Gordon Dalziel il passaggio ai quarti di finale. Lì sarebbero stati poi battuti dai futuri vincitori della stessa competizione, gli Hearts. Questo poco importò ai tifosi dell'Ayr United in quanto, quella vittoria nel derby, fu la seconda di quattro vittorie consecutive in coppa sui nemici giurati del Kilmarnock. Secondo alcuni "addetti ai lavori" l'Ayrshire Derby è uno dei più caldi di tutta la Scozia. Per certi versi non ha nulla da invidiare a quello di Edimburgo tra Hibernian ed Hearts. Ovviamente non stiamo qui a dire a chi spetta il primato di derby più sentito di Scozia. Quello dell'Ayrshire è un derby che, anche se non si tratta di una consuetudine vista la differenza di categoria, ha tutta la stoffa per essere uno dei più affascinanti del Regno Unito in generale. Un derby di contea, più che cittadino, dove le sue due città simbolo sono in perenne sfida o, meglio, in perenne attesa della sfida per far vedere chi sarà il padrone della stessa contea da lì al prossimo incontro tra le parti. Talvolta, come purtroppo spesso accade, ci sono state anche qualche scaramucce tra le due tifoserie. Inutile negare che, soprattutto in passato, qualche schermaglia tra le due tifoserie non vi sia stata nelle vie adiacenti al Rugby Park od al Somerset Park. Quelle sono cose che non si vorrebbero mai raccontare ma che, comunque sia, esistono ed accadono soprattutto quando in ballo c'è un derby acceso come quello dell'Ayrshire. Non è una costante, ma può succedere ed è successo anche in questa faida locale. Concludiamo dicendo che, oltremanica, non si finirà mai conoscere storie, aneddoti e racconti.





Quei posti sono una miniera d'oro di tutto ciò. E' quello di cui noi appassionati abbiamo bisogno oserei dire quasi in maniera "maniacale". Maniacale quasi come vincere un derby nell'Ayrshire. Un derby che, magari, per qualche stagione non si presenta e rimane in archivio. Ma quando questo prende forma tramite un sorteggio di Coppa di Scozia o Coppa di Lega ecco che il fuoco ricomincia ad ardere, a prescindere da quale parte ci si trovi della barricata calcistica in questione. Un derby che ha un forte e radicale senso di appartenenza territoriale che, di tanto in tanto, deve essere rinnovato su di un manto verde per 90 minuti, quasi sempre, ad alta intensità. L'auspicio, per tutti noi appassionati di un certo tipo di football, è che questa faida possa diventare di carattere più ordinario ogni stagione grazie, soprattutto, alla presenza di entrambi i club nella massima serie scozzese.

Damiano F.


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