Racconto dell'amico "Nottingham Albion"
Il giorno 26/12/12 sono partito, con fidanzata ed amici,
alla volta di Albione.
Nei mesi precedenti alla vacanza, avevo cercato di
documentarmi, raccogliendo informazioni da chi a Londra ci vive, ci ha vissuto
o, comunque, la conosce bene; quante ore trascorse a programmare
mete da visitare, tour da organizzare e footie a cui poter assistere...a
posteriori, mi sento di dire che questa pianificazione é stata necessaria fino
ad un certo punto: Londra é una città in cui, dopo un brevissimo periodo di ambientazione,
é semplicissimo sentirsi a casa e spostarsi da una zona all' altra per poter
visitare le sue numerosissime attrattive.
Partiamo con ordine: il giorno di Santo Stefano (il nostro
amato Boxing Day) decolliamo dall' aereoporto di Bari-Palese, in direzione
London-Stansted; alle ore 16:45 circa (inglesi) atterriamo: sono
emozionatissimo perché, finalmente, sono in terra d' Albione. Attendiamo il
taxi prenotato da casa (siamo in sei ed il costo, chiaramente, diventa
irrisorio) e, dopo una pazza corsa, da parte di un taxista innervosito dal
traffico londinese, siamo nell' abitazione prenotata, in zona Brixton. In
molti, venendo a conoscenza dell' ubicazione della nostra casa, mi hanno
chiesto il perché della scelta di Brixton, quartiere che non gode di buonissima
fama: la persona che ci ha affittato la casa é una italiana, conosciuta da uno
dei nostri compagni di viaggio, che, nello stesso periodo della nostra vacanza
londinese, ha compiuto il percorso contrario, per passare il Natale con i
parenti. Dopo sei giorni trascorsi lì, mi sento di affermare la mia assoluta
soddisfazione del tempo trascorso lì: certo, non é Notting Hill, o Chelsea, ma
si tratta di una zona molto vivace, caratterizzata da un bel mercato, divenuto,
negli anni, ritrovo serale per soggetti "cool" ed
"alternativi"; ho potuto constatare come il concetto di
"quartiere popolare", lì, sia profondamente diverso da qullo
italiano, in quanto si tratta, comunque, di strade ed abitazioni
dignitosissime, non sporche e non avulse dal resto del mondo. Basti pensare
che, proprio per evitare forme di ghetizzazione di qualsiasi tipo, in ogni
quartiere sono state costruite un certo quantitativo di case popolari, affianco
a dimore di tutt' altro tenore.
Dopo una bella dormita rinfrancante, il giorno successivo,
ci siamo subito immersi nella vita londinese; dopo aver sottoscritto l' Oyster
(tessera necessaria per usufruire del servizio della Tube e dei bus cittadini),
siamo partiti visitando quelli che sono alcuni dei luoghi più famosi ed iconici
del posto: London Bridge, London Eye, Big Ben...fino ad arrivare alla splendida
National Gallery! (nel tragitto abbiamo potuto ammirare anche il futurista
edificio che ospita il comune di Londra e la splendida Southwark Cathedral). Il
rimpianto é non essere riusciti a visitare la Westminster Abbey, a causa degli
strani orari di apertura, vista solo dall' esterno.
Qualche scatto:
Non vi annoierò oltre con il "diario di bordo"
della vacanza...vi mostro solo alcuni dei luoghi che più mi hanno colpito tra
quelli visitati; dopodiché, passeremo alla parte che so più vi interesserà: il
football!
Little Venice:
Bene, ora passiamo al buon caro e vecchio footie.
Il 29 mi sono recato, dopo tanta attesa, al Craven Cottage,
per assistere alla gara tra i Whites e lo Swansea City.
Mi avvio con largo anticipo e, dopo poco tempo, scopro di
aver fatto benissimo: la linea District viene bloccata per lavori e, una volta
sceso a South Kensington, sono costretto a virare su un bus per recarmi sul
luogo. Questo inconveniente mi ha mostrato come l' efficienza dei trasporti
locali rasenti la perfezione: nel giro di 10 minuti, arriva l' autobus che mi
conduce nei pressi di Bishop's Park. Chi non é stato nel Regno Unito resterà
sorpreso nell' apprendere che i pullmann del posto non hanno nulla a che vedere
con i carrozzoni a cui siamo abituati: si tratta di veicoli puliti, rispettati
e trattati con cura dalla stessa clientela, in cui ogni fermata viene
annunciata con anticipo sia da una voce, sia tramite un display installato
vicino la porta centrale.
Arrivato in zona, intravedo subito lo shop dei Cottagers ed
ho conferma di essere giunto in un posto dove l' amore e la passione verso il
Fulham la fa da padrone.
Dopo aver speso una bella sommetta in articoli che mi
periterò di mostrarvi nella sezione apposita, mi addentro in Bishop's Park...si
respira aria di football!
Sulla strada, incontro un tifoso dello Swansea che,
guardandomi un po' male, mi manifesta la sua fede calcistica con un "C'mon
Swansea!"; a parte questo episodio, ho potuto verificare come tifosi di
casa ed ospiti si mescolino fuori dallo stadio, in attesa di entrare...magia di
un calcio meraviglioso e lontano anni luce da quello delle polemiche,
tipicamente italiota! Arrivato a destinazione, mi fiondo ad ammirare la statua
di Johnny Haynes ed incontro la mascotte della squadra.
Dopo una breve sosta nello shop dello stadio, entro nell'
impianto e rimango senza fiato: il Craven si mostra in tutta la sua bellezza,
nonostante la giornata piovosa!
Mentre mi beo guardandomi intorno, vedo un signore dalla
sagoma conosciuta stringere la mano a Stockdale; prestando attenzione, mi
accorgo, con estrema incredulità di trovarmi di fronte "nientepopodimeno"
che il CT della Nazionale dei Tre Leoni, Sir Roy Hodgson. Purtroppo, non riesco
a scattargli una foto perché il capannello formatoglisi intorno é enorme e, in
tutto questo, tento disperatamente ed invano di avvicinarlo!
Di lì a poco, però, sarò "risarcito" dalla
possibilità di scattarmi una foto con Stockdale che, con estrema gentilezza, si
avvicina ai tifosi e, pazientemente, si concede agli scatti.
La mia seconda partita in uno stadio britannico ha, come
palcoscenico, Selhurst Park; inizialmente, avevo optato per il Griffin Park: il
Brentford é una squadra che mi affascina moltissimo...tuttavia, al momento
della prenotazione, non conoscendo ancora bene l' efficienza dei trasporti
londinesi, ho scelto la casa del Crystal Palace, essendo più vicina dalla mia abitazione.
Nonostante mi sia rimasto un po' di rimpianto (esclusivamente per la mia
spiccata simpatia per le Bees, dato che il Selhurst si é rivelato
divertentissimo), anche questa seconda esperienza é stata degna di nota.
Lo stadio del Palace si trova nel Borough di Croydon,
lontano dalle trafficatissime vie dello shopping londinese ed immerso in un
classico panorama britannico: villette in mattoni rossi con annesso
giardinetto. L' impianto é molto carino e raccolto: da visitare, se si é
appassionati del calcio più bello del mondo!
La partita viene dominata dai padroni di casa che, dopo un
avvio spigliato da parte delle Wolves, si dimostrano di gran lunga superiori
portandosi sul 3-0, prima di subire il goal della bandiera da parte degli
avversari.
Questa mattina, si é chiusa la mia prima visita alla
splendida Albione; dico prima perché, naturalmente, già non vedo l' ora di
tornarci! Londra é una città che riesce ad entrarti nel cuore e a farti sentire
a casa...
di Hugo "Nottingham Albion"
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