Da ragazzino amavo il calcio e i fumetti; oggi la passione
per il calcio, o meglio, per il british football, è diventato un vero e proprio
amore, una passione fortissima, non potrei farne a meno, i fumetti, invece,
purtroppo, li ho quasi definitivamente abbandonati anche se, nel caso in cui mi
capitasse tra le mani un Tex ad esempio, sono certo che lo leggerei tutto d'un
fiato...
E cosa dire allora, coniugando la mia passione per
l'Inghilterra, se avessi tra le mani un giornaletto del mitico Andy Capp? Beh,
ovviamente ho alcuni volumi delle storie del nostro amico Andy che ho letto e
sfogliato più volte con tanta passione e divertimento...
Ma si parlava di british football e di fumetti... e allora
cosa c'è di meglio del leggendario (almeno in UK) Roy of The Rovers?
Per chi ancora non conoscesse questo personaggio dei fumetti
il consiglio è di comprare subito un paio di volumi a lui dedicati, magari
"Roy of The Rovers 1970s" e "Roy of The Rovers 1980s", due
raccolte, i classici "The Best Of" , anche se credo che sarebbe stata
un'emozione diversa poter avere e leggere i giornaletti classici...
Già, perchè quando ero piccolo io qui da noi si leggevano
Tex (bellissimo, niente da dire!), Topolino, Dylan Dog, Il Giornalino... tutti
bellissimi fumetti che mi hanno accompagnato nella mia infanzia/adolescenza e
per i quali nutro bellissimi ricordi, ma....
cosa sarebbe successo se fossi nato e cresciuto in
Inghilterra?
Beh, ne sono assolutamente certo: il mio fumetto preferito
sarebbe stato Roy of The Rovers, non ci sono dubbi...
Ma volete paragonare l'emozione nel leggere e vedere i
disegni riguardanti il football con i fumetti precedentemente elencati?
Sarebbe stato fantastico, avrebbe contribuito ad accrescere
la mia passione per il calcio e per i fumetti!
Immagino i ragazzini di oggi che imparano a conoscere il
calcio grazie alla play station ed ai vari giochi elettronici ed immagino i
ragazzini che negli anni 70-80-90 facevano la stessa cosa, ma leggendo i
fumetti del grande Roy e giocando a subbuteo... altri tempi, direte voi...
Il mio rimpianto è quello di essere cresciuto in quegli
anni, ma di non aver usufruito a pieno nè dei fumetti sul calcio, nè del
subbuteo...
Vabbè, lasciamo per adesso stare il subbuteo, sarebbe un
discorso lungo, ed io invece voglio parlare dei fumetti e di Roy in
particolare.
Ok, ai miei tempi in TV (per chi ha più o meno la mia età
era un culto.... ) all'interno della trasmissione per ragazzi "Bim Bum
Bam" andava in onda l'indimenticabile Holly e Benji, un cartone che tutti
conoscerete, che parlava di calcio...
Stupendo, quanti pomeriggi ad aspettare che arrivasse
l'orario per vedere le gesta di Oliver Hutton, Benji Price, Tom Becker, Rob
Denton, Mark Lenders.. i gemelli Derrick, Julian Ross, Diamond, Carter...
Fantastico veramente, ma, come dicevo prima, le mie passioni
vere erano il calcio, ok e con Holly e Benji ci siamo, e i fumetti...
E per coniugare le due passioni cosa ci sarebbe stato di
meglio di Roy of The Rovers?
Peccato averlo scoperto solo a trent'anni... ho letto i due
volumi con passione e curiosità, ma non con la stessa passione e curiosità con
le quali lo avrei letto da ragazzino...
quando la mia passione per i fumetti era cosi grande da
spingermi a dilettarmi addirittura a disegnarne alcuni miei personali... chissà
cosa avrei combinato se avessi potuto conoscere a quei tempi Roy!
Immagino la mia impazienza nell'attendere l'uscita del
prossimo giornaletto subito dopo aver finito di leggerne uno, immagino la mia
felicità nel leggerlo, ma soprattutto nel guardare le immagini di un football
così diverso da quello nostrano, i disegni, le partite, le squadre, i tifosi...
che bello sarebbe stato...
Ma parliamo adesso di Roy, il vero protagonista di questo
piccolo racconto...
Il fumetto infatti tratta della vita professionale, ma anche
privata, del calciatore del Melchester Rovers, Roy Race (tutti i nomi di
squadre e personaggi sono di fantasia).
Il creatore del personaggio fu Frank S.Pepper, che aveva già
ideato un personaggio simile, Danny of The Dazzlers, ma che scrisse solo 4
episodi su Roy a causa dei suoi impegni con un altro fumetto da lui creato,
Captain Condor.
Il posto di Pepper venne preso da Joe Colquhoun in arte "Stewart
Colwyn", sostituito a sua volta, dopo circa 4 anni e mezzo da Derek
Birnage, l'editore del magazine Tiger che aveva commissionato il fumetto.
Per promuovere il fumetto nel 1960 si pubblicizzò il fatto
che le storie venissero scritte addirittura da Bobby Charlton, anche se in
realtà l'autore restò Birnage il quale dichiarò successivamente che aveva
comunque spesso consultato il calciatore per inventare le sue storie.
Ma lo scrittore più "duraturo" delle storie di Roy
fu Tom Tully che scrisse gli episodi saltuariamente dal 1969 al 1974 e
stabilmente dal 1974 al 1993 quando terminò la pubblicazione settimanale del
fumetto.
In seguito e fino alla chiusura delle storie di Roy nel
maggio 2001, nel periodo in cui nacque la nuova Premier League (1992) ed iniziò
in un nuovo formato la storica trasmissione televisiva Match of The Day (nata
nel 1964), lo scrittore divenne Ian Rimmer.
I disegnatori, dopo l'abbandono di Colquhoun, furono Paul
Trevillion e Yvonne Hutton che
illustrarono le storie di Roy tra il 1967 e il 1974, prima che David Sque ne
divenne l'illustratore dal 1975 al 1986.
Pur non definendosi un tifoso di calcio, Sque divenne
l'illustratore del più famoso ed importante fumetto dedicato a questo sport.
Nel 1986 Sque venne sostituito da Mike White che rinnovò
l'immagine di Roy dando al protagonista un aspetto più moderno e muscoloso.
Nel 1992 Barrie Mitchell prese il posto di White mantenendo
però lo stesso stile del disegnatore precedente.
In seguito molti artisti si alternarono per illustrare il
fumetto fino a quando, nel 1997, Mitchell tornò ad esserne l'unico autore fino
al maggio 2001.
I registi Luke Dormehl e Tom Atkinson crearono un
documentario nel 2008 intitolato "Roy" durante il quale raccolsero
varie testimonianze da parte del team di Roy. Il documentario venne presentato
nel 2009 al "The End of the Pier International Film Festival" dove
vinse il premio per il miglior "Documentary Short".
La prima "striscia" del fumetto comparve l'11
settembre 1954 sulla prima pagina del magazine Tigers e proseguì ad essere
pubblicato come rubrica settimanale.
Dopo 22 anni il fumetto divenne tanto popolare da
"meritarsi" una pubblicazione settimanale e il 25 settembre 1976
venne così lanciata la rivista "Roy of The Rovers".
Il fumetto continuò ad essere pubblicato per 851 numeri fino
al 20 marzo 1993 e nel culmine del suo successo arrivò a vendere fino a 450.000
copie settimanali.
Vennero pubblicati anche dei numeri speciali e dei numeri
estivi con delle raccolte contenenti dell ristampe.
Dal 1986, per un breve periodo, Roy venne pubblicato anche
sul giornale "Today newspaper" nel quale le storie si concentravano
più sul rapporto tra Roy e sua moglie Penny piuttosto che sul calcio giocato.
Tra il 1988 e il 1993 vennero pubblicati dei "Best
of" mensili contenenti le migliori vecchie storie dell'ormai famoso
calciatore.
In seguito alla sospensione della pubblicazione settimanale
del fumetto nel 1993, le uscite diventarono mensili con storie sempre più
avvincenti per coinvolgere il pubblico adulto e giovanile.
Tra il gennaio 1994 e il gennaio 1995 le strisce mensile
vennero pubblicate settimanalmente anche sulla rivista "Shoot" che
verso la fine degli anni 80 aveva già pubblicato una parodia del fumetto
intitolata Ray of The Rangers.
Nel 1997 il fumetto tornò ad essere pubblicato all'interno
del magazine della BBC "Match of The Day" con uno spazio di due
pagine. Le strisce proseguirono fino al maggio 2001 quando la pubblicazione
della rivista venne interrotta e di conseguenza terminarono anche le avventure
di Roy Race.
Ci sono state comunque in seguito delle ristampe e delle
versione disponibili on line, nel sito web
http://www.royoftherovers.com/
sono archiviate le puntate comparse sulla rivista Match of the Day oltre
a molti estratti dei vecchi episodi.
Nel 2007 la Setanta ha acquistato i diritti sul materiale
relativo a Roy of the Rovers che si può trovare sul suo sito web.
Nel 2008 e nel 2009 sono state pubblicate delle edizioni
speciali "Collectors Edition" che raccolgono le strisce suddivise tra
quelle relative agli anni 70 e agli anni 80.
Le storie di Roy narrano la vita professionale e privata del
calciatore Roy Race che vive a Melchester (città inventata) e milita nella
squadra di calcio locale.
Nel primo episodio, quello del 1954, Roy ed il suo amico
Blackie Gray vengono ingaggiati dal Melchester Rovers dopo essere stati notati
durante le partite di squadre giovanili.
Otto mesi dopo entrambi fanno il loro esordio in prima
squadra contro l'Elbury Wanderers; la partita termina 3-3 e Roy segna una
doppietta.
Ben presto Roy diventa la stella della squadra portandola
alla conquista del Titolo Nazionale e nel corso degli anni alla conquista di
molti altri trofei.
Nel 1975 Roy diventa allenatore/giocatore dei Rovers, carica
che ha mantenuto per i successivi 20 anni; il corso della carriera di Roy è
sicuramente poco realistica dato che si possono contare fino a ben 40 stagioni
giocate dal protagonista nel corso delle quali ha conquistato 9 Titoli di
Campione di Inghilterra, 8 FA CUP, 3
League Cup, 3 Coppe dei Campioni, 1 Coppe Uefa e 4 Coppe delle Coppe, oltre ad
aver collezionato parecchie presenze nella Nazionale Inglese.
Per quanto riguarda la vita privata Roy ha sposato alla fine
della stagione 1975/76 la segretaria del Club, Penny Laine, dalla quale ha
avuto tre figli, Roy Jr, Melinda e Diana.
Nel corso degli anni la vita di Roy diventa una vera e
propria "telenovela" dato che negli anni 80 Penny lascia Roy il quale
subisce un attentato quando viene colpito nel suo ufficio da un colpo di pistola
facendolo rimanere in coma per diverse settimane.
L'attentatore è Elton Blake che, come Roy, era stato
lanciato in una serie televisiva dedicata ai Rovers e che incolpò il calciatore
del suo licenziamento.
Nel 1983 Roy lascia il Melchester per l'ambiziosa squadra
londinese il Walford Rovers dopo delle divergenze con il Board, ma ben presto,
entro la fine dello stesso anno, ci ripensa e torna a casa.
Nel 1986 otto membri dei Rovers vengono uccisi in un
attentato avvenuto durante un tour della squadra in Medio Oriente, Roy se la
cava con una ferita alla spalla.
Come ammesso dall'autore, probabilmente in questo caso si è
esagerato andando a toccare dei tasti molto delicati.
L'episodio finale del 1993 si conclude tragicamente con lo
schianto dell'elicottero con a bordo Roy facendo cosi terminare i 39 anni di
pubblicazioni settimanali, ma lasciando in suspence i fans che non avevano ben
chiaro se il protagonista fosse sopravvissuto a quel tragico incidente.
La risposta arrivò nel settembre 1993 quando iniziarono le
pubblicazioni mensili: Roy era sopravvissuto, ma dovette subire l'amputazione
del piede sinistro; l'incidente lo portò ad iniziare la sua carriera di
allenatore in Italia, guidando l'AC Monza nella Serie A italiana.
Si pensa che tutto questo fu ideato per far terminare in
qualche modo la carriera da calciatore di Roy cercando di rendere la sua storia
più realistica.
Le strisce vennero interrotte nel marzo 1995 quando il
Melchester si trovava in piena crisi finanziaria e sull'orlo del fallimento per
poi essere riprese nel maggio 1997 all'interno della Rivista Match of The Day.
Anche se la continuità della storia non è stata del tutto
rispettata, il Melchester si è ritrovato in difficoltà economiche come era
stato lasciato nei fumetti mensili precedenti.
La squadra, dopo aver evitato una clamorosa retrocessione, riuscì anche a salvarsi dai debiti, ma a causa di uno scandalo di corruzione
venne condannata alla retrocessione.
Il figlio di Roy, dopo un feroce litigio con il padre a
causa di un incidente stradale avvenuto in Italia e nel quale la madre Penny
aveva perso la vita, iniziò a giocare per i rivale del Melborough.
Roy venne accusato dal figlio di essere responsabile
dell'incidente nel quale perse la vita la madre, ma nessuno riuscì mai a provarlo.
Roy venne poi convinto a tornare al Melchester con il ruolo
di manager e co-proprietario del Club dai proprietari, i fratelli Vinter,
persone senza scrupoli.
Il Melchester evitò la retrocessione in quella stagione e
nella successiva ottenne la promozione nella Massima Divisione anche grazie
all'ingaggio del figlio di Roy che nel frattempo aveva risolto i propri
problemi con il padre.
Nel momento i cui, nel maggio 2001, le pubblicazioni vennero
interrotte, il Melchester stava lottando in campionato per un piazzamento che
gli avrebbe garantito la partecipazione alla Coppa Uefa nella stagione
successiva ed una stabilità finanziaria.
Dato che probabilmente l'interruzione delle pubblicazione
non era stata prevista non ci fu una vera e propria fine della storia, anche se
Roy riuscì a diventare l'unico proprietario del Melchester Rovers a discapito
dei fratelli Vinter.
Roy è stato un personaggio amato, il fumetto ebbe grande successo e un ottimo riscontro nelle vendite che si è poi ripercosso sul merchandising; molti i "gadgets" creati per ricordare il personaggio, oltre a libri e raccolte, anche maglie del Melchester, la squadra in versione Subbuteo, un gioco elettronico per PC.
Il personaggio ebbe un grande impatto non solo tra i ragazzini, ma tra gente di tutte le età, probabilmente anche per il fatto che si è protratto nel corso degli anni e i ragazzini che lo leggevano negli anni '60, hanno potuto continuare a leggerlo anche in età adulta e farlo conoscere ai loro figli.
Alcuni giocatori vennero paragonati a Roy, come il bomber Alan Shearer o l'indimenticabile Capitano della Nazionale Inglese Campione del Mondo nel 1966, Bobby Moore.
Cosa dire, una vera e propria storia durata per tanti anni,
la storia spesso complicata di un uomo e di un calciatore vincente, ma che ha
dovuto affrontare nella propria vita tante difficoltà come la separazione dalla
moglie e due gravi incidenti.
Ovviamente la trama mi è parsa in alcuni casi un pò
esagerata, ma probabilmente studiata per risultare più avvincente e per
incuriosire i lettori.
Per i miei gusti forse il protagonista e la sua squadra sono
fin troppo vincenti, troppo forti.. preferisco storie di personaggi più umili e
di squadre magari meno vincenti, ma comunque amate dai propri tifosi, ma
naturalmente un personaggio ed una squadra vincente attirano maggiori
attenzioni soprattutto nei ragazzini... va bene cosi... è comunque stato un
fumetto storico, leggendario, forse l'unico dedicato al calcio inglese, di
certo l'unico così amato e così duraturo nel tempo.
Sarebbe bello se le pubblicazioni potessero ricominciare, ma
credo che ormai il tempo di Roy of The Rovers sia purtroppo definitivamente
terminato...
Purtroppo dal 2001, come già detto, le pubblicazioni sono
state interrotte: l'editore Barrie Tomlinson, ha dichiarato che ormai Roy of
The Rovers era diventato antiquato e non al passo con i tempi dato che il
pubblico di oggi vuole storie sempre più realistiche.
Forse, mio parere personale, nei ragazzi di oggi c'è troppa
poca fantasia... troppo abituati a programmi tv, cartoni animati, giochi
elettronici moderni e che lasciano poco spazio all'inventiva personale...
Io, come i ragazzi della mia generazione, mi accontentavo
con poco... inventavo partite di calcio con le figurine o semplicemente
stabilivo i risultati di partite di campionati che inventavo lanciando dei
dadi...
Altri tempi... chissà come sarei stato felice di poter
leggere le storie del buon Roy...
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