Racconto di Carlo "Yorkshireman"
Nell’agosto del 2011 passai tre settimane in vacanza studio
a York, città che ormai conoscevo bene in quanto c’ero già stato altre volte
per lo stesso motivo. Quella volta però fu diversa: avendo prenotato dal 7 al
28, ebbi infatti la possibilità di programmare una trasferta a Middlesbrough
per vedere finalmente giocare dal vivo, al Riverside, il mio amato Boro. Il
match di Championship a cui avrei assistito era quello contro il Birmingham
City, fissato per domenica 21 agosto.
Durante le prime due settimane di vacanza ne approfittai per
chiedere informazioni su stadio e treno a Nigel e Graham, due insegnanti della
Scuola di Inglese che frequentavo i quali, manco a farlo apposta, erano
originari della zona di Middlesbrough.
Per esempio mi dissero che non era assolutamente necessario
acquistare i biglietti in anticipo poiché (e questo purtroppo lo sapevo bene)
da quando il Boro era retrocesso in Championship il Riverside non era mai
pieno. L'unica cosa che comprai prima furono i biglietti del treno, stando
attento a scegliere dei servizi che non facessero scalo a Darlington: i due
prof mi avevano infatti avvisato che quei treni passavano per la direttrice
Londra - Edimburgo e i prezzi erano notevolmente più alti.
E fu così che arrivò quella fatidica domenica 21 agosto.
Ricordo che quella mattina mi svegliai e feci colazione presto, mentre il
signore
che mi ospitava (un professore in pensione tifoso
dell'Arsenal :) ) dormiva ancora. In seguito, verso le 10, uscii di casa e,
zainetto in spalla,
mi diressi alla stazione di York. Il treno partì puntuale
alla volta di Middlesbrough e, giunto alla stazione di Northallerton,
si cominciò a sentire aria di matchday: un uomo e sua
moglie, entrambi con la maglia del Boro, salirono sul mio stesso treno.
Arrivai a Middlesbrough verso mezzogiorno e decisi di
dirigermi subito verso lo stadio per acquistare i biglietti. Lo stadio è
raggiungibile a piedi
dalla stazione ferroviaria con una passseggiata in una zona
abbastanza desolata che costeggia il fiume Tees e che nel 2011 stava subendo
(e credo stia subendo tuttora) un'opera di riqualificazione
chiamata "Tees Valley Regeneration". Gli unici elementi che ravvivano
l'area, oltre al
Riverside Stadium, sono il moderno edificio del
Middlesbrough College, la Clock Tower, un'opera d'arte contemporanea denominata
"Temenos"
e soprattutto quello che è il vero e proprio orgoglio dei
Teessiders, simbolo di Middlesbrough e del suo glorioso passato industriale:
il Transporter Bridge. Il Transporter Bridge è, come dice il
nome stesso, un ponte trasportatore lungo 259m e alto 69m che collega le due
sponde del fiume Tees.
(Per chi vuole approfondire su cosa sia un ponte
trasportatore: http://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_trasportatore)
Lo skyline di Middlesbrough visto da una darsena sul fiume
Tees
Il Transporter Bridge
Quando arrivai di fronte allo stadio, nonostante mancassero
ancora tre ore all'inizio del match, c'erano già alcuni tifosi che stavano
parlando
con il manager Tony Mowbray ed io, ovviamente, ne
approfittai per fare una foto con lui, che all'epoca stava vivendo un momento
d'oro
con il Middlesbrough.
Dopo aver acquistato un biglietto per la East Stand (mi
capitò addirittura la prima fila) tornai verso la stazione e il centro di
Middlesbrough per mangiare un panino da Subway (uno dei pochi negozi aperti).
Middlesbrough in questo senso è completamente diversa da York: da vera città
industriale del profondo nord inglese, di distrazioni ne offre veramente poche.
Quando mancava poco più di un'ora all'inizio della partita
mi incamminai nuovamente verso lo stadio: i tifosi di entrambe le squadre si
erano nel frattempo moltiplicati. Prima di entrare feci un doveroso salto
all'official store per alcuni acquisti oltre naturalmente al match programme,
che in copertina aveva Marvin Emnes.
La desolata strada che porta al Riverside Stadium: nella foto si notano sullo sfondo le torri di raffreddamento di un'industria
chimica
Superati i tornelli, presi posizione e mi sedetti a guardare
il riscaldamento dei giocatori e lo spettacolo delle tribune che man mano si
riempivano (alla fine della giornata l'attendance sarebbe stata di 17 567
spettatori, non eccelsa ma neppure da buttare via). Sentivo l'emozione che man
mano saliva, anche perché era la prima volta in vita mia che assistevo a un
match di calcio professionistico.
Poi, finalmente, arrivò il calcio di inizio. Durante il
primo tempo il Birmingham andò in vantaggio con un rigore trasformato da Adam
Ronney. Nella ripresa, poco dopo essere tornati in campo, una punizione di
Barry Robson riportò il match in parità.
Al 69' il belga Faris Haroun, che era arrivato al Boro in
settimana, si regalò un debutto da sogno segnando il gol del 2-1. Tre minuti
dopo Malaury Martin, un altro giocatore che era stato messo sotto contratto
poco tempo prima, fissò il punteggio sul 3-1 con un meraviglioso
semi-pallonetto da fuori area che fece esplodere di gioia il Riverside. Dopo
questo gol, scambiai qualche parola con la signora che era seduta accanto a me,
la quale rimase naturalmente molto sorpresa quando le dissi che ero italiano.
Al termine del match, prima di lasciare la tribuna, la signora mi salutò e mi
disse:"You have to come back again!"...Anche gli inglesi sono
superstiziosi... :lol:
Mentre gli spettatori lasciavano lo stadio mi fermai a fare
quache foto sia all'interno che all'esterno. Il tempo di immortalare alcuni
giocatori che facevano ritorno alle loro auto ed era già ora di prendere il
treno.
Alla fine di quella giornata me ne tornai a York felice come
non mai e consapevole di aver messo una sorta di sigillo sulla mia passione
per il
Middlesbrough Football Club!
I "Temenos" con sullo sfondo il Middlesbrough
College e il Transporter Bridge
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