Racconto di G. "Old Football Lover"
Dopo vari viaggi a Londra e tappe in Scozia ed Irlanda,
finalmente riesco a vedere un altro pezzo di Inghilterra che da tempo era nei
miei progetti: Manchester e Liverpool. Scusate se è poco. Da Venezia c’è un
collegamento diretto per Manchester e seppur l’orario del volo non sia dei
migliori (8 pm) l’aeroporto di Manchester è soltanto a 15 minuti di treno dal
centro e così si riesce ad arrivare in tempo per la pinta della buonanotte.
Seppur sia un giorno feriale in giro c’è una miriade di gente, soprattutto
giovani e visto che ho l’albergo nella zona universitaria sono molti anche i
locali aperti fino all’alba.
La mattina seguente mi tuffo con la mia ragazza
nella visita alla città. Subito noto la diversità con Londra. Meno turismo,
atmosfera british al 100 % e mi sento finalmente a mio agio. Il centro non è
grande e si gira a piedi senza problemi. Visto il periodo la zona del municipio
è piena di mercatini di Natale e banchetti con pietanze da tutto il mondo che
si riempie all ‘ora di cena nonostante la pioggia. In mattinata visitiamo il
Museo del Football (stupendo a dir poco)la John Ryland Library, la zona della
cattedrale, la Town Hall e dintorni e poi nel pomeriggio la zona di Castlefield
con il Museo della Scienza. Prima di cena facciamo tappa all’Arndale Shopping
Centre (vera mecca dei dressers degli anni ’80).
Visto il poco tempo preferiamo andare soltanto all’Old Trafford e non allo stadio del City. Senza saperlo il giorno seguente ci sarà la sfida tra Australia e Nuova Zelanda di Rugby e vedere i pali da rugby sul manto erboso è abbastanza suggestivo e strano. Stadio che affascina per la storia del MUFC e passare sotto al Munich Tunnel con l’orologio a ricordo delle vittime della tragedia aerea è stato emozionante.
Vista la pioggia mi concedo una pinta al Trafford Arms, pub di
casa e poi ritorno verso il metrolink passando accanto allo stadio del cricket
dove gioca il Lancashire Cricket Club. In giro avevo letto che il venerdì sera
in terra mancuniana è alquanto movimentato ma è davvero dura entrare nei locali
anche solo per bere una pinta con la zona di Canal Street viva più che mai ma è
comunque in generale che Manchester mi ha dato l’idea di una città che per
quanto possa sembrare grigia esteriormente sia viva e offra molto svago e vita
per tutti.
Il giorno seguente è il turno di Liverpool, distante neanche
un ora da Manchester. E’ una giornata primaverile e scendere le scale di Lime
Street mi fa pensare a tutte le scorribande che hanno visto le zone limitrofe
negli eighties.
Come a Manchester anche Liverpool si può girare
tranquillamente a piedi e il centro ha bancarelle e stand gastronomici come
avevo visto il giorno precedente. Tappa nella zona del Cavern Club e poi
passeggiata sulle rive del Mersey con vista su Birkenhead e i traghetti della
Stena Lines in partenza per Belfast.
Breve tour al Museum of Liverpool, alla
zona dell’Albert Dock e alla cattedrale che è già ora di pranzo e torniamo in
zona Lime Street dove vedo i primi gruppetti di Potters arrivati in città per
il match contro l’Everton. Dopo pranzo ci dirigiamo verso Anfield Road e
facciamo un breve giro dello stadio prima di incamminarci verso Goodison Park e
la sua splendida atmosfera.
Giro allo shop e in Goodison Road prima di prendere
posto in Main Stand per il match contro lo Stoke City. Più di 35000 presenti
sugli spalti e vengo rapito dalla passione e dall’atmosfera dei tifosi blues.
Ho visto altre partite in Uk, sempre in maniera neutrale e per la prima volta
mi sento coinvolto nelle azioni e nel sostegno ai blues. Alla fine è apotesi
per Lukaku e co. che battono i Potters per 4-0 confermando l’ottima stagione
fino ad ora. Esco da Goodison Park col sorriso e riprendo la strada del centro
sperando di tornare presto a sostenere i Toffees.
Altre pinte nel centro prima
di riprendere la via per Manchester insieme a un vagone di tifosi dello Stoke
che allietano il viaggio con cori contro il MUFC.
Due giorni intensi in un Inghilterra diversa da quella
turistica di Londra. Penso sia difficile paragonare questo o quello. Sono città
diverse ma quello che mi ha colpito soprattutto a Liverpool è la gentilezza
delle persone. Nelle indicazioni, per farti una foto, nel modo di porsi. Un
particolare che mi porto dentro e che a ripensarci mi fa sorridere e mi fa
venire voglia di tornare nel Merseyside subito.
Nessun commento:
Posta un commento