venerdì 3 gennaio 2014

Manchester e Liverpool: essenza british

Racconto di G. "Old Football Lover"


Dopo vari viaggi a Londra e tappe in Scozia ed Irlanda, finalmente riesco a vedere un altro pezzo di Inghilterra che da tempo era nei miei progetti: Manchester e Liverpool. Scusate se è poco. Da Venezia c’è un collegamento diretto per Manchester e seppur l’orario del volo non sia dei migliori (8 pm) l’aeroporto di Manchester è soltanto a 15 minuti di treno dal centro e così si riesce ad arrivare in tempo per la pinta della buonanotte. Seppur sia un giorno feriale in giro c’è una miriade di gente, soprattutto giovani e visto che ho l’albergo nella zona universitaria sono molti anche i locali aperti fino all’alba. 

La mattina seguente mi tuffo con la mia ragazza nella visita alla città. Subito noto la diversità con Londra. Meno turismo, atmosfera british al 100 % e mi sento finalmente a mio agio. Il centro non è grande e si gira a piedi senza problemi. Visto il periodo la zona del municipio è piena di mercatini di Natale e banchetti con pietanze da tutto il mondo che si riempie all ‘ora di cena nonostante la pioggia. In mattinata visitiamo il Museo del Football (stupendo a dir poco)la John Ryland Library, la zona della cattedrale, la Town Hall e dintorni e poi nel pomeriggio la zona di Castlefield con il Museo della Scienza. Prima di cena facciamo tappa all’Arndale Shopping Centre (vera mecca dei dressers degli anni ’80).

Visto il poco tempo preferiamo andare soltanto all’Old Trafford e non allo stadio del City. Senza saperlo il giorno seguente ci sarà la sfida tra Australia e Nuova Zelanda di Rugby e vedere i pali da rugby sul manto erboso è abbastanza suggestivo e strano. Stadio che affascina per la storia del MUFC e passare sotto al Munich Tunnel con l’orologio a ricordo delle vittime della tragedia aerea è stato emozionante. 























Vista la pioggia mi concedo una pinta al Trafford Arms, pub di casa e poi ritorno verso il metrolink passando accanto allo stadio del cricket dove gioca il Lancashire Cricket Club. In giro avevo letto che il venerdì sera in terra mancuniana è alquanto movimentato ma è davvero dura entrare nei locali anche solo per bere una pinta con la zona di Canal Street viva più che mai ma è comunque in generale che Manchester mi ha dato l’idea di una città che per quanto possa sembrare grigia esteriormente sia viva e offra molto svago e vita per tutti.


Il giorno seguente è il turno di Liverpool, distante neanche un ora da Manchester. E’ una giornata primaverile e scendere le scale di Lime Street mi fa pensare a tutte le scorribande che hanno visto le zone limitrofe negli eighties.
Come a Manchester anche Liverpool si può girare tranquillamente a piedi e il centro ha bancarelle e stand gastronomici come avevo visto il giorno precedente. Tappa nella zona del Cavern Club e poi passeggiata sulle rive del Mersey con vista su Birkenhead e i traghetti della Stena Lines in partenza per Belfast. 




Breve tour al Museum of Liverpool, alla zona dell’Albert Dock e alla cattedrale che è già ora di pranzo e torniamo in zona Lime Street dove vedo i primi gruppetti di Potters arrivati in città per il match contro l’Everton. Dopo pranzo ci dirigiamo verso Anfield Road e facciamo un breve giro dello stadio prima di incamminarci verso Goodison Park e la sua splendida atmosfera. 















Giro allo shop e in Goodison Road prima di prendere posto in Main Stand per il match contro lo Stoke City. Più di 35000 presenti sugli spalti e vengo rapito dalla passione e dall’atmosfera dei tifosi blues. Ho visto altre partite in Uk, sempre in maniera neutrale e per la prima volta mi sento coinvolto nelle azioni e nel sostegno ai blues. Alla fine è apotesi per Lukaku e co. che battono i Potters per 4-0 confermando l’ottima stagione fino ad ora. Esco da Goodison Park col sorriso e riprendo la strada del centro sperando di tornare presto a sostenere i Toffees. 





Altre pinte nel centro prima di riprendere la via per Manchester insieme a un vagone di tifosi dello Stoke che allietano il viaggio con cori contro il MUFC.

Due giorni intensi in un Inghilterra diversa da quella turistica di Londra. Penso sia difficile paragonare questo o quello. Sono città diverse ma quello che mi ha colpito soprattutto a Liverpool è la gentilezza delle persone. Nelle indicazioni, per farti una foto, nel modo di porsi. Un particolare che mi porto dentro e che a ripensarci mi fa sorridere e mi fa venire voglia di tornare nel Merseyside subito.



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